Domenico Riccardo Peretti Griva: una spina dorsale

Convegno nazionale sulla figura di Domenico Riccardo Peretti Griva (1882-1962), eminente magistrato e giurista, antifascista e resistente. Dopo la Liberazione  fu il primo Presidente della Corte d’Appello di Torino e Commissario per l’epurazione. Straordinario fotografo, è stato tra i principali esponenti della corrente pittorialista.

Ne parlano Paolo Borgna, Giovanna Galante Garrone, Mario Garavelli, Emiliana Olivieri, Francesco Campobello, Guido Neppi Modona, Antonella Meniconi, Giulia Marzia Locati, Lorena Ponassi, Alfonso Iozzo.

Iniziativa a cura di Istoreto, Archivio di Stato di Torino, Fondazione dell’Avvocatura torinese Fulvio Croce, Centro studi Piero Gobett, iCentro studi sul Federalismo.

Torino, Archivio di Stato (piazza Castello 209)

 

Peretti Griva

Presentazione di “Morte di un uomo felice” di Giorgio Fontana

Venerdì 6 febbraio 2015, alle 17.30, l’Istituto Parri di Bologna presenta il libro di Giorgio Fontana, Morte di un uomo felice (Sellerio, 2014). Il romanzo ha vinto la 52.ma edizione del premio Campiello.

Ne parlano con l’autore Antonella Beccaria (giornalista), Lara Michelacci (Università di Bologna), Cinzia Venturoli (Istituto per la Storia e le Memorie del ’900 Parri Emilia-Romagna.

Ingresso libero da via Sant’Isaia 20 (entrata dal Museo della Resistenza di Bologna).

Milano, estate 1981: siamo nella fase più tarda, e più feroce, della stagione terroristica in Italia. Non ancora quarantenne, Giacomo Colnaghi a Milano è un magistrato sulla linea del fronte. Coordinando un piccolo gruppo di inquirenti, indaga da tempo sulle attività di una nuova banda armata, responsabile dell’assassinio di un politico democristiano. Il dubbio e l’inquietudine lo accompagnano da sempre. Egli è intensamente cattolico, ma di una religiosità intima e tragica. È di umili origini, ma convinto che la sua riuscita personale sia la prova di vivere in una società aperta. È sposato con figli, ma i rapporti con la famiglia sono distanti e sofferti. Ha due amici carissimi, con i quali incrocia schermaglie polemiche, ama le ore incerte, le periferie, il calcio, gli incontri nelle osterie. Dall’inquietudine è avvolto anche il ricordo del padre Ernesto, che lo lasciò bambino morendo in un’azione partigiana. Quel padre che la famiglia cattolica conformista non potè mai perdonare per la sua ribellione all’ordine, la cui storia eroica Colnaghi ha sempre inseguito, per sapere, e per trattenere quell’unica persona che ha forse amato davvero, pur senza conoscerla. L’inchiesta che svolge è complessa e articolata, tra uffici di procura e covi criminali, tra interrogatori e appostamenti, e andrà a buon fine. Ma la sua coscienza aggiunge alla caccia all’uomo una corsa per capire le ragioni profonde, l’origine delle ferite che stanno attraversando il Paese…

Regime fascista e istituzioni. Quale modernità?_ “Quaderni di Storia e memoria”_ 1/2014

logo ILSREC Mercoledì 4 giugno 2014, a Palazzo Doria Spinola – Sala Consiliare della Provincia di Genova, alle ore 15.00, si terrà la presentazione del n.1/2014 di “Quaderni di Storia e memoria”, pubblicazione dell’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, intitolato Regime fascista e istituzioni. Quale modernità?

All’incontro, aperto dai saluti di Giacomo Ronzitti, presidente Ilsrec, e dall’introduzione di Antonio Gibelli, direttore di “Quaderni di Storia e memoria”, parteciperanno gli autori Carlo Brusco e Gianni Marongiu e lo storico Giovanni Focardi .

Seguirà dibattito.