Guido suonava il violino

Il 26 gennaio, alle ore 21, verrà proposto lo spettacolo di grande successo Guido suonava il violino per la regia di Patrizia Camatel, con Elena Formantici, presso il  Teatro civico di Busca (CN) con ingresso libero. E’ un monologo teatrale tutto al femminile: un vecchio violino entra prepotentemente nella quotidianità di una donna, ricercatrice di professione, costringendola ad abbandonare il suo rassicurante, scientifico metodo di indagine e chiedendole di dedicarsi, anima e cuore, alla ricostruzione di una storia da salvare dall’oblio. E’ la storia di una famiglia ebrea sfollata ad Asti al tempo delle leggi razziali e della guerra, con gli immancabili risvolti di sradicamento, discriminazione, deportazione.

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Per non dimenticare

Il 26 gennaio, alle ore 21 a Castello d’Annone (At), presso il Salone Comunale, una serata con i ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado Per non dimenticare. Con la collaborazione del Comune di Castello di Annone, la Biblioteca Comunale e la Casa della Memoria, della Deportazione di Vinchio

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Quattro passi nella memoria

Il 25 gennaio, alle ore 18,00 al Foro Boario di Nizza Monferrato gli studenti della scuola media “Dalla Chiesa” hanno progettato ed organizzato, per tutta la cittadinanza ed insieme ai loro insegnanti Quattro passi nella memoria, un’occasione per riflettere, attraverso la storia e la memoria, sull’oggi.

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“Il diario di Eo”

Il nuovo spazio “Eo Arte” dedicato ai giovani artisti emergenti, si riempirà delle parole di Eo Baussano, antifascista e deportato astigiano a Mauthausen. Il suo diario, scritto nel 1946, è una delle rare memorie della deportazione scritte a pochi mesi di distanza dalla terribile tragedia del Lager. Ne discuteranno Carlo Lisa, curatore dell’edizione del Diario di Eo Baussano, primo volume edito dall’Israt nel 1986, Maurizia Giavelli, vice presidente Anpi di Asti, e Nicoletta Fasano, direttrice Israt.

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“Triangoli rossi. Voci della deportazione”

Proiezione del documentario, curato da Nicoletta Fasano e Mario Renosio, dedicato ai deportati dall’Astigiano: per la prima volta le loro voci e le loro testimonianze si uniscono in un unico coro che ricostruisce la drammatica quotidianità del campo di concentramento e i difficili ritorni. 

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“Triangoli rossi. Voci della deportazione”

Proiezione del documentario, curato da Nicoletta Fasano e Mario Renosio, dedicato ai deportati dall’Astigiano: per la prima volta le loro voci e le loro testimonianze si uniscono in un unico coro che ricostruisce la drammatica quotidianità del campo di concentramento e i difficili ritorni.

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Guido suonava il violino

Un vecchio violino entra prepotentemente nella quotidianità di una ricercatrice, costringendola ad abbandonare il suo rassicurante, scientifico metodo di indagine, chiedendole di dedicarsi, anima e cuore, alla ricostruzione di una storia da salvare dall’oblio. Quel violino uscito dalla polvere di una cantina pare dotato di volontà propria: stride, geme, chiama con veemenza e ottiene ascolto. E racconta la vicenda di una famiglia ebrea sfollata al tempo delle leggi razziali e della guerra, con gli immancabili risvolti di sradicamento, discriminazione, deportazione. Attraverso un sofferto percorso di ricerca, specialmente dentro se stessa, la ricercatrice comprenderà che restituire il nome al proprietario del violino è affermare la sua esistenza: un atto di resistenza contro il sistema concentrazionario nazifascista, progettato per annientare, spersonalizzare, cancellare. Chi sono i “sommersi”, chi i “salvati”, allora come oggi? Chi i complici? Quali i giusti? Dove si colloca la protagonista stessa, nel suo mettersi in gioco – donna ed essere umano prima ancora che investigatrice – per svelare la verità intorno a questa vicenda? Il nodo centrale del lavoro teatrale non è tanto la Shoah, ma ciò che l’ha preceduto: la vita delle singole persone, con le loro gioie, miserie, speranze, scelte, legami.

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“La vita offesa. Vittime, responsabili, difficili ritorni”

Il Comune di Bruno (At), in collaborazione con l’Israt e l’Associazione Alpini, organizza un incontro dedicato alla storia della deportazione dall’Astigiano. Nicoletta Fasano (Israt), partendo dalla storia locale, cercherà di ricostruire le dinamiche dei rastrellamenti e degli arresti, i responsabili e le fasi delle deportazioni verso il sistema concentrazionario nazista. Particolare attenzione verrà dedicata al tema dei “difficili ritorni” e dei difficili reinserimenti nella vita civile e nelle relazioni interpersonali.conferenza_bruno

Volti nei lager

Casa della memoria di Milano, 15 gennaio – 3 febbraio 2019

VOLTI NEI LAGER

Orari:
lun-ven 9-12e30; 13e30-17
sab-dom 10-18

Una mostra curata e promossa dall’ANED, in collaborazione con Istituto nazionale Ferruccio Parri e Comune di Milano.

Vengono presentati per la prima volta al pubblico in questa occasione eccezionali disegni e ritratti realizzati da Armando Maltagliati nei Lager delle SS di Fossoli di Carpi (in provincia di Modena) e di Bolzano.

Accanto ad essi anche due disegni altrettanto inediti di Lodovico Barbiano di Belgiojoso dedicati allo stesso Maltagliati.

A Fossoli e a Bolzano l’autore della maggior parte di questi ritratti non era un prigioniero qualunque. Le SS lo avevano scelto come capocampo, e cioè come il prigioniero incaricato di assicurare l’ordinato sviluppo delle attività del Lager, il punto di contatto tra il mondo dei reclusi e quello delle guardie naziste.

“Stalinismo e nazismo. Un confronto possibile?”

L’Unitre di Nizza Monferrato e Canelli (At) organizza, in occasione della Giornata della Memoria 2018, un incontro con Mario Renosio, direttore Israt, per approfondire gli aspetti peculiari del nazismo e dello stalinismo, con riferimento anche ai loro sistemi repressivi.