STORIA SOCIALE DELLA BICICLETTA : presentazione del volume di Stefano Pivato

Alessandria, città delle biciclette: forse non poteva esserci un luogo più adatto per la presentazione – in prima nazionale assoluta – del volume di Stefano Pivato dedicato alla Storia sociale della bicicletta (Il Mulino, 2019).

Pivato, storico e saggista, è docente di Storia contemporanea all’Universitá di Urbino e nella sua feconda attività di studioso e ricercatore si è dedicato da anni al posto di rilievo che va riconosciuto alla bicicletta e al ciclismo nella Storia d’Italia.

Invitato dai responsabili dell’Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea, Mariano Santaniello (presidente) e Luciana Ziruolo (direttrice), il prof. Pivato sarà in città giovedì 17 ottobre per dialogare sulla sua più recente fatica, il libro dedicato alla storia sociale delle due ruote.

L’incontro si svolgerà presso la sede della Camera di Commercio in via Vochieri 58 (Sala Castellani), con inizio alle ore 18. La scelta del luogo non è casuale, perché in questi ultimi anni l’ente di via Vochieri, prima con una fortunata mostra, poi con la decisione di trasformarla in museo permanente, ha lavorato intensamente per riportare alla luce quella che è stata un’autentica vocazione del territorio provinciale per il ciclismo. Il museo ACdB, di cui è direttore Roberto Livraghi, sta ricostruendo pazientemente le tappe di questa storia, a partire dalla figura dell’imprenditore Carlo Michel, per arrivare ad autentici protagonisti della vicenda sportiva nazionale come lo spinettese Carlo Cavanenghi, presidente del Circolo Velocipedistico Alessandrino dal 1886 al 1912, o il masiese Eliso Rivera, cofondatore nel 1896 della Gazzetta dello sport.

Tutto ciò nell’anno in cui tutto il mondo celebra la figura mitica di Fausto Coppi, di cui si compie il centenario della nascita.

La storia locale si inserisce quindi a buon diritto nel panorama più ampio che il bellissimo libro di Stefano Pivato cerca di delineare.  Nel volume si racconta infatti di come la bicicletta, indispensabile nella vita contemporanea, strumento di svago e di lavoro, simbolo di libertà, abbia 150 anni e non li dimostri. Ha accompagnato gli italiani nella prima modernità industriale, ha cambiato lo stile di vita di uomini e donne, attraverso una marcia vincente, ma non priva di ostacoli. Agli inizi, infatti, fu avvertita come un attentato alla pudicizia femminile, una minaccia alla dignità dei sacerdoti, persino un incentivo alla criminalità.

La storia delle due ruote, in realtà, attraversa tutte le vicende del Novecento, dalle guerre mondiali alla Resistenza, alla ricostruzione che si incarnò nei trionfi di Bartali e di Coppi, per giungere fino si nostri giorni, in cui la bicicletta è diventata il mezzo d’elezione della nuova sensibilità ambientalista.

Con l’autore del volume dialogheranno Mariano G. Santaniello e Roberto Livraghi.

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