Finalmente cittadine: prima parte

Vercelli, 25 marzo 2019, agenzia formativa Co.Ver.Fo.P: proposta didattica Finalmente cittadine, a cura di Enrico Pagano, per le studentesse del corso Tecnico dei trattamenti estetici del Consorzio Vercellese Formazione Professionale.
In occasione delle elezioni amministrative della primavera del 1946 le donne italiane, per la prima volta nella storia del Paese, esercitarono il diritto di voto attivo e passivo. Fu un momento storico importante, che concludeva un percorso avviatosi con la petizione Mozzoni nel 1877 e che avrebbe potuto giungere a conclusione nel 1919, quando la Camera approvò la legge sul suffragio femminile, che però non fu esaminata dal Senato prima della fine della legislatura e quindi decadde. Dopo la parentesi fascista l’Italia democratica che era uscita dalla guerra sanò il vulnus, almeno sul piano legislativo; da quel momento si aprì una lunga stagione di lotte e rivendicazioni per consentire che la partecipazione femminile alla vita democratica del Paese potesse esplicarsi pienamente, una stagione ancora non del tutto conclusa. Il percorso nella prima parte prende avvio dalla Rivoluzione francese e approda alle democrazie del Novecento; si sofferma ad analizzare i riflessi sulla scena politica nazionale del dibattito e delle lotte condotte dai movimenti pro-suffragio femminile in vari paesi e le varie tappe del percorso legislativo; prende in considerazione, infine, le statistiche relative alla presenza femminile nel Parlamento europeo e nei parlamenti nazionali, che evidenziano tendenze crescenti che tuttavia non corrispondono ancora a una rappresentanza paritaria di genere. Iniziativa organizzata dall’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia, in collaborazione con la scuola.