Reggio 1912, Teatro della Storia

                                         

 

Reggio Emilia 1912, Teatro della Storia

Il tredicesimo congresso nazionale del PSI cento anni dopo

 

 

15 novembre – ore 21.00
Teatro Ariosto

 

 

 

 

Drammaturgia: Alessandro Vezzani
Consulenza scientifica: Mirco Carrattieri
Regia: Mario D’Avino

 
Con la partecipazione degli attori e degli allievi attori del Centro Teatrale MaMiMò e degli studenti degli Istituti superiori di Reggio Emilia

 

 

Interverranno: Angelica Balabanoff, Leonida Bissolati, Ivanoe Bonomi, Costantino Lazzari, Giuseppe Modigliani, Benito Mussolini, Camillo Prampolini, Filippo Turati, Arturo Vella, Giovanni Zibordi

 

 

 

Ingresso: 2 euro
Si invitano cortesemente tutti i partecipanti a indossare qualcosa di rosso.

 

 

 

 

Dal 7 al 10 luglio 1912 si svolse al Teatro “Ariosto” di Reggio ilXIII Congresso Nazionale del PSI.
Si trattò di un momento essenziale per la storia del partito, a vent’anni dall’altro congresso reggiano del 1893, dove si era introdotto nel nome l’attributo “socialista”.
In quattro giorni sfilarono a Reggio i più importanti leader nazionali: Turati, Treves, Modigliani, Lazzari, Serrati, Montemartini, Canepa, D’Aragona, il segretario dell’epoca Pompeo Ciotti; le grandi donne del partito, Anna Kuliscioff, Angelica Balabanoff, Argentina Altobelli; i giovani Vella e Bordiga; tra gli emiliano-romagnoli Zibordi, Soglia, Vergnanini, Bellelli, Roversi, Gasparini, Sichel, Agnini, Berenini, Bertesi, Samoggia, Bacci. Assente, ufficialmente per motivi di salute, ma incombente, il padre del socialismo reggiano, Camillo Prampolini.

 

Il Congresso segnò l’espulsione dei cosiddetti “destri” (Bonomi, Bissolati e Cabrini) e di Guido Podrecca, direttore de “L’Asino”, che nei giorni successivi avrebbero dato vita – allo Scudo di Francia – al Partito socialista riformista italiano (Psri); e vide l’emergere di Benito Mussolini come leader nazionale (alla fine dell’anno sarebbe divenuto direttore dell’ “Avanti!”).
Ma si discusse anche del ruolo del gruppo parlamentare; del calo degli iscritti; della federazione giovanile.
I termini del dibattito superarono del resto i confini di partito: si affrontò il nodo della guerra di Libia, dopo il decreto di annessione; si parlò del recente ampliamento del suffragio elettorale; si confrontarono diverse idee di come fare politica nella nuova società di massa.

 

 
Due protagonisti del Congresso socialista del 1912: Leonida Bissolati (a sinistra), uno dei “destri” espulsi dal partito su proposta di Benito Mussolini (a destra)


 

 

 

Più in generale il Congresso reggiano cadde in un momento chiave della storia nazionale, nel punto di più acuta crisi della democrazia e dell’emergere, a sinistra come a destra, di scorciatoie estremistiche che negli anni successivi avrebbero mostrato tutta la loro pericolosità.
Ne hanno parlato in tempi diversi Giovanni Zibordi, Venerio Cattani, Mauro Del Bue; ma anche, a livello nazionale, Leo Valiani, Gaetano Arfè, Maurizio degl’Innocenti. E nel recente Atlante del XX secolo, edito da Laterza, Vittorio Vidotto inserisce il Congresso tra gli eventi più importanti del secolo per la storia italiana e non solo.

 

In considerazione di tutto questo, Istoreco, come istituto storico del territorio, che intende la storia locale in chiave non localistica, ma come fecondo spettro di analisi della contemporaneità, ha pensato di allestire una rievocazione del Congresso, da tenersi nel luogo originario a 100 anni di distanza, che vedrà come attori anche gli studenti delle scuole superiori reggiane, nella convinzione che l’occasione si presti ad un confronto con uno stile e una retorica politica molto diversi da quelli di oggi, ma implichi anche spunti di assoluta attualità, come le tentazioni antidemocratiche e le questioni generazionali.

 

E speriamo che possa rappresentare una occasione preziosa anche per ricordare la centralità di Reggio nella storia italiana del Novecento, e aprire quindi il dibattito su un grande progetto di Museo diffuso della Città nel Novecento, che ci sta particolarmente a cuore, perchè rappresenterebbe un modo moderno ed europeo di valorizzare il patrimonio in chiave di promozione della cittadinanza attiva.

 

 

 

 

Per info e prenotazioni:
biglietteria@teatropiccolorologio.com
tel. 0522 383178