Presentazione del volume “Tante braccia per il Reich!”

In occasione del 74° anniversario della Liberazione nazionale, mercoledì 24 aprile, a Villa Migone (via San Fruttuoso, 68) alle ore 15.30, si terrà la presentazione del volume Tante braccia per il Reich! Il reclutamento di manodopera nell’Italia occupata 1943-1945 per l’economia di guerra della Germania nazionalsocialista, a cura di Brunello Mantelli (Mursia, 2019).

L’iniziativa è promossa dall’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea “Raimondo Ricci”, Fondazione memoria della deportazione e ANRP -Associazione nazionale reduci dalla prigionia, dall’internamento, dalla guerra di liberazione e loro familiari, con il patrocinio di Comune di Genova, Associazione Gruppo 16 giugno 1944, Cgil Genova e Liguria, Cisl Liguria, Uil Liguria.

All’incontro, dopo la presentazione del presidente ILSREC “R. Ricci” Giacomo Ronzitti e i saluti delle autorità, interverranno il curatore dell’opera e docente dell’Università della Calabria Brunello Mantelli e gli storici coautori Irene Guerrini e Marco Pluviano.

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“Tra i pilastri fondativi della memoria della Repubblica, accanto alla Resistenza, alla deportazione politica, alla deportazione ebraica, all’internamento militare, alla prigionia di guerra, c’è anche il lavoro coatto nei campi e nelle officine del Terzo Reich”.

Per il Terzo Reich l’impiego di manodopera straniera fu uno strumento cruciale per sostenere l’economia bellica. Milioni di lavoratori provenienti in gran parte dai Paesi occupati, ma anche in buona misura da quelli alleati, furono impiegati in molteplici mansioni la cui funzione primaria era alimentare la produzione d’interesse militare. Centinaia di migliaia di lavoratori italiani, uomini e donne, erano già stati inviati in Germania per diventare “braccia per il Reich” fin dal 1938, quando l’Italia monarchicofascista era alleata, in realtà già subalterna, di Hitler. Il reclutamento divenne forzato nei venti mesi di occupazione tedesca del nostro Paese (settembre 1943-aprile 1945).

Questo è il primo studio organico su dinamiche e modalità del prelievo coatto di lavoratori dall’Italia e del loro utilizzo oltre Brennero nel periodo della Repubblica sociale italiana, a cui gli apparati del fascismo di Salò diedero un notevole contributo. Nei due tomi viene analizzato il modus operandi degli occupanti tedeschi e dei loro collaboratori fascisti repubblicani nel mettere le mani con la forza su lavoratori dell’industria, dell’agricoltura e di ogni altro settore purché utili allo sforzo bellico del Terzo Reich, attraverso precettazioni, arresti, retate urbane, rastrellamenti nelle zone di campagna, prelievi indiscriminati negli istituti di pena.

Una ricerca monumentale che colma una lacuna sulla storia dell’Italia nella Seconda guerra mondiale.  

Invito

“La Storia in Piazza” 2019

 

Dal 4 al 7 aprile si terrà a Genova la decima edizione de la Storia in Piazza, il festival di storia organizzato da Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, in collaborazione con Università degli studi di Genova, Centro culturale Primo Levi, ILSREC “R.Ricci”, e con la partecipazione di Regione Liguria, Comune e Camera di Commercio di Genova. 

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La X edizione de la Storia in Piazza, a cura di Luciano Canfora con Franco Cardini, indaga il concetto di Utopia: parola malvista, insultata, talvolta considerata ridicola ma sopravvissuta nei millenni. Forse per una ragione sostanziale e cioè che il nostro spirito creativo non può prescindere da obiettivi apparentemente lontani anche perché un obiettivo lontano, che si sposta con l’orizzonte, è alimento di energia e di realizzazioni concrete.

Come sempre, una particolare attenzione verrà riservata al mondo della scuola e alle famiglie con un programma ad hoc per esplorare l’Utopia: letture, laboratori, lezioni e progetti a cura delle scuole, con la convinzione che ci si possa appassionare alla storia ad ogni età. 

Quattro giorni di incontridialoghireadingmostrelaboratori: la storia per tutti.

 

Programma

International Conference “Visions of Europe in the Resistance”, 6-8 marzo 2019

Nell’ambito dell’iniziativa Memoria storica, cittadinanza, innovazione civica. Progetto per le nuove generazioni, l’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea “Raimondo Ricci” ha patrocinato il convegno internazionale Visions of Europe: figures, projects, networks, ideals che si terrà a Genova dal 6 all’8 marzo 2019.

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Ad essere scandagliata sarà la dimensione internazionale della Resistenza – che non fu solo lotta di liberazione nazionale contro gli occupanti tedeschi ma anche prefigurazione di una nuova Europa di pace, sviluppo economico e solidarietà tra i popoli – attraverso l’analisi dei programmi europeistici elaborati in quegli anni, lo studio delle figure e dei gruppi che si distinsero in tal senso, la nascita dei movimenti per l’unità europea. Il convegno si chiuderà con una sessione interamente declinata al femminile, in occasione della Giornata internazionale della donna.

Per l’occasione, nelle giornate del 6 e del 7 marzo, nel Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi, verrà allestita la mostra I volti dell’Europa. Una mostra, curata da Angelica Radicchi, ricercatrice dell’Università di Genova e collaboratrice dell’ILSREC “R.RICCI”, che si pone tra arte e storia ed è dedicata a chi sognò “l’Europa unita”. L’allestimento si compone di diciannove ritratti di alcune tra le più significative personalità che contribuirono al progetto europeo, a partire da un insospettabile Giuseppe Garibaldi, fino ai padri fondatori dell’attuale Unione europea, passando per la Resistenza e per il contributo femminile alla causa degli Stati Uniti d’Europa. I giovani artisti, autori di questi ritratti, sono gli alunni della classe V B del Liceo artistico “Klee Barabino” di Genova.

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“Giorno della Memoria” 2019 – “La Resistenza degli internati militari italiani”, conferenza di Chiara Dogliotti

Giovedì 7 febbraio, presso il Circolo Unificato dell’Esercito, alle ore 17.00, si terrà  la conferenza La Resistenza degli internati militari italiani. L’incontro è organizzato dall’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea “Raimondo Ricci” in collaborazione con Aned-sezione di Genova, nell’ambito dell’iniziative del Giorno della memoria 2019. Dopo i saluti del presidente ILSREC “R. Ricci” Giacomo Ronzitti e del presidente Aned di Genova Gilberto Salmoni, interverrà Chiara Dogliotti, membro del Comitato scientifico ILSREC “R. Ricci” e ricercatrice dell’Università di Pisa.

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Dopo un lungo periodo di oblio, dalla metà degli anni Ottanta la politica e la storiografia hanno cominciato a guardare con interesse alla storia degli Internati militari italiani (Imi) nei lager tedeschi. Numerosi e accurati lavori scientifici hanno ricostruito in modo esaustivo la vicenda dei militari catturati dai tedeschi che scelsero di non arruolarsi, pagando un altissimo prezzo, una vicenda che non solo costituisce un’interessante cartina al tornasole dei rapporti tra la Germania e il suo “alleato occupato” italiano, ma anche un importante capitolo del più vasto movimento di resistenza civile al nazifascismo. In occasione del Giorno della Memoria 2019 l’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea “Raimondo Ricci” presenta una ricerca inedita sui caduti liguri nei lager tedeschi, condotta da Chiara Dogliotti.

Programma

“Giorno della Memoria” 2019 – In ricordo di Vincenzo Lastrina e Francesco Zoppoli

Martedì 5 febbraio, nella Sala consiliare di Palazzo Doria Spinola, alle ore 17.00, si terrà l’incontro in ricordo di Vincenzo Lastrina e Francesco Zoppoli. All’iniziativa, promossa dalla Prefettura di Genova in collaborazione con l’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea “Raimondo Ricci”, interverranno, per i saluti, il prefetto di Genova Fiamma Spena, l’assessore comunale Arianna Viscogliosi, l’assessore regionale Ilaria Cavo e il presidente ILSREC “R. Ricci” Giacomo Ronzitti e, per la prolusione, Chiara Dogliotti, ricercatrice del Dipartimento Civiltà e forme del Sapere dell’Università di Pisa e membro del Comitato scientifico ILSREC “R. Ricci”.

Seguirà la cerimonia di consegna delle Medaglie al Merito civile alla Memoria ai familiari di Vincenzo Lastrina e Francesco Zoppoli da parte del prefetto Fiamma Spena.

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VINCENZO LASTRINA  

Nato a Melilli (Siracusa) il 16 febbraio 1915, morto a Melk il 15 maggio 1945, Vice Prefetto. Figlio di agricoltori, laureato in Giurisprudenza all’Università di Roma, dopo l’incarico di vice pretore in Sardegna, nel luglio del 1940 inizia la carriera nell’amministrazione dell’Interno. Presta servizio nelle prefetture di Bari, Trieste e Vicenza e nel 1942 diventa segretario di Gabinetto a Genova. Dopo la caduta di Mussolini, il funzionario entra in contatto con un dirigente del locale Partito comunista. Disponendo delle direttive riservate dei nazifascisti, Lastrina riesce a scongiurare molti rastrellamenti, ad evitare centinaia di arresti, a sabotare i provvedimenti del governo di Salò, a fornire importanti notizie al Cln e, prima del suo arresto, preziose informazioni agli alleati. Scoperto col suo fidato collaboratore Franco Zoppoli, il vice prefetto di Genova, il 29 settembre 1944, dopo essere stato condotto alla Casa dello studente, viene sottoposto dalle Ss del maggiore Engel a durissimi interrogatori. Rinchiuso poi nel carcere di Marassi, Lastrina, il 22 ottobre, viene trasferito al campo di concentramento di Bolzano. Un mese dopo viene tradotto a Mauthausen. Quando gli alleati liberano i sopravvissuti del lager, vi trovano Lastrina ridotto in fin di vita. Inutile è il suo ricovero in un’infermeria a Melk.

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FRANCESCO ZOPPOLI

Nato a Cerreto Sannita (BE),  il 3 agosto, 1915, morto a Caracas il 3 aprile del 2005, Funzionario statale. Dipendente della Prefettura di Genova, conosce la violenza tedesca quando, arrestato dalle Ss,  subisce le sevizie e le torture presso la Casa dello studente. Il 29 settembre 1944  viene portato al campo nazista di Mauthausen e resta prigioniero dei tedeschi fino al 26 giugno1945.Convinto antifascista, combatte per la libertà della patria. Dal 6 febbraio 1943 all’8 settembre 1943 partecipa  a varie operazioni di guerra svoltesi nel Mediterraneo. Dal 1° ottobre 1943 al 28 settembre 1944 prende parte alle operazioni nel territorio metropolitano con la formazione partigiana Missione Zucca.. Per tali motivi gli vengono riconosciute due Croci di guerra al Valor militare. Il 15 giugno 1945  riceve  un “certificato di apprezzamento” per l’aiuto prestato all’esercito degli Stati Uniti d’America nella lotta di Liberazione d’Italia e, il 18 maggio di 1946, gli viene conferita la cittadinanza onoraria del Comune di Portofino per i suoi meriti patriottici.Nel 2012 riceve post mortem la Medaglia d’onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti, che viene consegnata a sua figlia, Laura Zoppoli.

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