CSM – Sessantotto di carta. Gli archivi di movimenti in Italia

Auditorium di Casa “Matteo Bagnaresi” – Via Saragat 33/a, Parma

Con la fine della stagione dei movimenti, molti archivi e centri di documentazione si sono trasformati – o si sono costituiti – in luoghi di sostegno teorico al conflitto sociale e in spazi di resistenza culturale e immaginazione sociale. Ma molti di questi archivi non sono riusciti ‒ e non riescono ‒ a spingersi oltre l’ambito della testimonianza, limitandosi talvolta al cerchio ristretto dei propri simpatizzanti, mentre il pensiero dominante, l’accademia, le istituzioni e il senso comune s’impossessano del passato, riscrivendolo a uso e consumo dell’ideologia del presente.
Come immaginare l’uscita da questa minorità, come tutelare il patrimonio documentario e la riflessione culturale e come costruire antagonismo politico sono alcuni degli interrogativi di cui vorremmo discutere.

La giornata è organizzata dal Centro studi movimenti di Parma.

Partecipano:
Archivio “il 68” ‒ Firenze
Archivio “Marco Pezzi” ‒ Bologna
Archivio “Primo Moroni” ‒ Milano
Archivio delle donne in Piemonte ‒ Torino
Associazione Memoria in movimento ‒ Salerno
Associazione per un archivio dei movimenti ‒ Genova
Biblioteca Franco Serantini ‒ Pisa
Centro di documentazione ‒ Pistoia
Centro studi “Piero Gobetti” ‒ Torino
Storie in movimento

Con il patrocinio del Comune di Parma

Info: centrostudimovimenti@gmail.com

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CSM – Il cielo di Auschwitz

 

Giornata della memoria 2016

Il cielo di AuschwitzAuditorium Paganini, Parco ex Eridania

Via Toscana 5/a, Parma

Incontro con Piero Terracina

(sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau)

 

Organizzato da Centro studi movimentiComunità ebraica di Parma

In collaborazione con Comune di Parma – Assessorato alla Cultura, Consorzio solidarietà sociale Fondazione Matteo Bagnaresi

Info: centrostudimovimenti@gmail.com

CSM – L’invisibile ovunque. Presentazione del libro di Wu Ming

loc-invisibile- bassa risuluzioneOratorio Novo della Biblioteca civica – Vicolo Santa Maria, Parma

 

Incontro con Wu Ming 4Ilaria La Fata (Centro studi movimenti) e Carlo Varotti (Università di Parma).

 

L’invisibile ovunque racconta quattro vite nella Grande guerra, saltando dal fronte italiano a quello francese e ritorno. Chi vive in queste pagine sa che «niente uccide un uomo come l’obbligo di rappresentare una nazione» (Jacques Vaché) e adotta strategie per evadere dall’orrore. Qualcuno sceglie la sfida all’istituzione psichiatrica, accettando il rischio che la follia simulata diventi reale. Qualcuno si arruola negli Arditi, scansando la vita di trincea, al prezzo di divenire un uomo-arma, pugnale con braccia e gambe che un potere futuro potrà usare a suo piacimento. Qualcuno cerca di nascondersi nelle pieghe della guerra, praticando l’umorismo e il paradosso, fantasticando piani grandiosi per assaltare il mondo che ha vomitato un tale abominio. Qualcuno coltiva l’utopia di un’invisibilità che renda impossibile agli uomini combattersi.

Il libro rappresenta un esempio di narrazione letteraria della Grande guerra, che rifugge da ogni eroismo e riporta al centro gli uomini in carne ed ossa e il loro disperato attaccamento alla vita.

A dialogare con Wu Ming 4 saranno Ilaria La Fata, ricercatrice del Centro studi e autrice di un volume sulla follia nelle trincee, e Carlo Varotti, docente di letteratura italiana all’Università di Parma. Due studiosi di discipline diverse – quella storica e quella letteraria – che faranno emergere i tratti più interessanti di questo lavoro: da un lato le zone d’ombra della storia, i suoi angoli grigi, le vicende scomode che hanno segnato l’esperienza del primo conflitto mondiale; dall’altro una tecnica narrativa che mette in scena quattro movimenti, dalla narrativa pura al romanzo in forma di saggio, attraversando il romanzo di frammenti e il non-romanzo surrealista.

 

A cura di Centro studi movimentiBiblioteche del Comune di Parma

Info: centrostudimovimenti@gmail.com

 

CSM – Combattere in Spagna. Guido Picelli e la guerra civile spagnola

 

Centro studi movimenti, c/o Casa Matteo Bagnaresi – via Saragat 33/a, Parma

 

Interventi di Italo Poma e Marco Puppini (Associazione italiana combattenti volontari antifascisti in Spagna) e William Gambetta (Centro studi movimenti).

Dopo la discussione, proiezione del video Da Parma alla Spagna, testimonianza di Paolo Bertoletti (Spi Cgil) sul viaggio della memoria del 2013.

 

A cura di Centro studi movimenti e Associazione italiana combattenti volontari antifascisti in Spagna

In collaborazione con Fondazione Matteo Bagnaresi e Sindacato pensionati italiani – Cgil

 

Info: centrostudimovimenti@gmail.com

 

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CSM – Miti e antimiti della grande guerra

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Conferenza di Mario Isnenghi

La formazione del discorso pubblico sul primo conflitto mondiale

 

Palazzo del Governatore, Piazza Garibaldi – Parma

 

Quasi ogni famiglia ha avuto almeno un congiunto coinvolto nel primo grande conflitto mondiale. Ma la memoria di quel passato è spesso trasfigurata in ricordi lontani o, talvolta, solo in una medaglia al valore appesa al muro.

Capire cosa rimane dell’esperienza della Grande guerra, e soprattutto indagare come quell’esperienza sia stata rielaborata – dal fascismo ma anche dai governi successivi – è un tema sul quale pensiamo sia opportuno continuare a riflettere, nel modo più ampio e diffuso possibile.

 

A cura di Centro studi movimentiAssessorato alla cultura del Comune di Parma

 

Con il contributo del Servizio Bibliotecario del Comune di Parma

Info: centrostudimovimenti@gmail.com

 

Presentazione del volume “Fiori nel fango”

Presentazione del libro di Cecilia Boggio Tomasaz

Fiori nel fango. Lettere di Giuseppe Azzi dalla grande guerra (Fedelo’s, Parma 2015).

Casa Matteo Bagnaresi, via Saragat 33/a – Parma

Dialoga con l’autrice Daniele Marchesini

Letture dal libro a cura di Roberto Abbati

 

Giuseppe Azzi, detto Peppino, aveva appena compiuto diciotto anni quando fu reclutato nel 1917 per la Grande guerra. Lasciò Parma per essere addestrato alla caserma di Sassuolo, nel Modenese, e poi iniziò la sua esperienza in trincea, con l’avvicendarsi tra prima linea e retrovie, fino ai lunghi mesi a presidio dei territori conquistati dopo la vittoria del novembre 1918.

Il libro ripercorre la sua esperienza attraverso la corrispondenza con la famiglia, il suo percorso di adesione agli ideali patriottici ma anche i racconti della durissima quotidianità al fronte. Alle sue vicende al fronte si intrecciano quelle dei suoi familiari e della città di Parma, con la vita dei borghi, le tensioni interventiste e poi le difficoltà della mobilitazione e del razionamento, l’epidemia di spagnola nell’ultimo anno di guerra, l’atmosfera euforica della vittoria e le cupe preoccupazioni dell’immediato dopoguerra.

A cura di Centro studi movimenti, Fedelo’s editrice e Fondazione Bagnaresi

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