Lunedì 25 aprile per la Festa della liberazione 2022 proiezione al cinema Massimo di Torino del film “Il sole sorge ancora”, la Resistenza italiana raccontata nell’immediato dopo guerra. La copia in proiezione del film è per la prima volta quella di eccellente qualità in possesso dell’Ancr

Lunedì 25 aprile 2022, ore 18.30

Cinema Massimo, Sala Tre, via Verdi 18, Torino

proiezione del film

Il sole sorge ancora, di Aldo Vergano (1946)

nella copia con immagini e sonoro di qualità donata da Uliano Lucas all’Ancr

Ingresso libero

L’evento è organizzato

dall’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza,

con la collaborazione del Museo Nazionale del cinema di Torino

e di CSC Cineteca Nazionale
Il sole sorge ancora  è un film sulla Resistenza italiana, realizzato immediatamente dopo la Liberazione su sollecitazione dell’ANPI milanese per l’urgenza di raccontare i fatti della lotta partigiana. Parteciparono al film molti cineasti e intellettuali del tempo che erano stati anche partigiani, tra cui Carlo Lizzani, Gillo Pontecorvo, Alfonso Gatto, Guido Aristarco e Giuseppe De Santis.

La copia del film in proiezione il prossimo 25 aprile  è quella donata nel 2020 all’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza da Uliano Lucas. Si tratta della copia appartenuta al produttore del film, e padre di Lucas, Giorgio Agliani.

In tale copia le immagini e il sonoro  hanno la loro giusta nitidezza, ma  è in essa per il momento mancante un rullo della durata di circa 10’. In attesa  di un restauro completo e adeguato della pellicola  proponiamo per questo 25 aprile la visione della copia digitalizzata dall’Ancr, con tutta la sua apprezzabile qualità, integrata del frammento mancante grazie alla collaborazione della Cineteca nazionale, che ringraziamo molto.

Agliani, partigiano ed ex operaio, subito dopo la guerra diventa produttore cinematografico e seguiterà questa attività, seppure con alterne vicende, producendo tra gli altri i film Caccia tragica (Giuseppe De Santis, 1948), Achtung banditi! (Carlo Lizzani, 1951) e L’Agnese va a morire (Giuliano Montaldo, 1976).

Lucas ha depositato in Ancr anche il fondo di corrispondenza tra suo padre e alcuni importanti registi, i documenti di produzione e le bozze del soggetto iniziale del film. Tutti questi materiali ci permettono di far rivivere il clima dell’estate del 1945 quando, subito dopo la Liberazione, era molto vivo il bisogno di raccontare in un film le  vicende partigiane.

Presentano il film
Uliano Lucas, Paola Olivetti, Franco Prono e Micaela Veronesi

Il sole sorge ancora, Italia 1946Regia: Aldo Vergano; sogg.: Giuseppe Gorgerino; sceneg.: Guido Aristarco, Giuseppe De Santis, Carlo Lizzani, Aldo Vergano; f.: Aldo Tonti; scenog: Fausto Galli; mont.: Gabriele Varriale; cost.: Anna Gobbi; mus.: Giuseppe Rosati; inter.: Elli Parvo, Lea Padovani, Vittorio Duse, Ada Cristin Almirante, Checco Rissone, Carlo Lizzani, Gillo Pontecorvo, Egisto Olivieri, Marco Sarri, Riccardo Tassani, Mirko Korcinski, Ruggero Jacobbi, Lia Gollmar, Aldo Vergano, Giuseppe De Santis; prod.: Giorgio G. Agliani per Anpi film.

Sinossi

Dopo l’8 settembre 1943 i soldati abbandonano i loro reparti e ritornano alle loro case. Cesare ritorna al suo paese natale e lo trova pieno di sfollati, poveri e ricchi. Il giovane corteggia Laura, una sarta; figlia di un operaio della fornace del paese e da subito impegnata, come il padre, nella Resistenza. Tuttavia l’uomo non sa respingere le lusinghe di Matilde, ricca proprietaria, sposata al padrone della fornace, della quale diviene l’amante. Un giorno, quando i partigiani calano in paese per impadronirsi di un camion di farina, Cesare s’unisce ai vecchi amici e fugge sulla montagna. Intanto sono arrivati i tedeschi, che hanno messo un presidio nel paese e compiono un vero saccheggio. In seguito alla fucilazione di Don Camillo, il parroco, e alla sollevazione di Milano, gli abitanti del paese e gli operai della fornace insorgono contro i tedeschi. Questi minacciano di far saltare in aria il paese, ma sono battuti e cacciati dai partigiani. Matilde sentendosi coinvolta nella rovina della classe sociale cui appartiene, si espone al fuoco della battaglia e muore. Mentre il padrone della fornace si dà da fare per acquistare meriti partigiani e il fratello di Cesare, filotedesco, viene ucciso, Cesare riabbraccia Laura.