Le nuove pratiche di attivazione della Memoria | MEMI Fest

Giovedì 12 settembre 2019, 19.00-21.00.
Casa della Memoria,
via Federico Confalonieri 14, Milano.
Ingresso libero.

 

Con l’incontro Le nuove pratiche di attivazione della Memoria | MEMI Fest, si intende indagare le forme di trasmissione della memoria con riferimento al decennio 1938 – 1948, presentando le evoluzioni dei monumenti, memoriali e musei a partire dal secondo dopoguerra e il processo di trasformazione che nel Novecento ne ha ridefinito alcuni elementi fondamentali, in ambito simbolico e formale. Verranno inoltre presentate alcune buone pratiche di coinvolgimento attivo degli abitanti e di reinterpretazione del luogo della memoria in dialogo con il territorio e la comunità di riferimento. Fra i relatori sarà presente Marco Bascapè, Dirigente del Servizio Archivio e Beni Culturali ASP Golgi-Redaelli, che parlerà del progetto MilanoAttraverso.

L’iniziativa si inserisce all’interno della prima edizione di “MEMI FEST – Attiviamo la Memoria”, il primo festival urbano dedicato ai luoghi della Memoria a Milano, che si svolgerà dall’11 al 15 settembre 2019.

Il progetto, realizzato dall’Associazione Culturale Nuvolanove con il contributo di Fondazione Cariplo e il patrocinio del Comune di Milano e dell’Università Bocconi, nasce in partnership con il Politecnico di Milano – Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU), l’INSMLIIstituto Nazionale Ferruccio Parri di Milano e Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC. La prima edizione del Festival si terrà in 17 luoghi della memoria a Milano e coinvolgerà 11 artisti/compagnie/associazioni che in ogni luogo proporranno visite guidate, itinerari urbani, performance e spettacoli utilizzando la loro arte ed esperienza per comunicare la memoria e trasmettere valori e storie. Obiettivo del festival è dare nuova vita ai luoghi della memoria raccontando le vicende e le storie che hanno caratterizzato il decennio 1938 – 1948 attraverso la partecipazione e il coinvolgimento attivo degli abitanti.

L’ingresso a tutti gli eventi in programma è gratuito fino a esaurimento posti.

Gli eventi seguono tre filoni esperienziali, tre modalità di vivere il luogo e interagire con esso: LEARN / incontri pubblici, itinerari urbani e visite guidate in cui i partecipanti apprendono un sapere/una memoria; SHARE / performance urbane e installazioni in cui i partecipanti condividono un sapere/una memoria;
PLAY / spettacoli e performance urbani in cui i partecipanti interpretano e mettono in scena un sapere/una memoria.

Per cinque giorni i diversi luoghi della memoria storica della città coinvolti dal festival verranno animati attraverso una molteplicità di linguaggi artistici. Un modo per avvicinare a i cittadini alla storia della propria città attraverso l’arte contemporanea e i suoi linguaggi, un’opportunità amplificata anche dalla possibilità di navigare sulla mappa interattiva del sito dove è presente un approfondimento storico di tutti i luoghi attraversati dal festival.

Spyros Meletzis: il fotografo della Resistenza antifascista greca 1942-1944

Spyros Meletzis: il fotografo della Resistenza antifascista greca 1942-1944

a cura di Gigliola Foschi e Nina Kassianou

Casa della Memoria di Milano, III piano
via F. Confalonieri 14
4 giugno – 2 luglio 2018

L’orario di apertura è il seguente: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17; sabato e domenica dalle 10 alle 18.

Nel giorno di inaugurazione si terrà una conferenza di presentazione (alle ore 18) a cui parteciperanno Gigliola Foschi, Nina Kassianou e Monica Di Barbora.

La mostra è realizzata con il contributo di Fondazione Cariplo; con il sostegno tecnico di Archivio Fotografico Italiano.

Le straordinarie fotografie di Spyros Meletzis offrono una significativa ed epica rappresentazione della Resistenza greca: uno dei più complessi e significativi movimenti di massa che in Europa si batterono contro l’occupazione nazi-fascista. Dopo la capitolazione militare, nel 1941, ad Atene venne insediato un governo ellenico collaborazionista e il territorio fu suddiviso in tre zone d’influenza assegnate all’esercito tedesco, a quello bulgaro e alle truppe italiane (che controllavano la zona continentale di maggiori dimensioni). Spyros Meletzis fu invitato dall’EAM (Fronte di Liberazione Nazionale) a documentare quella Resistenza che, già dal 1942, si era organizzata alle pendici del monte Olimpo, tra le montagne della Tessaglia, dell’Euritania e della Macedonia. Le sue immagini eroiche – dotate di uno stile modernista che ricorda quelle del russo Rodčenko – non vennero realizzate né in modo occasionale né per la pubblicazione sui giornali. Esse intendevano offrire una precisa testimonianza della Resistenza vista dall’interno, da un fotografo professionista che vi faceva parte e che era membro del KKE (Partito comunista greco). Il risultato è che ci troviamo di fronte a una documentazione intenzionale e sistematica, e proprio per questo unica tra le fotografie della Resistenza in Europa. Rimasto integro, questo lavoro di Meletzis venne tenuto protetto e nascosto non solo durante gli anni della Guerra civile greca (1946-49) ma fino alla caduta del regime dei colonnelli (1974). Le sue fotografie documentano i combattimenti, ma soprattutto ritraggono i protagonisti delle Resistenza, raffigurati come eroi coraggiosi, protesi verso il futuro (dai principali leader, ai “ribelli”, alle donne impegnate nella lotta). Evidenziano inoltre la struttura di contropotere creata dall’EAM, con l’apertura e la gestione di scuole per incrementare l’istruzione, con i tribunali e i centri medici, con i governi locali e le assemblee parlamentari. Oltre a organizzare la resistenza, infatti, l’EAM e il suo braccio armato, l’ELAS (Esercito popolare greco di Liberazione), avevano creato l’embrione e le prime strutture di un nuovo Stato basato sulla vita comunitaria e su una vasta partecipazione popolare, realizzando anche la collaborazione di una parte della Chiesa di Grecia (il religioso Demetrios Cholevas, ritratto da Meletzis, aveva dato a questi accordi con l’EAM un contributo determinante). La mostra di Meletzis racconta dunque, in modo approfondito e documentato, una pagina fondamentale della storia greca. Ma mette anche in evidenza che la Resistenza divenne in quel Paese un’importante occasione di emancipazione popolare (fu l’EAM, ad esempio, a dare alle donne greche, nel 1944, il diritto di voto). Al di là dei fatti testimoniati, queste immagini, proprio perché dichiaratamente “di parte”, ci fanno comprendere da vicino gli ideali e gli obiettivi che guidavano lui e tanti membri dell’EAM.

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Spyros Meletzis

Nasce nel 1906 nell’isola di Imbros (attuale Turchia) e muore nel 2003 ad Atene. Dal 1927 al 1937 lavora come assistente nello studio del famoso fotografo Georgios Boukas. Nel 1942 viene invitato dalla Resistenza a documentare la lotta per la libertà nazionale e i suoi protagonisti. Nascoste fino al 1974 (anno della caduta del regime dei colonnelli) le sue fotografie della Resistenza inizieranno ad essere esposte in molte località della Grecia a partire dal 1976 e verranno pubblicate nel libro Con i ribelli sulle montagne. Dopo la guerra ha viaggiato in tutta la Grecia e ha dedicato la maggior parte del suo lavoro alla raffigurazione della campagna e del modo di vivere dei suoi abitanti. Dal 1960 si è concentrato sulla fotografia di antichità e sulla pubblicazione di guide turistiche per i musei archeologici di Atene, Olimpia, Epidauro e Rodi.

Nel 2007 il Museu Valencià de la Illustració i de la Modernitat – MuVIM (Valencia) ha ospitato una sua ampia mostra, a cura di Nicolás Sánchez Durá e Nina Kassianou. In occasione di tale mostra è stato inoltre edito il catalogo: Nina Kassianou, Nicolás Sánchez Durá, Spyros Meletzis. La Rebeldía Antifascista 1942-1944, Pentograf Editorial, Valencia.

Nel 2008, In collaborazione con il Museo della Fotografia di Salonicco, le sue fotografie della Resistenza sono state esposte presso la National Bank of Greece Cultural Foundation di Salonicco e di Atene.

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Dalla Resistenza alla ricostruzione

22.03.2017 Il professor Andrea F. Saba (Istituto nazionale Ferruccio Parri, Milano) e il professor Simone Campanozzi (Ilsc) tengono, dalle 15 alle 18, il I incontro del laboratorio Dalla Resistenza alla ricostruzione presso la sede dell’InFP alla Casa della memoria, via F. Confalonieri 14, 20124 Milano (M5 Bignami, M2 Garibaldi/Gioia, S Garibaldi Passante). L’incontro verte sul modello laboratoriale dello studio di caso ed è uno dei Cantieri di didattica della Storia, progettati all’interno del Comitato tecnico-scientifico della didattica della storia dell’Usr Lombarida (in cui sono coinvolti, oltre ai due citati, l’Istituto mantovano di storia contemporanea, l’Istituto Perretta per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea di Como, l’Isrec di Pavia, l’Isrec Bergamo, la Fondazione Isec di Sesto San Giovanni). Contatti con i responsabili del corso: simcamp@fastwebnet.itandrea.saba@insmli.it. In allegato il documento relativo al progetto del corso

19.04.2017 Il professor Andrea F. Saba (Istituto nazionale Ferruccio Parri, Milano) e il professor Simone Campanozzi (Ilsc) tengono, dalle 15 alle 18, il II incontro del laboratorio Dalla Resistenza alla ricostruzione presso la sede dell’InFP alla Casa della memoria, via F. Confalonieri 14, 20124 Milano (M5 Bignami, M2 Garibaldi/Gioia, S Garibaldi Passante). L’incontro verte sul modello laboratoriale dello studio di caso ed è uno dei Cantieri di didattica della Storia, progettati all’interno del Comitato tecnico-scientifico della didattica della storia dell’Usr Lombardia.

Quel terribile 1956

28 novembre 2016, ore 18

CASA DELLA MEMORIA
via Federico Confalonieri 14
Milano – MM5 Isola

QUEL TERRIBILE 1956

In occasione della pubblicazione di Marcello Flores (a cura di)

1956, la crisi del “secolo breve”, Annali della Fondazione La Malfa
Andrea Panaccione, Il 1956. Una svolta nella storia del secolo, Edizioni Unicopli

Partecipano: Marcello Flores, Andrea Panaccione, Giovanni Scirocco

 

La mostra delle atrocità. Immagini della violenza contemporanea

shellschockIl 6 ottobre 2016 alla Casa della Memoria inizia il laboratorio del Dipartimento di Filosofia dell’Università Statale di Milano in collaborazione con l’Insmli. Il laboratorio frequentato dagli studenti delle lauree di Filosofia è tenuto da Maurizio Guerri. Gli incontri saranno dedicati a una riflessione sul rapporto tra immagine e violenza, a partire dalle opere di filosofi, storici, artisti, registi che hanno posto al centro del loro pensiero la genealogia della violenza contemporanea, con particolare riferimento alla funzione che svolgono i dispositivi di produzione di immagini.

Tra gli autori che saranno affrontati: W. Benjamin, S. Kracauer, H. Arendt, M. Foucault, J.G. Ballard, G. Didi-Huberman, P. Montani, H. Farocki.

Il seminario prosegue tutti i giovedì dalle 16.30 alle 18.30 fino al 15 dicembre 2016.

…E DI PACE. I DIARI DELLA RESISTENZA DEL PARTIGIANO ANTONIO GIOLITTI

In occasione di BookCity 2015 (22-25 ottobre), l’Istituto Nazionale per la storia del Movimento di Liberazione “Ferruccio Parri” di Milano organizza due eventi, che saranno ospitati nella Casa della Memoria, in via Confalonieri 14.

La nuova sede dell’INSMLI sarà uno dei fulcri dell’appuntamento con BookCity di quest’anno. All’interno dei suoi vasti spazi si svolgerà infatti una parte delle iniziative dedicate al tema della Storia, nello specifico tutte quelle riguardanti la Seconda guerra mondiale e la Shoah.

Il 23 ottobre alle ore 16e30 il primo appuntamento

…E DI PACE. I DIARI DELLA RESISTENZA DEL PARTIGIANO ANTONIO GIOLITTI

Con Marcello Flores, Rosa Giolitti, Andrea Ricciardi, Mariuccia Salvati e Claudio Silingardi
Presentazione e discussione su: Antonio Giolitti, Di guerra e di pace. Diario partigiano (1944-1945), a cura di Rosa Giolitti e Mariuccia Salvati, Donzelli

RESISTENZA E VIOLENZA. IL DIALOGO TRA NORBERTO BOBBIO E CLAUDIO PAVONE

In occasione di BookCity 2015 (22-25 ottobre), l’Istituto Nazionale per la storia del Movimento di Liberazione “Ferruccio Parri” di Milano organizza due eventi, che saranno ospitati nella Casa della Memoria, in via Confalonieri 14.

La nuova sede dell’INSMLI sarà uno dei fulcri dell’appuntamento con BookCity di quest’anno. All’interno dei suoi vasti spazi si svolgerà infatti una parte delle iniziative dedicate al tema della Storia, nello specifico tutte quelle riguardanti la Seconda guerra mondiale e la Shoah.

Il 24 ottobre alle ore 14 il secondo appuntamento

RESISTENZA E VIOLENZA. IL DIALOGO TRA NORBERTO BOBBIO E CLAUDIO PAVONE

Con David Bidussa, Alessandro Colombo, Alberto De Bernardi e Giovanni Scirocco
Presentazione del libro di Norberto Bobbio e Claudio Pavone, Sulla guerra civile. La Resistenza a due voci, con introduzione e cura di David Bidussa, Bollati Boringhieri.

Proiezione del film “Match”

27 settembre | ore 10
presso lo spazio Zona K
via Spalato 11, Milano

proiezione del film

“Match”

(di A. Malyukov, Russia, 2012)

A due passi dalla nuova sede nella Casa della Memoria, e nell’ambito del festival Isola Kult, l’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia organizza la proiezione del film Match (di A. Malyukov, Russia, 2012) sulla partita di calcio organizzata a Kiev nel 1942 tra forze di occupazione naziste e una rappresentativa ucraina composta per lo più da calciatori della Dinamo Kiev.

Il film, in lingua originale, è sottotitolato in italiano. Da questo evento John Houston trasse spunto per realizzare l’assai più celebre Fuga per la vittoria (1981), con Sylvester Stallone, Michael Caine e un gran numero di calciatori professionisti, tra i quali spiccava il brasiliano Pelé.

Alle 10 si terrà un piccolo rinfresco a base di piatti dell’Est Europa, seguirà un’introduzione di Gianpietro Piretto (Università di Milano) e di Gianni Cervetti (ass. Italia-Russia). Alle 11 avrà inizio la proiezione.

Per l’Istituto nazionale l’iniziativa costituisce un primo passo verso le comunità immigrate, in questo caso dell’Est Europa, al fine di individuare percorsi comuni di partecipazione democratica e di cittadinanza attiva.

La Resistenza di Leone Ginzburg

PERSONAGGI STORICI E PERSONE COMUNI
La Resistenza di Leone Ginzburg

Martedì 28 aprile ore 18

Primo evento alla nuova
Casa della Memoria
Via Confalonieri 14
Milano

Presentazione del romanzo di

ANTONIO SCURATI
IL TEMPO MIGLIORE DELLA NOSTRA VITA

Intervengono
Filippo Del Corno (Assessore alla Cultura del Comune di Milano
Claudio Silingardi (Direttore Generale dell’INSMLI)
Sarà presente l’autore

Leone Ginzburg nel database ”Ultime lettere”

fotoGinzburg

Biografia:
Di anni 34. Nato il 4 aprile 1909 a Odessa, in Ucraina. Di famiglia ebraica, sposato e padre di 3 figli. Si trasferisce in Italia da bambino e frequenta le scuole elementari a Viareggio (LU). Dopo una breve parentesi a Berlino (due anni), all’inizio degli anni Venti si stabilisce a Torino. Diplomatosi al Liceo “Massimo D’Azeglio”, si iscrive alla Facoltà di Legge dell’Università, ma dopo appena un anno passa a quella di Lettere. Laureatosi nel 1931, ottiene subito la libera docenza di letteratura russa. Nel 1932 si reca a Parigi con una borsa di studio ed ha così modo di conoscere Carlo Rosselli e Gaetano Salvemini. Rientrato in Italia, nel 1933 è tra i fondatori della Casa editrice Einaudi, assieme allo stesso Giulio Einaudi e ad altri ex-allievi del D’Azeglio, tra cui Massimo Mila, Norberto Bobbio e Cesare Pavese. Nel gennaio del ’34 il suo rifiuto di prestare giuramento al regime fascista gli costa l’esonero forzato dall’insegnamento e l’estromissione dall’Università. Entrato già da qualche tempo a far parte di “Giustizia e Libertà”, dopo questo episodio intensifica la sua attività in seno al movimento, ma nel marzo dello stesso 1934 viene arrestato e condannato dal Tribunale speciale a quattro anni di reclusione, da scontare nel penitenziario di Civitavecchia (RM). Scarcerato nel 1936 grazie ad un’amnistia, per le autorità fasciste rimane comunque un sorvegliato speciale, tanto che gli viene impedita ogni partecipazione a qualsiasi attività pubblicistica. Nonostante questo Ginzburg continua lavorare alla Einaudi, divenendone di fatto, anche se non ufficialmente, il primo direttore editoriale. Nel 1938 si sposa con Natalia Levi. Quello stesso anno, la promulgazione delle leggi razziali gli toglie la cittadinanza italiana. Nel 1940, in concomitanza con l’entrata in guerra dell’Italia, è giudicato un elemento troppo pericoloso per la stabilità del regime e viene perciò confinato a Pizzoli (AQ), come internato civile, assieme alla moglie ed ai figli. Tornato in libertà con la caduta di Mussolini, nell’estate del 1943 Ginzburg si trasferisce a Roma, dove diviene uno degli animatori del Partito d’Azione, nonché uno degli organizzatori delle prime formazioni “Giustizia e Libertà”. Dalla tipografia clandestina di Via Basento si occupa inoltre dell’edizione e della pubblicazione di “Italia Libera”, il giornale del PdA. E ’ proprio qui che, il 19 novembre 1943, la polizia fascista fa irruzione e lo arresta. Sui documenti falsi che egli ha con sé è scritto il nome “Leonida Gianturco”, ed è perciò in questo modo che viene registrato al penitenziario di Regina Coeli. All’inizio di dicembre tuttavia la sua identità viene scoperta: il giorno 9 è trasferito nella sezione del carcere controllata dai tedeschi, in cui sono rinchiusi i prigionieri politici. Nei due mesi successivi viene sottoposto a continui interrogatori, torture e percosse che ne minano irrimediabilmente la salute. Ridotto in fin di vita, si spegne il 5 febbraio 1944 all’interno della sua cella. Sul muro dell’edificio che ospitava la tipografia clandestina in cui fu catturato, in via Basento 55 a Roma, una lapide che lo ricorda così: “Un agguato poliziesco/nella tipografia/de “l’Italia Libera”/strappava alla lotta clandestina/Leone Ginzburg/italiano/per passioni di risorgimento/europeo/di pensiero e d’ideali/era nato ad Odessa il IV.IV.MCMIX/morì a Regina Coeli/vittima del terrore nazista/il V.II.MCMXLIV/viva la sua memoria/nel cuore di chi spera e/combatte/per una giusta libertà”.

Ogni contrada è patria del ribelle

Memorie della Resistenza a Milano

Lunedì 22 aprile alle ore 21, presso l’Auditorium Ca’ Granda (mappa) di Milano, si terrà la prima di quattro conferenze programmate nel quadro delle iniziative di presentazione dell’istituenda “Casa della memoria”.