I linguaggi della contemporaneità. Transizioni: i due dopoguerra del Novecento

econda Accademia del progetto didattico I linguaggi della contemporaneità, ideato dalla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo nel 2012, nell’edizione attuale coordinato dall’Istoreto e in partnership con il Polo del ‘900.

Il progetto, rivolto ai docenti di scuola superiore, ha l’obiettivo di consolidare e aggiornare l’insegnamento della Storia contemporanea nelle scuole superiori, proponendo pratiche didattiche capaci di superare alcuni limiti del binomio manuale-lezione frontale attraverso un’appropriata integrazione delle strategie narrative tratte da fonti mediatiche contemporanee (televisive, cinematografiche, teatrali, fotografiche, musicali, letterarie e digitali).

Il percorso si rivolge a docenti di scuola superiore ed è articolato in appuntamenti seminariali (accademie) finalizzati a sviluppare le competenze in particolare rispetto alla validazione delle fonti on line e al loro uso corretto e a sostenere pratiche di ricerca-azione e didattica attiva della storia in ambiente digitale con la realizzazione di prodotti e materiali (testi, video, siti…).

Il progetto prevede una fase di formazione per docenti e tutoraggio.

Responsabile scientifico: Giovanni De Luna; coordinamento: Enrico Manera

In questo secondo incontro si prevedono i seguenti momenti:

Temi
‘19-‘22/’46-‘48. Continuità e discontinuità a cura di Enrico Manera
Risorse visive (foto, cinema) a cura di Giorgio Olmoti
Cassetta degli attrezzi: curation e pubblicazione digitale in ambienti collaborativi a cura di Patrizia
Vayola
Lavori a gruppi
Progettazione e assegnazione tutor

Presso Istoreto, via del Carmine 13

maggiori informazioni

programma

Ritorno a casa. Pescantina 1945, dalla deportazione all’accoglienza

treno-600.jpgCentro Culturale Candiani
Iveser
rEsistenze
Anpi Mestre
1 febbraio 2017, ore 17.00

Centro Culturale Candiani, Sala Conferenze, Mestre

Proiezione del documentario
Ritorno a casa
Pescantina 1945, dalla deportazione all’accoglienza
(44’, Italia 2016)
Con gli autori, Dario Dalla Mura e Elena Peloso, ne parlano Stefania Bertelli, Mario Bonifacio e Maria Teresa Sega
Ingresso libero
Il paese di Pescantina (Vr) nel 1943 è testimone diretto dei drammatici momenti dopo l’8 settembre, quando i treni pieni di deportati politici, ebrei e internati militari percorrono la linea del Brennero, diretti verso i lager nazisti. Ma, alla fine della guerra, proprio a Pescantina, ritorneranno centinaia di migliaia di ex deportati e internati; qui si fermeranno e troveranno, in un campo allestito dalla cittadinanza, solidarietà, aiuto e accoglienza.

Questo documentario vuole ricostruire e raccontare una grande storia di umanità, ancora poco conosciuta e lo fa attraverso le testimonianze di alcuni protagonisti di quel periodo: deportati, militari e volontari.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle manifestazioni promosse dal
Coordinamento cittadino per il Giorno della Memoria
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Agostino Giovagnoli, l’Italia nella ricostruzione dal dopoguerra alla metà degli anni Cinquanta

Giovedì 29 ottobre nella sala consiliare della Città Metropolitana di Genova (largo Eros Lanfranco 1), alle ore 17.00, Agostino Giovagnoli terrà la lectio magistralis dal titolo L’Italia nella ricostruzione dal dopoguerra alla metà degli anni Cinquanta

L’incontro, moderato da Paolo Battifora, coordinatore scientifico ILSREC, costituisce il terzo appuntamento del ciclo di conferenze La rinascita dell’Italia democratica e il processo di costruzione dell’Unione Europea, organizzato dall’Istituto con il patrocinio del Consiglio regionale Assemblea legislativa della Liguria e della Città metropolitana di Genova, e in collaborazione con l’Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione in Italia, il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Genova e l’Ufficio scolastico regionale per la Liguria.

Agostino Giovagnoli è ordinario di Storia contemporanea dal 1987 e dal 1993 insegna presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Si è occupato di storia del Risorgimento e dell’Italia repubblicana, di storia della Chiesa nel XIX e XX secolo e di relazioni internazionali. Fra le sue opere: Il partito italiano. La Democrazia cristiana dal 1942 al 1994 (Laterza, 1996), Storia e globalizzazione (Laterza, 2003); Il caso Moro. Una tragedia repubblicana, (il Mulino, 2005), Chiesa e democrazia. La lezione di Pietro Scoppola (il Mulino, 2011).

Iniziativa sociale e politica femminile a Venezia nella prima metà del ‘900

Società Italiana delle Storiche – sezione Veneto
in collaborazione con:
Comune di Venezia, Assessorato Cittadinanza delle donne e Cultura delle differenze
Associazione rEsistenze
Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Iveser)

3 dicembre 2012, ore 16,00
Scuola Calegheri, Campo San Tomà, Venezia

Iniziativa sociale e politica femminile a Venezia nella prima metà del ‘900
La figura di Rosa Politeo Zenoni

Saluti di Tiziana Agostini, Assessora alla Cittadinanza delle donne

Introduzione
Nadia Filippini, Donne a Venezia tra fascismo e postfascismo

Relazioni
Liviana Gazzetta, L’azione sociale nel movimento cattolico femminile nella prima metà del ‘900 
Giovanni Vian, Chiesa e laicato cattolico a Venezia tra fascismo e Repubblica
Deborah Pase, Rosa Politeo Zenoni tra iniziativa sociale e politica
Luisa Bellina, La “Voce della donna”. Il Movimento Femminile della Dc veneta nel dopoguerra

Il seminario è organizzato grazie al sostegno e alla collaborazione di Adele Salzano

Bambini del mondo/diritti negati. Rassegna cinematografica

Dal 31 maggio al 28 giugno,partendo dalla mostra dei disegni di Tomas Geve “Qui non ci sono bambini” (allestita al Museo Diffuso della Resistenza di Torino),  l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza  propone alcuni film da varie cinematografie del mondo che fissano lo sguardo sulle storie drammatiche di un’ infanzia abbandonata, conculcata, drammaticamente lasciata a se stessa. Quei bambini sono irrimediabilmente perduti o possono essere ancora una forza propulsiva per cambiare questo nostro mondo?

 

PROGRAMMA

  • 31 maggio ore 20 Ladro di bambini di Gianni Amelio, 1992

Si comincia con un film di Gianni Amelio, che sempre ha dedicato una sensibile, particolare attenzione ai bisogni emotivie di affetto dell’infanzia, spesso non capiti e schiacciati dagli adulti. Il film è del 1992, vincitore di molti importanti premi (premio speciale della giuria al Festival di Cannes). E’ una sorta di road movie attraverso l’Italia, da Milano in Sicilia. Un giovane, inesperto carabiniere, lasciato solo dal suo compagno che approfitta della missione apparentemente facile per imboscarsi, deve accompagnare in Istituto due fratellini: una ragazzina undicenne perché fatta prostituire della madre e il bambino, più piccolo, malato di asma. Il viaggio, con i suoi imprevisti è l’occasione perché fra i tre il rapporto da conflittuale e ostile diventi complice e affettuoso, fino al finale con la inevitabile separazione: i due bambini davanti all’Istituto in cui dovranno rientrare e il carabiniere addormentato in macchina, ma che dovrà ritornare in caserma a ricevere la punizione che lo aspetta, per non avere eseguito alla lettera gli ordini. Per tutti e tre però il viaggio è stata un’occasione straordinariadi crescita e di maturazione.

  • 2 giugno ore 16.00  Pasta nera di Alessandro Piva, 2011, 60′

E’ un film documentario, costruito con interviste e immagini di repertorio dagli Archivi Luce in cui si racconta una vicenda del tutto dimenticata. Tra il 1945 e il 1952 più di 70.000 bambini dei più miseri paesi del Meridione, che vivevano in condizioni di assoluto sottosviluppo e di fame, per iniziativa dell’UDI (Unione Donne Italiane) lasciarono i loro paese per essere ospitati da famiglie del centro nord che potevano assicurare loro una sopravvivenza decorosa. Nel primo dopoguerra, tra macerie e lutti, ferite sanguinose lasciate dai cinque anni di conflitto, ma con un’indomabile voglia di cominciare a ricostruire, un grande esempio di solidarietà civile e nazionale.

  • 7 giugno ore 20  Nous, Les enfants du XX siecle (Noi i bambini del XX secolo) di Vitalii Kanevskij. 1993, 85′

Un dodocumentario d’ inchiesta sulla realtà dei ragazzi abbandonati nella Russia post comunista. Il regista si identifica completamente con loro e li segue nelle strade di Pietroburgo fino agli Istituti di correzione. Vita, finzione, memoria e sentimenti si intrecciano, culminando nel momento dell’incontro in carcere con Pavel Nazarov, protagonista dei due film precedenti del regista che racconta la sua vita e i crimini che ha commesso.

  • 14 giugno, ore 20  Ali Zaoua di Nabil Ayouch, 1999, 90′

Il piccolo Ali e i suoi fedeli amici, Kwita, Omar e Boubker, vivono ai margini della metropoli marocchina di Casablanca dove si affrontano le bande rivali dei bambini di strada. Ali sogna di navigare come un vero marinaio e raggiungere un’isola felice, ma non è facile sottrarsi alle leggi della strada. Al grido “la vita è una merda” la banda dello spietato Dib li attacca e per Ali, colpito in pieno volto da una pietra, non c’è speranza. I suoi compagni, impauriti e disorientati, devono trovare la forza di reagire. La breve vita di Ali dev’essere coronata da un funerale degno di un principe.

  • 21 giugno ore 20    Persepolis di Marjane Satrapi, 2007, 95′

Un film d’animazione basato sul fumetto omonimo. La bambina Marjane vive nell’Iran dello Scià in una famiglia borghese che sogna l’avvento della democrazia e la caduta di Rheza Palhevi. Ma le cose andranno diversamente, Dopo un primo momento in cui vengono liberati i prigionieri politici, tra cui lo zio di Marjane, la rivoluzione islamica diventa sempre più dura e persecutoria e lo zio viene di nuovo arrestato e condannato a morte. Temendo per la vita della figlia i genitori la mandano a studiare a Vienna, dove però andrà incontro a molte delusioni. Ritorna in Iran ma le cose sono ulteriormente e gravemente peggioratee la vita è impossibile. Marjane riparte per Parigi per andare incontro a un definitivo esilio.

  • 28 giugno ore 20   Cose di questo mondo di Michael Winterbottom, 2002, 88′

Finiti in campo profughi a Peshawar, per sfuggire alla guerra e alla devastazione del loro paese, l’Afghanistan, due ragazzi, con l’aiuto dei parenti tentano un viaggio clandestino per raggiungere Londra. L’odissea, nascosti in un tir in condizioni disperate e disumane, passa attraverso vari paesi, l’Iran, la Turchia, l’Italia, la Francia. Uno solo dei due riuscirà a raggiungere la meta agognata. Orso d’oro al Festival di Berlino 2003

Per tutti i film sono previste presentazioni

Sala proiezioni del Museo Diffuso della Resistenza, corso Valdocco 4/a, Torino