La Shoah nella Scuola primaria. Laboratorio didattico:”Volevo volare come una farfalla”. La storia di Hannah Gofrit.

Mercoledì 11 gennaio 2017, dalle ore 10.30 alle ore 12.30, presso la Scuola primaria “Quattro novembre” di Udine, in via Magrini, si svolgerà il primo incontro del Laboratorio didattico Volevo volare come una farfalla”. La storia di Hannah Gofrit. Partecipano due classi di quinta elementare. Il laboratorio è curato dalla professoressa Chiara Fragiacomo dell’Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione di Udine.

Il percorso si sviluppa a partire dalla costruzione graduale di quei concetti che stanno “intorno” alla Shoah e che consentono di affrontare semplici conoscenze storiche. Attraverso la lettura e l’approfondimento del racconto di una testimone sopravvissuta alla persecuzione ebraica, tratto dal sito dello Yad Vashem di Gerusalemme,(www.yadvashem.org), si individuano parole – chiave utili per la discussione e l’apprendimento di una storia complessa dalle forti implicazioni morali, sociali e psicologiche.

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LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI D’EUROPA E LA “ZONA GRIGIA” DELLE RESPONSABILITÀ

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29 gennaio 2016 ore 10:30 – 12:30
Auditorium Fondazione di Piacenza e Vigevano, via Sant’Eufemia 12, Piacenza

LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI D’EUROPA E LA “ZONA GRIGIA” DELLE RESPONSABILITÀ

Iniziativa dedicata agli studenti delle scuole superiori

Interviene Carlo Greppi, storico
(Istoreto)

Esecuzione musicale dal vivo
Gam Gam – trascrizione per orchestra
Orchestra del Liceo “Melchiorre Gioia”, direttore prof. Franco Marzaroli

Introduzione di Carla Antonini (direttrice Isrec)

«È ingenuo, assurdo e storicamente falso ritenere che un sistema infero, qual era il nazionalsocialismo, santifichi le sue vittime: al contrario, esso le degrada, le assimila a sé e, ciò tanto più quanto più esse sono disponibili, bianche, prive di un’ossatura politica o morale. Da molti segni, pare che sia giunto il tempo di esplorare lo spazio che separa (non solo nei Lager nazisti!) le vittime dai persecutori, e di farlo con mano più leggera, e con spirito meno torbido di quanto non si sia fatto ad esempio in alcuni film. Solo una retorica schematica può sostenere che quello spazio sia vuoto: non lo è mai, è costellato di figure turpi o patetiche (a volte posseggono le due qualità ad un tempo), che è indispensabile conoscere se vogliamo conoscere la specie umana, se vogliamo saper difendere le nostre anime quando una simile prova si dovesse nuovamente prospettare, o se anche soltanto vogliamo renderci conto di quello che avviene in un grande stabilimento industriale» (Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, 2007, p. 27)

IN MEMORIA DELL’INFANZIA EBRAICA PERSEGUITATA

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27 gennaio 2016 ore 21 Sala dei Teatini, via Scalabrini 9,  Piacenza

Interventi

Bruno Maida (storico, Università di Torino)
Francesco Bussi (musicologo)

IN MEMORIA DELL’INFANZIA EBRAICA PERSEGUITATA
musiche di Valentino Metti

programma
saluto delle autorità

Stellucce stelline
preghiera per voce di fanciullo su testo di Maria Bartolini
Maria Dal Corso, voce bianca del coro farnesiano

Per non dimenticare i bambini di Auschwitz
sonata in due tempi per violino solo (primo tempo, largo)
Giancarlo Catelli, violino

Per non dimenticare Auschwitz – La tregua
lirica per mezzosoprano e pianoforte su testo di Primo Levi
Anna Maria Chiuri, mezzosoprano
Gianluca Piacenza, pianoforte

A ricordo delle staffette partigiane
divagazione su “Bella Ciao” per violino solo
Giancarlo Catelli, violino

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