Proiezione del documentario “Profughi a Cinecittà” di Marco Bertozzi

Per celebrare la giornata del Ricordo, Fondazione Isec insieme al Museo interattivo del Cinema e Comune di Sesto San Giovanni presentano il film documentario Profughi a Cinecittà di Marco Bertozzi, che racconta la trasformazione subita da Cinecittà tra gli anni 1943 e 1950, attraverso l’occupazione nazista, la creazione di un campo profughi da parte degli alleati e, infine, la nascita della cosiddetta “Hollywood sul Tevere”.

Calendario proiezioni:

  • domenica 10 febbraio ore 18.30: Silvia Cassamagnaghi introduce il regista Marco Bertozzi
  • Lunedì 11 febbraio ore 10.00 (riservata alle scuole, su prenotazione)
  • Lunedì 11 febbraio ore 11.30 (riservata alle scuole, su prenotazione)

Le proiezioni saranno precedute da un’introduzione storica di Silvia Cassamagnaghi, dottore di ricerca in Società europea e vita internazionale nell’età moderna e contemporanea presso l’Università degli studi di Milano. Si occupa principalmente di tematiche inerenti i rapporti tra Italia e Stati Uniti e dell’uso degli audiovisivi nello studio della storia. Ha pubblicato Immagini dall’America. Mass media e modelli femminili nell’Italia del secondo dopoguerra (2007) e Quando lo zio Sam volle anche loro. Hollywood, le donne e la seconda guerra mondiale (2012).

Prenotazioni (per le scuole, da effettuare entro il 7 febbraio 2013)
Tel. 02. 87242114 in orari di ufficio
Le proiezioni saranno organizzate per min. 40 partecipanti

Sede delle proiezioni Sala MIC (90 posti)

PROFUGHI A CINECITTA’

Regia: Marco Bertozzi
Sceneggiatura: Marco Bertozzi e Noa Steimatsky
Italia, 2012, 52’  b/n

Dopo essere stata campo di concentramento per novecento uomini rastrellati nel quartiere del Quadraro, il 16 ottobre 1943 Cinecittà viene depredata dai nazisti e 16 vagoni merci carichi di cine-attrezzature lasciano Roma, otto con destinazione Germania, e otto per la Repubblica di Salò. Nel gennaio del 1944 i teatri di posa vengono bombardati dagli alleati, in uno dei circa 50 bombardamenti che colpiscono Roma.
Il 6 giugno 1944 la “città del cinema” è requisita dall’Allied Control Commission per garantire l’alloggiamento delle migliaia di rifugiati creati dalla guerra. Un moderno complesso cinematografico, pur se profondamente ferito, viene convertito in campo profughi: da una parte i senzatetto italiani, dall’altra, rigidamente separato, un campo internazionale. Cinecittà fu infatti la destinazione per profughi dalle storie e dalle sofferenze assai diverse: tra le migliaia di sfollati c’erano i figli dei coloni italiani in Libia, gli esuli giuliano-dalmati, gli sfollati dai bombardamenti di Monte Cassino e di Roma, molti ebrei internati e rientrati dai campi di concentramento.
Profughi a Cinecittà osserva quei profughi in diretta, lasciando emergere la storia direttamente dai loro ricordi, vedendoli muovere nella Cinecittà di oggi, tra corridoi di studios e scenografie di reality assai lontane da quelle riciclate allora per garantirsi un minimo di protezione. Dissotterrando la memoria, si racconta una pagina pressoché sconosciuta della nostra storia e del nostro cinema.