Un nuovo volume sugli Internati militari italiani per il Giorno della Memoria 2014

Il 20 gennaio, alle ore 17, PRESENTAZIONE DEL VOLUME  Seicentomila NO – La resistenza degli Internati militari italiani
(Palazzo Lascaris, sala Viglione, via Alfieri 15, Torino)

Presiede Valerio Cattaneo (presidente del Consiglio regionale del Piemonte). Intervengono: Pensiero Acutis (presidente dell’Associazione Nazionale Ex InternatI – sezione di Torino), Corrado Borsa (Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza), Franco Cravarezza (presidente vicario dell’Associazione nazionale Ex Internati – sezione di Torino), Claudio Dellavalle (presidente dell’Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza “Giorgio Agosti”). Coordina  Bruno Gambarotta (presidente dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza)
altSeicentomila NO, a cura dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza e dell’Associazione Nazionale Ex Internati – sezione di Torino, Kaplan, Torino, 2014.

La drammatica vicenda degli Imi (Internati militari italiani) viene riproposta nel 70° della Resistenza,    narrata in un volume soprattutto destinato alle scuole e alle nuove generazioni che di quel passato spesso  poco  conoscono. 600.000 soldati italiani, dopo l’8 settembre 1943, rifiutarono ogni proposta di arruolamento  nelle forze armate di Hitler o in quelle della Repubblica di Salò, subendo così venti mesi di prigionia nei lager  tedeschi e il duro regime dell’internamento, condannati alla fame, al freddo, alla brutalità, al lavoro coatto e, in decine di migliaia, alla morte. Il loro No fu una forma di efficace e profonda Resistenza.

 Il libro offre “ […] una sintesi precisa e accessibile a tutti di una vicenda che è stata raccontata per lo più sotto un profilo specialistico. [...] Presenta un doppio livello di lettura. Il primo è quello di una narrazione che unisce il carattere divulgativo alla chiarezza dei passaggi decisivi di un fenomeno complesso, inscrivendolo nel contesto generale delle vicende della Seconda guerra mondiale, dell’esercito italiano, della deportazione nei lager nazisti. Il secondo […] è quello di una sorta di dizionario dell’internamento, diviso in voci a un tempo cronologiche e tematiche, ognuna delle quali individua un problema, o se si vuole un cantiere storiografico e didattico”.                        (dall’introduzione di Bruno Maida)

Al volume è allegato un dvd con la riedizione del film 600.000 no di Pier Milanese, realizzato nel 2008 dall’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza.

 

 

A settant’anni dall’8 settembre 1943

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  • Domenica 8 settembre, alle ore 11,  presentazione al Col del Lys (Val di Susa) del film  Cime e valli della 17ª – storia della 17ª Brigata Garibaldi “Felice Cima” di Alberto Signetto.                                                                                            

Introdurranno la proiezione Fulvio Gambotto dell’Ecomuseo della Resistenza “Carlo Mastri” e Corrado Borsa dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza.

Nel film, realizzato dall’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza con la collaborazione del Comitato Resistenza Col del Lys e con il sostegno del Comitato Resistenza, Costituzione, Democrazia della Provincia di Torinosi intrecciano i problemi concreti della trasmissione ai giovani della memoria della Resistenza e gli episodi più importanti e peculiari della storia di una brigata partigiana, la 17ª appunto, che nasce come piccola banda di ribelli subito dopo l’8 settembre, comandata all’inzio, e fino alla sua morte nel novembre del 1943, da uno degli artefici della Resistenza in Val di Susa, Felice Cima, e poi costantemente impegnata a presidiare l’ampia zona intorno al Col del Lys, con azioni nella bassa Val di Susa e nella cintura di Torino, subendo un numero crescente di rastrellamenti dei nazifascisti, preoccupati da una formazione partigiana in grado di controllare l’imbocco di una valle strategica e di proiettarsi sulla città. Protagonisti del film sono alcuni partigiani della 17ª, che raccontano dall’interno, in testimonianze raccolte appositamente, la storia della formazione a cui appartennnero, come Cesare Mondon, Ivano Piazzi (“Lupo”), Guido Carbi e Enrico Fogliazza (gli ultimi due scomparsi  purtroppo nel corso della lavorazione del film), Alessio Maffiodo (morto da tempo, ma intervistato da Paolo Gobetti trent’anni fa), Mario Castagno e Filippo Carbone (anche loro scomparsi da qualche tempo, ma presenti nel film attraverso testimonianze raccolte negli anni scorsi) e varie staffette, come Ida Vignolini e Anna Maria Polo.Ma protagonisti sono anche i numerosi giovani coinvolti nel campo di tre giorni al Col del Lys denominato “Eurolys 2012”, che parteciparono in tale occasione a escursioni sui sentieri partigiani, a momenti seminariali e propedeutici sotto il tendone del campo, alla fiaccolata finale, informandosi concretamente e ragionando con i loro interlocutori più vecchi sulla lotta partigiana

 

  • Domenica 8 settembre, alle ore 16, inaugurazione della mostra “Gli Internati miliatari italiani – microstorie e valori civili” al museo “Carcere Le Nuove”, via Borsellino 3, Torino. La mostra è stata allestita dall’associazione “Nessun uomo è un’isola”, con la collaborazione, fra gli altri, dell’Associazione Nazionale Ex Internati (Anei) e dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza. Nei locali adibiti alla mostra i visitatori potranno, su richiesta, assistere alla proiezione della versione di un’ora del film  600.000 no – la resistenza degli Internati militariitaliani. Il TRAILER di quattro minuti del film introdurrà per tutti la visita della mostra.

 

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  • Il 9 settembre, alle ore 20,30, nella Sala Uno del cinema Massimo sarà programmato, in occasione della commemorazione dell’8 settembre 1943, il filmTutti a casa di Luigi Comencini (Italia 1961, 120’).  Prima del film sarà presentato il documentario L’8 settembre a Torino. Una testimonianza di Paolo Gobetti(1994, 12’), realizzato dall’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza.  Ospiti della serata, tra gli altri, Paola Olivetti,  Sergio Toffetti, Roberto Placido. Ingresso libero.