Giorno della Memoria. A ottanta anni dalle leggi razziali

Milano, 27 gennaio 2018, ore 20.30, c/o Auditorium Stefano Cerri Via Valvassori Peroni 21, Floriana Maris, presidente della Fondazione Memoria della Deportazione, introdurrà con una relazione sul tema della leggi razziali del 1938 nell’ottantesimo anniversario dalla loro promulgazione lo spettacolo della compagnia teatrale ALMA ROSE’

C’era un orchestra ad Auschwitz

liberamente tratto dal libro Ad Auschwitz c’era una orchestra di Fania Fénelon, con Annabella Di Costanzo e Elena Lolli.

L’evento è organizzato dal MUNICIPIO 3, in collaborazione con ANPI, ANED e ANNPIA. Ingresso libero

Lo spettacolo

Come ormai da vent’anni, la Compagnia Alma Rosé torna anche quest’anno a celebrare questa importante giornata della memoria con C’era un’Orchestra ad Auschwitz.

Nel gennaio del 1944 Fania Fenélon fu deportata ad Auschwitz: poiché sapeva cantare e suonare il pianoforte, entrò a far parte dell’orchestra femminile del campo, l’unica che sia mai esistita in tutti i campi di concentramento nazisti, che aveva il compito di accompagnare le altre prigioniere al lavoro e suonare per gli ufficiali SS.

Qui conobbe Alma Rosé, nipote di Gustav Mahler ed eccezionale violinista e direttrice dell’orchestra. Il rapporto che si sviluppa tra le due donne ci restituisce due modi diversi di vivere la musica all’interno del lager.

Per Fania suonare è solo un mezzo per sopravvivere, perché le orchestrali non partecipavano alle selezioni per la camera a gas, e sopravvivere significa poter testimoniare.

Per Alma, invece, suonare è un fine, il fine supremo sul quale ha costruito la sua vita, la sua identità. Suonare in maniera eccellente, a qualsiasi prezzo.

Per il tema e il linguaggio utilizzato lo spettacolo è consigliato a un pubblico adulto ed eventualmente a ragazzi delle medie accompagnati dai genitori.

Per un approfondimento sullo spettacolo

Alma Rosé_C’era un orchestra ad Auschwitz