Fondo Ercole Valenti

Il maresciallo Ercole Valenti fu collaboratore della Resistenza valtellinese, operando dal suo ufficio al distretto militare di Sondrio. Le sue carte, donate dagli eredi all’Issrec, riportano note e appunti sul libro autobiografico Coi partigiani in Valtellina, inoltre un carteggio con Giuseppe Giumelli, medico partigiano della 40/a Matteotti.

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A cura di Daniele Chiarelli

Fondo Bruno Credaro

fondo-bruno-credaroBruno Credaro, nipote del Ministro Luigi Credaro, era Preside dell’Istituto magistrale “Candida Lena Perpenti” durante gli anni della II Guerra mondiale. Le sue carte sono state donate dalle figlie all’Issrec. Comprendono documenti originali relativi alla fondazione del CLN della scuola in provincia di Sondrio, oltre a numerose lettere ricevute in occasione del suo reintegro dopo la sospensione dal servizio al termine della guerra.

A cura di Daniele Chiarelli.

Corso di Ed. Civica

Nel mese di aprile2023-liberta-democrazia-costituzione_-corso-2 2023 è stato realizzato un corso di Ed. Civica con due classi quinte del Liceo delle Scienze umane dell’IIS “Piazzi-Perpenti”di Sondrio.

Abbiamo lavorato attorno a tre parole chiave: Libertà – Democrazia – Costituzione, indagate nella dimensione storico-filosofica e giuridica. L’inchiesta su “Giovani e politica”, condotta nel 2003 e nel 2019, ha permesso di dialogare con gli studenti, mettendo a confronto le risposte diverse date dagli studenti a distanza di un ventennio dalla prima inchiesta e subito prima della diffusione della  pandemia covid 19 per quanto concerne la seconda. I temi indagati sono stati soprattutto quelli riguardanti la partecipazione, la fiducia nelle istituzioni, la libertà come diritto individuale e collettivo, la responsabilità verso la storia.

Conduttori: Sergio Spolini (Issrec- Anpi), Fausta Messa (Issrec), Francesco Saverio Cerracchio (già presidente del tribunale di Sondrio).

https://www.italia-resistenza.it/rete/wp-content/uploads/2023/05/2023-Liberta%CC%80-Democrazia-Costituzione_-corso-2.pdf

Presentazione Quaderno “Storie di donne nella Resistenza in Valtellina e Valchiavenna”

Venerdì 3 marzo, a ridosso della festa della donna, abbiamo presentato l’ultimo Quaderno dell’Issrec OdV, presso la sala Besta della Banca Popolare di Sondrio.

Ha introdotto la serata il prof. Daniele Chiarelli, che ha tracciato una panoramica della storiografia avente come soggetto le donne. Fausta Messa ha illustrato il contenuto del Quaderno, soffermandosi su alcune figure di partigiane particolarmente conosciute, ma anche su figure del tutto nuove, emerse dalla documentazione archivistica. Gloria Camesasca ha offerto un saggio della scrittura letteraria di Ideale Cannella, partigiana di Grosio; Luisa Benzoni ha comunicato la sua ricerca sulle figure femminili all’interno delle testimonianze raccolte da Ferruccio Scala negli anni sessanta sulla Resistenza.

Il Quaderno vuole essere un omaggio rivolto alle partigiane della provincia di Sondrio, ma anche un messaggio alle nuove generazioni, perchè ricordino che i diritti conquistati non sono un fatto naturale, bensì storico; vuole inoltre esprimere solidarietà e incoraggiamento a tutte le donne che vivono in contesti di totale deprivazione dei diritti umani e civili.

Convegno “Storie di confine durante la seconda guerra mondiale”

Progetto NOVECENTO DI CONTRABBANDO

Ente Capofila

Istituto di Storia Contemporanea “P.A. Perretta”

Coordinamento generale a cura di Patrizia Di Giuseppe

Enti partecipanti al progetto

Assessorato alla Cultura del Comune di Varese

Archivio di Stato di Varese

Archivio di Stato di Como

Archivio di Stato di Sondrio

Istituto Sondriese per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea

Enti collaboranti

Banca Popolare di Sondrio

CGIL – Camera del Lavoro Territoriale di Varese

Karakorum Teatro di Varese

Museo Storico della Guardia di Finanza

Società dei Verbanisti

SPI – Cgil Como

SPI – Cgil Lombardia

A causa della sua politica tendenzialmente protezionistica, l’Italia è stata sempre oggetto d’intensi traffici di contrabbando. In determinati momenti storici (Ottocento e Novecento), questa attività illecita fu praticata in modo professionale diventando quasi un fenomeno di massa. Soprattutto lungo i confini elvetici, palcoscenico di fiorenti traffici politici e culturali con la vicina Lombardia.

In particolare la nascita della Repubblica Sociale dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, vede questa regione diventare potente calamita per migliaia di profughi, decisi, con il ripiegamento in Svizzera, a fuggire da arresti, deportazioni, lavori forzati e chiamate di leva dell’esercito “saloino”. È una fiumana umana, le cui vicende si intrecciano con le ondivaghe politiche d’accoglienza delle autorità cantonali e federali.

L’occupazione militare tedesca dell’Italia centrosettentrionale, da un lato e i bombardamenti alleati dall’altro aggravano la situazione sociale ed economica, provocando movimenti di sfollati dalle città verso le campagne, disarticolando reti di comunicazione e rendendo ardui gli spostamenti e gli scambi di merci.

Le conseguenze per la popolazione sono drammatiche: il sistema di razionamento, che non riesce più a garantire un mimino sostentamento vitale, collassa, spalancando le porte al mercato nero dove i prezzi sono anche dieci volte più alti rispetto a quelli calmierati. I contrabbandi diventano infatti un ghiotto affare per popolazioni piegate da cicliche crisi economiche, che trovano appunto negli smerci illegali di beni e nel favoreggiamento agli espatri clandestini un terreno fertile per facili e lucrosi guadagni.

Contrabbandi di merci e persone, ma anche di propaganda antifascista, armi e munizioni, diventano così oggetto per trafficanti, scaltri avventurieri e passatori, in un intreccio, spesso inestricabile, tra affari, politica e interessi personali.

Terminata la guerra il fenomeno non cessa: cambiano i protagonisti e i “prodotti” di contrabbando. In tempi non semplici e in territori marginali il contrabbando ha rappresentato un’occasione per sbarcare il lunario o una vera e propria attività a tempo pieno, che poteva fruttare bene.

Finalità dell’iniziativa, di cui l’Istituto di Storia contemporanea “P.A. Perretta” di Como è capofila, è evidenziare la straordinaria rilevanza e peculiarità di questa frontiera, attraverso una stretta collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza di Sondrio, entrambi affiancati e sostenuti per la ricerca documentaria dagli Archivi di Stato delle rispettive province oltre a quello di Varese. Sostenuti dalla filiale svizzera della “Società dei Verbanisti”, partnership fondamentale nel sottolineare appunto il carattere pluriterritoriale e transfrontaliero del progetto.

Attraverso attività convegnistiche, esposizioni tematiche e spettacoli, l’iniziativa punta a rafforzare ed estendere la conoscenza, soprattutto tra le più giovani generazioni, di uno spaccato storico di quest’area confinaria. Evidenziandone appunto le straordinarie caratteristiche e potenzialità del suo essere “terra di frontiera” e quindi di contrabbandi, le cui molteplici e contradditorie sfaccettature lo rendono fenomeno originale e peculiare.

PROGRAMMA di SONDRIO

 

Negli anni della Seconda guerra mondiale, il contrabbando diventa fenomeno che travalica il solo traffico di merci, coinvolgendo coloro che, invisi al regime fascista, cercavano nell’espatrio oltre confine una via di salvezza: dissidenti politici, disertori alla leva ed ebrei colpiti dalle leggi razziali. Il convegno e la mostra si propongono di dare voce a questi protagonisti, raccontando singole vicende, attraverso testimonianze documentarie, iconografiche e materiali.

 Banca Popolare di Sondrio, Sala Besta, 26 novembre 2022 ore 9.00-12.00 

Convegno

Storie di confine durante la seconda guerra mondiale

 

 

Ore 9.00

Introduzione a cura della dott.ssa Tiziana Marino, direttrice Archivio di Stato di Sondrio

Ore 9.30-10.10

Andrea Paganini, storico e docente 

L’eccezionale fioritura del contrabbando tra Val Poschiavo e Valtellina nella seconda guerra mondiale

 

Ore 10.15-10.45

Davide Agnesi

Il contrabbando nel territorio di frontiera della Lombardia nord-occidentale

 

Ore 10.50-11.20

Giulietta Gavazzi

La resistenza della professoressa Alessandrina Zanetti: una storia ritrovata

 

Ore 11.25- 11.45

Fausta Messa, direttrice Issrec

L’amara vicenda della famiglia Morais

 

Ore

11.45

Eventuali interventi dal pubblico. Conclusioni

 

Coordinamento a cura di Daniele Chiarelli – Issrec

 

 

Mostra

 

Storie di confine. Il contrabbando da e per la Svizzera nel secolo scorso.

 

Archivio di Stato di Sondrio, Via Dante-Via Perego

26 novembre 2022  – 2 dicembre 2022

 

La mostra sarà aperta dal 28 novembre 2022  – 2 dicembre 2022 , lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 12.00; martedì al giovedì dalle 9.30 alle 12 e dalle 14 alle 16.

 

 

 

 

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Giorno del Ricordo 2022

L’Istituto sondriese, assieme all’Anpi provinciale, ha aderito alla proposta dell’Associazione Archivio68Sondrio di promuovere un incontro on-line con lo storico Eric Gobetti, che presenterà “E allora le foibe?”.

E’ stata scelta la data del 21 febbraio, dalle 18.00 alle 19.00, per evitare polemiche e contrapposizioni con le celebrazioni istituzionali.

Giorno della Memoria 2022

In collaborazione con la Consulta provinciale scolastica e con l’Ufficio scolastico provinciale, abbiamo raccontato agli studenti e alle studentesse del triennio superiore  le vicende della famiglia Zimet, narrate da Regina Zimet nel libro “Al di là dal ponte”, pubblicato dal Comune di Morbegno nel 2000, l’anno dell’istituzione della legge sulla Memoria. Abbiamo anche realizzato un depliant illustrativo dei “luoghi di Regina nel morbegnese”.

Il racconto, volutamente narrato dal punto di vista di una bambina, fu poi pubblicato dalla casa editrice Garzanti, con il medesimo titolo.

Nel 1987 c’era stata una prima edizione del libro di Regina Zimet in Israele, poi era seguita l’edizione tedesca nel 1996.

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www.youtube.com/watch?v=xC1RgS9pr3U&t=67s

 

 

Giorno della Memoria 2022

In collaborazione con l’Ufficio Scolastico Proviciale e con la Consulta Scolastica Provinciale, abbiamo partecipato a una diretta streaming con gli studenti delle scuole superiori della provincia di Sondrio, raccontando le vicende di Regina Zimet e della sua famiglia durante la seconda guerra mondiale.

Gli studenti e le studentesse del triennio superiore hanno così appreso una storia di straordinaria solidarietà e fratellanza che ha portato alla salvezza dalla persecuzione nazifascista una famiglia di ebrei tedeschi, da parte di una famiglia di contadini valtellinesi.

Mariangela e Giovanni Della Nave di Campovico (Morbegno – SO) sono ora ricordati nel Museo dei Giusti delle Nazioni a Gerusalemme.

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Fondo Rinaldi

 

Inseriamo i files contenenti l’inventario del Fondo Rinaldi, curato da Daniele Chiarelli.

Il Fondo Rinaldi, secondo presidente dell’Anpi provinciale di Sondrio, dopo Angelo Ponti, è stato versato all’Issrec dagli eredi dopo la morte del padre avvenuta nel 2018.

Giuseppe Rinaldi, nome di battaglia “Ivan”, aveva combattuto nella “Tredici”, formazione d’assalto della Brigata Mortirolo. Tutti i suoi ricordi di vita partigiana sono raccolti nel volume “Ribelli in Val Grosina”, pubblicato nel 2012.

 


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2 giugno 2021

Assieme alle Fiamme Verdi della Valcamonica e al Comune di Villa di Tirano, l’Issrec ha realizzato il progetto di erigere un monumento nel “Giardino della Memoria”, inaugurato pubblicamente il 2 giugno.

La stele è in ricordo dei cinque Martiri della Resistenza, fucilati l’11 aprile 1945 a Edolo (Brescia): Giovanni Venturini di Corteno Golgi; Gregorio Canti di Corteno Golgi; Giovani Scilini di Villa di Tirano; Vittorio Negri di Villa di Tirano e Vitale Ghiroldi di Pianborno, e di personalità decisive per l’espatrio degli Ebrei Zagabri internati in Aprica (Sondrio), il maresciallo dei Carabinieri Bruno Pilat, il finanziere Claudio Sacchelli, i sacerdoti don Giuseppe Carozzi e don Cirillo Vitalini e i militari internati, più di 50 quelli a Villa di Tirano.

Inaugurazione giardino memoria Villa di Tirano 2 giugno