1968: corso di formazione per insegnanti

Per approfondire le origini, gli aspetti politici, sociali e culturali del Sessantotto, italiano e internazionale, l’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea propone un corso in tre incontri pomeridiani, ciascuno di tre ore, incentrati su due relazioni, completate da una riflessione seminariale (detta “Strumenti”). Si intende così offrire spunti relativi a contenuti e metodi spendibili in classe (uso di fonti specifiche, suggerimenti, opzioni metodologiche diverse, bibliografie, sitografie, filmografie, ecc.). La scansione estensiva del corso in tre pomeriggi ha il vantaggio di offrire ai docenti tra una giornata e l’altra il tempo per leggere e riflettere sui temi del corso.

Iniziativa in collaborazione con PAC Centro Arte contemporanea Le Murate.

Il costo del corso è di 50 euro.

La quota può essere pagata tramite bonifico sul conto corrente dell’ISRT indicando come causale CORSO 1968 oppure tramite la piattaforma Sofia, dando riscontro della modalità scelta.

Corso di tre incontri con esperti e collaboratori Isrt.
Calendario: 10, 17 e 30 ottobre ore 15.00-18.30
Sede: PAC Piazza Le Murate, Firenze

Incontro 1

Il Sessantotto a livello internazionale

I. Simone Neri Serneri (Università di Firenze), Il Sessantotto al di qua e a al di là dell’Atlantico
II. Guido Crainz (Università di Teramo), Il Sessantotto sequestrato. I movimenti di rivolta nell’Europa dell’Est: caratteristiche, silenzi, incomprensioni
III. Strumenti: Marta Baiardi, Biblioteche sessantottine

Incontro 2

Il Sessantotto in Italia 

I. Francesca Socrate (Università di Roma, La Sapienza), Il Sessantotto italiano: le dimensioni della politica
II. Nando Fasce (Università di Genova), Musica e sensibilità nel lungo ’68. Il caso dei Beatles
III. Strumenti: Adriana Dadà (Università di Firenze), I luoghi del Sessantotto a Firenze

Incontro 3

Il lungo Sessantotto italiano: gli anni Settanta

I. Pietro Causarano (Università di Firenze), la classe operaia nelle trasformazioni degli Settanta
II. Elda Guerra (Centro documentazione Donne Bologna), Il femminismo radicale
III. Strumenti: William Gambetta (Centro studi movimenti di Parma), I manifesti