Giorno della Memoria 2017- Deperimento e malattia nei lager

Martedì 14 febbraio, nella Sala Consiliare di Palazzo Doria Spinola alle ore 17.00, si terrà l’incontro Deperimento e malattia nei lager. All’iniziativa, promossa da Aned e ILSREC, in collaborazione con la Città Metropolitana di Genova, interverranno il presidente della sezione Aned di Genova Gilberto Salmoni e il medico specialista in Scienza dell’alimentazione Valeria Fascetti.

 

Marian-Kolodziej_Contato, pesato, diviso

Marian Kolodziej_Contato, pesato, diviso

“Nel nostro blocco eravamo ormai più di mille. Un pagliericcio doveva servire per sei, per sei quasi sempre infermi, membra gonfie, ossa fratturate, flemmoni aperti; ed era un tormento insopportabile, a volte si desiderava morir subito, durante quelle notti, purché avesse fine il dolore. […] Ci veniva data una specie di decotto la mattina alla sveglia, e più tardi un liquido verdastro di rape essiccate e bollite chissà in quale acqua. I nostri stracci e i nostri corpi brulicavano di pidocchi. Mettevano una mano sul petto, sotto le ascelle, tra le natiche, e la ritiravamo coperta di insetti. Non ci si lavava più, e i nostri volti, coperti da una crosta bruna, erano quasi tutti eguali. La fame era divenuta frenesia, e si frugava in ogni angolo per trovare una qualunque cosa da ingoiare. Ci si derubava. Se uno riusciva a entrare in un Kommando […] e portava dentro, la sera, bucce di patate, o verdura essiccata, o qualunque cosa da mangiare per godersela in pace, veniva assalito da una turba di affamati e depredato (Piero Caleffi, Si fa presto a dire fame, Milano, 1954)”.

 

Gilberto Salmoni è nato a Genova il 15 giugno 1928. Il padre Gino, vice direttore dell’Ispettorato provinciale di agricoltura, con la madre Vittorina e la figlia Dora, fu deportato a Auschwitz: tutti e tre furono uccisi immediatamente dopo l’arrivo. All’età di 16 anni, Gilberto fu catturato e tradotto a Buchenwald con il fratello Renato (uno dei dirigenti del Comitato clandestino di Resistenza del campo). Laureato in ingegneria e in psicologia, nel 1994 è stato fra i fondatori dell’Associazione Alzheimer Liguria. E’ Presidente della sezione genovese dell’Aned e svolge una intensa attività di testimonianza soprattutto nelle scuole. È autore di numerosi volumi, tra i quali Una storia nella Storia. Ricordi e riflessioni di un testimone di Fossoli e Buchenwald (a cura di A. M. Mori, Torino 2005; Genova 2013), Sorvolando la Torah e la Bibbia: dialogo di un nonno con il Padreterno per interposta persona (Genova 2002), Coerenza e coraggio: italiani in guerra (Genova 2005), Memoria: un telaio infinito. Dialogo su un mondo tutto da scoprire (con presentazione di R. Levi Montalcini, Genova 1993).

Valeria Fascetti è medico chirurgo  specialista in Scienza dell’Alimentazione indirizzo dietologico e dietoterapico.

Info: 010 549 9523

CSM – Una storia nella storia. Incontro con Gilberto Salmoni

Incontro con Gilberto Salmoni (sopravvissuto al lager di Buchenwald)

Martedì 31 Gennaio 2017, ore 16:30

Auditorium Paganini – Parco Ex Eridania, Via Toscana 5 – Parma

Nel 1944 Gilberto Salmoni aveva 16 anni. Il 17 aprile, con l’aiuto di due guide del posto, stava cercando di fuggire con tutta la sua famiglia in Svizzera attraverso il Passo della Forcola. Camminarono tutta la notte, in bassa quota pioveva e in alta quota nevicava. Erano quasi arrivati al Passo, a circa 2.770 metri di altitudine, quando si fermarono per riposarsi un poco in una capanna. In breve, però, arrivò la milizia fascista che li sorprese e li avviò alla deportazione. Qualche mese dopo, insieme al fratello, giunse a Buchenwald, uno dei campi di concentramento più terribili della Germania nazista. Riuscì a sopravvivere fino alla liberazione del campo che avvenne esattamente un anno dopo, nell’aprile 1945.

 

Organizzato da Centro studi movimenti

In collaborazione con Comune di Parma Fondazione Matteo Bagnaresi

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Info: centrostudimovimenti@gmail.com

“Buchenwald, un lager con una storia molto particolare. Riflessioni e testimonianza di Gilberto Salmoni”

Lunedì 16 febbraio, a Palazzo Doria Spinola-Salone del Consiglio Provinciale, alle ore 17.00, nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria, si terrà l’incontro “Buchenwald, un lager con una storia molto particolare. Riflessioni e testimonianza di Gilberto Salmoni”, a cura da ANED Sezione di Genova, in collaborazione con ILSREC, Goethe-Institut Genua e Città Metropolitana di Genova.

Con Gilberto Salmoni, Presidente dell’ANED Sezione di Genova, interverranno Roberta Canu, Direttrice del Goethe-Institut Genua, e Giacomo Ronzitti, Presidente dell’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea.

 Il Lager di Buchenwald (1937-1945) presenta molte singolari particolarità, cominciando dal suo nome che avrebbe dovuto essere Ettersberg.

Dai nove mesi di permanenza nel lager ho notato diversi aspetti, che lo rendono abbastanza differente dagli altri lager nazisti, pur essendoci anche molti punti in comune.

Questo lager ha avuto una storia complessa e un’evoluzione nel tempo. In Germania è considerato il campo più importante per la deportazione tedesca.

Chi è sopravvissuto enfatizza l’importantissimo ruolo del Comitato Clandestino di Resistenza del quale facevano parte tutte le nazioni che avevano loro internati nel lager, quasi un’anticipazione dell’Europa unita.

Ma ci sono ancora altri aspetti interessanti che, senza pensare di esaurire i punti di osservazione possibili, potranno dare un’idea di quello che è stato quel luogo (Gilberto Salmoni).

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Gilberto Salmoni è nato a Genova il 15 giugno 1928. Il padre Gino, vice direttore dell’Ispettorato provinciale di agricoltura, con la madre Vittorina e la figlia Dora, fu deportato a Auschwitz: tutti e tre furono uccisi immediatamente dopo l’arrivo. All’età di 16 anni, Gilberto fu catturato e tradotto a Buchenwald con il fratello Renato (uno dei dirigenti del Comitato Clandestino di Resistenza del campo). Laureato in ingegneria e in psicologia, nel 1994 è stato fra i fondatori dell’Associazione Alzheimer Liguria. E’ Presidente della sezione genovese dell’ANED e svolge una intensa attività di testimonianza soprattutto nelle scuole. È autore di numerosi volumi, tra i quali Una storia nella Storia. Ricordi e riflessioni di un testimone di Fossoli e Buchenwald (a cura di A. M. Mori, Torino 2005; Genova 2013), Sorvolando la Torah e la Bibbia: dialogo di un nonno con il Padreterno per interposta persona (Genova 2002), Coerenza e coraggio: italiani in guerra (Genova 2005), Memoria: un telaio infinito. Dialogo su un mondo tutto da scoprire (con pres. di R. Levi Montalcini, Genova 1993).

Rassegna di film su deportazione e internamento per il Giorno della memoria 2015

giorno della memoria 2015

Per la ricorrenza del Giorno della memoria 2015  l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza propone una breve rassegna di film sul tema della deportazione.

I film scelti appartengono a momenti e generi diversi e affrontano il tema della deportazione in varie chiavi.

Si propongono  due grandi classici, Notte e nebbia di Alain Resnais e  La passeggera di Andrzej Munk, ai quali si affiancheranno due più film recenti, Le temps du silence di Franck Apprederis, tratto dall’ultimo libro di Jorge Semprún, che fu anche, poco prima della sua scomparsa, autore della sceneggiatura, e La petite prairie aux bouleaux ( inedito in Italia) con la regia di Marceline Loridan – Ivens (la moglie di Joris Ivens, che fu deportata giovanissima come ebrea a Auschwitz-Birkenau, poi a Bergen-Belsen e infine nel lager di Theresienstadt).

Ai quattro film a soggetto si affiancano due documentari che ripercorrono, soprattutto attraverso il racconto dei protagonisti, la vicenda degli Internati militari italiani (Imi), rispetto a cui l’Ancr è da ormai molti anni impegnato sia nell’ambito della ricerca, sia in quello della divulgazione.

Sono previste presentazioni per ogni film.

 

 Ecco il programma della rassegna:

  • 20 gennaio, ore 17.00   Notte e nebbia di Alain Resnais, 1956, 32′, v.o. sott. it

I lager nazisti, ormai deserti, rivisitati in un contesto solare e sereno rivelano lentamente nel film tutta l’immane ampiezza della tragedia dello sterminio, evocata anche da alcuni crudi documenti filmici d’epoca che Resnais inserisce nella trama della sua ricerca.

  • 21 gennaio, ore 17.00    La passeggera di Andrzej Munk, 1961, 58′, v.o. sott. it

Su una nave in rotta da Amburgo al Canadà all’inizio degli anni ’60 Liza, che è stata sorvegliante nel lager di Auschwitz, incontra un’ebrea polacca che fera stata tra le sue vittime e con cui aveva cercato di stabilire un particolare rapporto…Munk morì prima di concludere il film, montato e in parte integrato da un suo collaboratore, ma questo suo è comunque, forse, il miglior film di finzione sull’universo concentrazionario.

  • 22 gennaio, ore 17.00    La petite prairie aux bouleaux di Marceline Loridan-Ivens, 2003, 90′, v.o. sott. it

Myriam partecipa come ogni anno a una cerimonia di commemorazione della liberazione dei lager nazisti e vince un biglietto per un viaggio ai campi di Auschwitz e di Birkenau. All’inizio rifiuta l’occasione inattesa di tornare, per la prima volta, nei luoghi in cui la sua adolescenza era stata assassinata brutalmente, poi le sue ex compagne di deportazione la convincono ad accettare…La regista racconta attraverso Myriam la sua drammatica esperienza di quand’era giovanissima.

  • 23 gennaio, ore 17.00    Le temps du silence   di Franck Apprederis, 2011, 110′, v.o. sott. it

E’ una fiction incentrata sul tema del ritorno dal lager, che riprende e mette in scena il romanzo L’écriture ou la vie di Jorge Semprún. Manuel torna a Parigi dopo aver passato 18 mesi a Buchenwald: Ma chi avrà la passione, la pazienza e la compassione di ascoltarlo? Incontra uomini e donne sensibili al suo sguardo venuto da un altro mondo, ma alla fine sceglierà il silenzio…

  • 30 gennaio

ore 16.00  La montagna infernale – Kahla – Turingia 1944 – 1945  di Francesco e Valter Merazzi, Maura Sala e Antonio Vanzulli, 2013, 30′

Presso la città di Kahla fu in funzione un complesso di lager finalizzato a fornire manodopera coatta per produrre nelle gallerie sotterranee del monte Walpertsberg gli aerei Messerschmitt Me262. I lavoratori stranieri furono trattati dai tedeschi in modo particolarmente feroce, in primo luogo gli italiani. Nell’agosto ’44  furono trasferiti a Kahla centinaia di Imi. Nel film, attraverso il racconto di cinque protagonisti, si rievoca la loro terribile storia.

ore 17.00    24 e 1   di Thomas Radigk, 2013, 90′

Nell’ambito di un progetto europeo di ricerca il giornalista tedesco Radigk ha l’occasione di incontrare alcuni ex Imi e nasce l’idea di raccontare la Storia attraverso le loro storie. 24 interviste video diventano un film che è un un viaggio nella memoria dei testimoni e, al contempo, un atto di rispetto e di riconoscimento dei sacrifici e del coraggio di uomini che non furono solo vittime, ma anche protagonisti coerenti di scelte difficilissime.

Sala proiezioni del Museo Diffuso della Resistenza, c.so Valdocco 4/A, Torino.

Con il sostegno

del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte

e la collaborazione dell’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia