Presentazione “L’archivio storico del partito socialista italiano, Federazione provinciale di Udine (1952-1994)

L’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione di Udine con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Udine presenta “L’Archivio storico del partito socialista italiano, Federazione provinciale di Udine (1952-1994)”.

Sala Ajace, Udine, giovedì 2 maggio 2013, alle ore 17,30.

Intervengono: avv. Giovanni Ortis del Direttivo dell’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, dott.ssa Monica Emmanuelli, direttrice archivista dell’IFSML, prof. Tiziano Sguazzero, storico, prof.ssa Chiara Fragiacomo dell’Ifsml, curatrice dell’Archivio.L’Archivio della Federazione Socialista friulana, ordinato e informatizzato a cura dell’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, è articolato in 3.541 fascicoli con documenti che vanno dal 1952 fino allo scioglimento del Partito nel 1994, e fornisce un quadro dettagliato della sua organizzazione interna, descrive le condizioni economiche e sociali del territorio, nonché la vita lavorativa e culturale friulana.

L’Istituto mette così a disposizione di ricercatori e cittadini un patrimonio di ingente valore documentario ai fini della conoscenza della vita politica, economica, sociale e culturale del secondo dopoguerra.

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Dobbiamo rinviare di qualche settimana le premiazioni di “Filmare la storia” 2013

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I tagli drastici in vario modo inferti negli ultimi tempi alle risorse a supporto delle iniziative culturali in Italia lasciano purtroppo i segni. Anche il nostro concorso “Filmare la storia”, giunto con successo crescente alla decima edizione, si è venuto a trovare in gravi difficoltà, e proprio nel  triennio del settantesimo della Resistenza e alle soglie, ormai, dei cento anni dall’inizio della Prima guerra mondiale, due temi che di sicuro molte scuole stanno affrontando o vorranno affrontare anche con le armi del video…Per “Filmare la storia” 2013 infatti tutte le risorse, pur modeste, che da sempre lo hanno sostenuto sono state semplicemente azzerate (salvo il piccolo contributo dell’Anpi, specifico però per il premio “25 aprile”).

Dobbiamo confessare che abbiamo pensato di lasciar perdere, di sospendere il concorso a tempo indeterminato, ma il fatto che il concorso per l’anno scolatico 2012 – 2013 fosse ormai stato bandito, le notizie dal fronte delle scuole ormai impegnate nella produzione di opere, la credibilità conquistata dall’iniziativa con un lungo lavoro ci hanno convinti a confermarne per quest’anno la realizzazione, tanto più che pare, ma la cosa è ancora molto indefinita, che qualcuno alla fine, pensando al settantesimo della Resistenza, potrebbe mettersi la mano sulla coscienza e trovare almeno qualche spicciolo…

Nella situazione prodottasi dobbiamo però rimandare di un mese circa le premiazioni rispetto al consueto: da una data gravitante intorno al 25 aprile (e comunque nei primi giorni di maggio) dovremo dunque passare alla fine del mese di maggio. Sappiamo bene che fra maggio e giugno in tutte le scuole incombe la fine dell’anno scolastico, con la pletora di impegni che essa comporta per docenti e studenti, ma, dovendoci privare di tutte le collaborazioni sempre messe in campo per la conclusione del concorso, si allungano inevitabilmente i tempi dell’ingente lavoro di primo esame delle opere e di predisposizione dei supporti su cui non può non contare una giuria chiamata a scegliere i vincitori fra centinaia di partecipanti.Quanto prima comunicheremo la nuova data per le premiazioni della decima edizione di “Filmare la storia”, chiedendo invece subito alle scuole un po’ di pazienza e comprensione, anche se ci dispiace molto, visto tra l’altro che alle scuole è di questi tempi toppo spesso chiesto di subire pazientando.

Per compensare un po’ gli eventuali disagi (in particolare per i vincitori che parteciperanno alle premiazioni) rimandiamo di qualche giorno il termine ultimo previsto per l’invio delle opere, che fissiamo per il 2 aprile prossimo.

Noi comunque non desistiamo: chiediamo anche alle scuole di non desistere e di partecipare numerose.

Per la prossima edizione del concorso puntiamo, con inguaribile ottimismo, su un mutamento almeno parziale del contesto, ma stiamo anche riflettendo su modalità complementari di supporto, come potrebbe essere, per esempio, una versione di crowd funding riveduta per “Filmare la storia” e adattata al mondo della scuola. Ne riparleremo.

Insegnare la storia contemporanea

.Proseguono gli incontri del gruppo di docenti che fanno capo all’Istituto romano per la storia d’Italia dal fascismo alla Resistenza, con lo scopo di elaborare percorsi di formazione/autoformazione sulla didattica della storia contemporanea.

si allega il resoconto della riunione del 22 novembre 2012 e si invitano tutti i docenti interessati a partecipare alla prossima riunione, il 7 febbraio alle ore 17, presso la Casa della memoria e della storia.

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