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“Izieu, una colonia per bambini ebrei rifugiati 1943-1944”

Mostra sulla Maison d’Izieu
Dal 7 al 30 aprile 2014
Sala conferenze del Istituto “Isabella d’Este”
via Rippa 2, Mantova

Lunedì 7 aprile alle ore 17 verrà inaugurata la mostra “Izieu, una colonia per bambini ebrei rifugiati 1943-1944”, dedicata alla vicenda dei ragazzi ebrei ospiti della colonia per bambini rifugiati di Izieu, arrestati e deportati dai nazisti nell’aprile del 1944 e della quale ricorre proprio in questi giorni il 70° anniversario.
L’esposizione originale è stata curata da Stéphanie Boissard e Giulia Ricci, con l’allestimento di Eric Ressort.
L’inaugurazione sarà preceduta dalla presentazione del libro curato e prodotto dall’Istituto storico di Modena e dalla Maison d’Izieu, Mémorial des enfants juifs exterminés “Chi verrebbe a cercarci qui, in questo posto isolato? Izieu, una colonia per bambini ebrei rifugiati 1943-1944”. All’evento, oltre alle autrici Stéphanie Boissard e Giulia Ricci, saranno presenti il direttore generale dell’INSMLI Claudio Silingardi e la Dott.ssa Maria Bacchi della Fondazione “Villa Emma” di Nonantola. Coordinerà Marida Brignani, dell’Istituto mantovano di storia contemporanea.
Entrambi gli eventi, mostra e inaugurazione, sono organizzati dall’Istituto mantovano di storia contemporanea in collaborazione con l’Istituto “Isabella d’Este”.

La storia della Maison d’Izieu
Izieu si trova in Francia a circa 80 chilometri da Lione. Durante la guerra alcune organizzazioni ebraiche d’Oltralpe si attivano nell’opera di salvataggio di ragazzi ebrei. Nel caso di Izieu, l’iniziativa è presa da un’infermiera della Croce Rossa francese, Sabine Zlatin, e da suo marito Mirou Zlatin (un ingegnere agricolo), i quali – a partire dall’aprile 1942 – assumono la direzione di alcune colonie per bambini rifugiati dell’Hérault. Infine, nel maggio 1943, i coniugi Zlatin insediano a Izieu “una colonia per bambini rifugiati”, con l’aiuto del viceprefetto di Belley e in accordo con TOSE (OEuvre de Secours aux Enfants). Dopo l’8 settembre 1943 la zona passa dal controllo italiano a quello tedesco e si rafforza il ritmo delle esecuzioni e delle deportazioni. Il 6 aprile 1944 sette educatori e quarantaquattro bambini e ragazzi ospiti nella Maison sono arrestati per ordine della Gestapo di Lione, comandata da Klaus Barbie. Adulti e bambini di ogni età subiscono un interrogatorio da parte della polizia politica tedesca, che li trasferisce in treno verso il campo di Drancy. Quarantadue bambini e cinque adulti sono deportati ad Auschwitz-Birkenau e uccisi nelle camere a gas del campo di sterminio; due adolescenti e il direttore della colonia sono invece fucilati in Estonia. Di tutto il gruppo una sola educatrice riesce a sopravvivere.

Izieu_mostra_crediti
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Indirizzo web: www.italia-liberazione.it/mantova
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