Gli scioperi del marzo 1944 nel diario di Angelo Pampuri | “Quando suona la sirena delle 10 fermi tutti”

Anticipiamo alcune pagine sugli scioperi del marzo 1944 tratte dal Diario che Angelo Pampuri, operaio saldatore della I° Sezione Breda, ha tenuto fra il luglio 1943 e i primi giorni di maggio del 1945.

Il diario, conservato presso l’archivio della Fondazione, sarà integralmente pubblicato nella collana “Studi e fonti” in collaborazione con ArchetipoLibri di Bologna.

Un’anteprima del diario è scaricabile dal sito della Fondazione.

 

1 marzo 1944

Entrando al lavoro la parola d’ordine passa da uomo a uomo, da reparto a reparto. Quando suona la sirena delle 10 fermi tutti. Ci fermiamo.

2 marzo 1944

Anche i tram sono fermi. Milano e tutti i centri industriali sono paralizzati. La produzione di guerra è arrestata.

3 marzo 1944

Terzo giorno dello sciopero. I fascisti tentato di ristabilire il servizio tramviario. Utilizzano i pochi tramvieri fascisti, scortati da SS italiani […]. Ma i tramvieri fascisti sono troppo pochi. Tutti coloro che si presumono capaci si improvvisano tramvieri. Le vetture si urtano fra loro, escono di binario, prendono strade diverse dalle loro linee. Decine di vetture sono danneggiate. Senza tramvieri niente servizio tramviario.

 

Angelo Pampuri nasce nel 1899 a Milano e aderisce nel 1921 alla Gioventù Comunista. Nel 1927 viene condannato dal Tribunale Speciale e amnistiato nel 1932. Nel giugno 1940 con la dichiarazione di guerra è nuovamente arrestato e internato nel campo di concentramento di Istonio (Chieti). Protagonista di un tentativo di rivolta, è confinato alle isole Tremiti, ad Atessa e a Roccaspinalveti, nelle montagne dell’Abruzzo. Liberato nell’agosto 1943 torna a lavorare alla Breda e prosegue l’attività politica clandestina fino alla Liberazione.

Dall’1 all’8 marzo 1944 i Comitati segreti di agitazione del triangolo industriale Milano Torino Genova organizzano lo sciopero generale contro i nazifascisti. In particolare nell’area milanese lo sciopero generale blocca le fabbriche e i trasporti e qui la repressione nazifascista è durissima, con oltre 400 lavoratori arrestati. A Sesto San Giovanni tra marzo e i primi giorni di aprile sono catturati 216 lavoratori. Dopo un periodo di detenzione nel carcere di San Vittore e nei campi di concentramento di Fossoli e Bolzano, 212 vengono deportati nei lager nazisti. Alla Breda vengono catturati 115 lavoratori, 111 dei quali sono deportati. (Giuseppe Vignati)