Presentazione del volume: Ostilità convergenti

Libreria Claudiana
Via Francesco Sforza 12/a – 20122 Milano
(mappa)
Martedì 6 maggio 2014 ore 18
Presentazione del libro
OSTILITA’ CONVERGENTI
Stampa diocesana, razzismo e antisemitismo nell’Italia fascista (1937-1939)
di Elena Mazzini
Edizioni Scientifiche Italiane

cop mazzini:copertinaQuali sono stati gli atteggiamenti espressi dall’opinione pubblica cattolica italiana davanti alle politiche del razzismo e dell’antisemitismo attuate dal nazismo e dal fascismo a partire dalla seconda metà degli anni Trenta del Novecento? Il libro discute e mostra gli orientamenti del cattolicesimo italiano davanti alla così chiamata «questione ebraica» divenuta, nel corso del 1938, una legislazione giuridica varata ad hoc da Mussolini per colpire, vessare, perseguitare gli ebrei stranieri ed italiani. Pur con alcune significative eccezioni, ampi sono stati i settori dell’opinione pubblica cattolica che hanno riflettuto intorno al «problema ebraico» non solo in termini teorici ma hanno anche giustificato, sul piano politico, le persecuzioni antisemite attuate in vari paesi europei, in primis in Germania e in seguito in Italia.

Con l’ autrice
saranno presenti
Michele Sarfatti (presidente CDEC)
e
Paolo Zanini (Università degli Studi di Milano)

loghi

La rinascita della destra

Nuova pubblicazione dell’Istituto:

copertina del volume

La rinascita della destra

II laboratorio politico-sindacale napoletano da Salò ad Achille Lauro (1943-1958)

Fabio Gentile

Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2013. Pagine: 249. Prezzo: 22 Euro

Nota: Pubblicazione dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia – Collana della Scuola Superiore di Studi Storici, n. 7; realizzata con il contributo erogato dalla Direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto d’autore (MiBAC)

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Descrizione
Nell’immediato secondo dopoguerra, Napoli è stata il vero e proprio «laboratorio » ideologico e politico della destra italiana. Nella metropoli del Mezzogiorno la destra non solo si è manifestata in tutte le sue molteplici ed eterogenee incarnazioni storiche – dal qualunquismo al «mito» monarchico, fino al neofascismo –, ma ha anche conosciuto le tappe iniziali di quel lungo e tortuoso percorso di inserimento nelle istituzioni dell’Italia repubblicana che si compie definitivamente con la vittoria alle elezioni del 1994. E tuttavia un tema così importante – che non si limita solo alla storia di Napoli, ma tocca nodi aperti della difficile transizione italiana dal fascismo alla democrazia – non è mai stato al centro di una accurata ricostruzione storico-documentaria. Sulla base di fonti inedite o poco utilizzate, il volume esamina l’ideologia e le organizzazioni politiche della destra napoletana lungo un arco cronologico molto significativo per comprenderne l’evoluzione: dalla militanza di un migliaio di fascisti nella Repubblica sociale italiana e nei movimenti clandestini operanti nel Sud liberato dagli Alleati, passando poi al blocco monarchico-qualunquista che caratterizza la vita politico-amministrativa di Napoli e del Mezzogiorno nell’immediato dopoguerra, per arrivare infine al trionfo della destra monarchico-missina raccoltasi intorno all’armatore Achille Lauro, con il quale si inaugura una tipologia inedita per l’Italia degli anni Cinquanta: l’«imprenditore politico», poi consacrato sul piano nazionale da Silvio Berlusconi negli anni Novanta del Novecento.

L’AUTORE
Fabio Gentile (Napoli, 1970) è stato borsista della Scuola di storia contemporanea dell’Insmli di Milano. Attualmente insegna pensiero politico contemporaneo presso il Dipartimento di Scienze sociali dell’Università Federale del Cearà (Fortaleza, Brasile). Tra i suoi interessi di ricerca si segnala l’influenza del modello corporativo fascista nella formazione della legislazione sindacale brasiliana durante la dittatura autoritaria di Getulio Vargas negli anni Trenta, su cui ha pubblicato diversi saggi apparsi in riviste nazionali e internazionali.

Nuova pubblicazione della Scuola Superiore

E’ in libreria il nuovo volume della collana Studi di storia contemporanea, che raccoglie le ricerche degli studenti della Scuola Superiore di Studi di Storia Contemporanea, realizzate grazie alle borse di studio annuali finanziate dalla Compagnia di San Paolo.

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Ostilità convergenti

Stampa diocesana, razzismo e antisemitismo nell’Italia fascista (1937-1939)

Elena Mazzini

Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2013. Pagine: 248. Prezzo: 22 Euro

Nota: Pubblicazione dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia – Collana della Scuola Superiore di Studi Storici, n. 6; realizzata con il contributo erogato dalla Direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto d’autore.

Il VOLUME
Il volume indaga gli atteggiamenti espressi dall’opinione pubblica cattolica italiana davanti alle politiche del razzismo e dell’antisemitismo attuate dal nazismo e dal fascismo a partire dalla seconda metà degli anni Trenta del Novecento. Il libro discute e mostra, attraverso un apparato documentario inedito e del tutto originale, gli orientamenti del cattolicesimo italiano davanti alla così chiamata «questione ebraica» divenuta, nel corso del 1938, una legislazione giuridica varata ad hoc da Mussolini per colpire, vessare, perseguitare gli ebrei stranieri ed italiani. Pur con alcune significative eccezioni, ampi sono stati i settori dell’opinione pubblica cattolica che hanno riflettuto intorno al «problema ebraico» non solo in termini teorici ma hanno anche giustificato, sul piano politico, le persecuzioni antisemite attuate in vari paesi europei, in primis in Germania e in seguito in Italia.

L’AUTORE
Elena Mazzini, ha conseguito un post_dottorato biennale alla Scuola Normale Superiore di Pisa e successivamente ha ottenuto una borsa di due anni presso l’Istituto Nazionale per la storia del movimento di Liberazione in Italia. Attualmente è assegnista di ricerca presso la Scuola Normale Superiore. Ha recentemente pubblicato il volume L’antiebraismo cattolico dopo la Shoah. Tradizioni e culture nell’Italia del secondo dopoguerra (1945_1974) (Viella, 2012).