Dal 13 novembre lecture e seminari su cinereporter e rappresentazione delle guerre del Novecento

Il ciclo di incontri che proponiamo a partire dal 13 novenbre (si tratta di una lecture di Giaime Alonge  e di tre seminari) riprende, con altri strumenti e, soprattutto, con una maggior attenzione ai conflitti della prima metà del Novecento, la riflessione sulla rappresentazione delle guerre attraverso lo sguardo dei cinereporter iniziata con la rassegna “Reportage di guerra” che si è conclusa lo scorso 8 novembre e con la tavola rotonda ad essa collegata del 26 ottobre.

Nella lecture sarà al centro dell’attenzione il rapporto fra uso del cinema e rappresentazione della guerra nel corso della Prima guerra mondiale; questo primo appuntamento è anche il nostro modo di contribuire alla rievocazione di quel conflitto in occasione della ricorrenza del centenario del suo termine.  Nei primi due seminari che seguiranno il lavoro sarà imperniato sull’analisi dell’opera del grande documentarista sovietico Roman Karmen. Attraverso il suo sguardo si potrà riconsiderare la rappresentazione della guerra civile spagnola, della Seconda guerra mondiale in Unione sovietica e di alcuni momenti di conflitto nel mondo della ‘guerra fredda’ dei due decenni successivi. Nel terzo seminario sarà al centro il lavoro dei reporter di guerra americani nel corso della Seconda guerra mondiale.

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  • Martedì 13 novembre ore 17.30, Polo del ‘900, Sala conferenze, corso Valdocco 4/A – Torino

Paesaggio senza la battaglia: filmare la Grande Guerra

Lecture di Andrea Giaime Alonge ( Università di Torino)

Gli anni del primo conflitto mondiale coincidono con l’affermazione del cinema quale strumento di comunicazione di massa, che in quanto tale non può non interessarsi alla guerra, che diviene così la prima guerra della storia ad essere filmata da decine di operatori attivi sui fronti e nelle retrovie. Ma il fatto che la Grande Guerra sia la prima guerra cinematografica della storia non significa affatto che la pellicola ne abbia registrato tutti i suoi aspetti. Al contrario, tra il 1914 e il 1918, l’attività dei cineoperatori viene fortemente condizionata da una serie di fattori –tecnologici, politici, culturali –che ne limitano la possibilità di restituire il senso di fondo dell’esperienza della guerra moderna.

Nel corso della lecture sarà proiettato il filmato dell’ Archivio Nazionale Cinema Impresa “L’invasione delle truppe tedesche nel Belgio ( DE; 1914; 12’48”; did ITA)”.

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  • Lunedì 19 e martedì 20 novembre ore 17.30, Polo del ‘900, Sala Minicinema, corso Valdocco 4/A – Torino

Roman Karmen dalla rivoluzione agli anni Settanta.

Gli incontri a cura di Eugenia Gaglianone (curatrice di eventi, incontri, rassegne dedicate al cinema sovietico), offriranno l’occasione di approfondire, e rileggere al tempo stesso, la carriera di Roman Karmen grazie a testimonianze inedite e spezzoni di alcuni tra i suoi documentari più significativi. Da Ispanija (1939) a Grenada, Grenada moja… (1967), da Vietnam (1955) ai numerosi filmati cubani e all’incontro con Salvador Allende in Cile, attraversando naturalmente il dramma dell’assedio di Leningrado (Leningrad v bor’be, 1943) e l’ingente materiale sulla “grande guerra patriottica” raccolto nella produzione russo-americana The Unknown war, uscita sugli schermi nel 1978.

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  • Giovedì 6 dicembre, ore 17.30, Polo del ‘900, Sala Minicinema, corso Valdocco 4/A – Torino

L’ultimo incontro sarà a cura di David Ellwood (Johns Hopkins University di Bologna ) che approfondirà il tema dei reporter di guerra nel cinema americano della seconda guerra mondiale.

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Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.

Per informazioni e iscrizioni: polopresente@polodel900.it

Questa iniziativa dell’Archivio Nazione Cinematografico della Resistenza si colloca nell’ambito di Polo presente. Polo Presente è un programma di appuntamenti al Polo del ’900 (via del Carmine 14, Torino) che da marzo a novembre 2018 propone 7 cicli di incontri su 7 questioni: avvenimenti, figure, concetti ed esperienze del Novecento che hanno lasciato un segno e continuano a interrogare il presente. È un progetto integrato del Polo del ‘900, coordinato dall’Unione Culturale.