Ada Rossi, una donna per la libertà

<21 marzo 2017, ore 18
presso la Casa della Memoria
via Confalonieri 14, Milano

9788840019369_0_0_300_80In occasione della presentazione del libro di Antonella Braga e Rodolfo Vittori

Ada Rossi

(Unicopli, Milano)

Partecipano, con gli autori, Antonio Carioti e Luisa Steiner

INGRESSO LIBERO fino a esaurimento posti disponibili

 


Ada Rossi, nata Rossi (Golese, 10 settembre 1899Roma, 1993), è stata una partigiana e antifascista italiana.

Figlia di Concetta Montanari e dell’ufficiale Carlo Rossi, caduto della guerra di Libia, Ada studio’ nel collegio Villa della Regina di Torino e poi all’Universita’ di Pavia dove si laureo’ in Matematica. Conobbe e si fidanzò con l’attivista e politico antifascista Ernesto Rossi in un Istituto tecnico di Bergamo dove lui insegnava economia e diritto, e lei matematica. Il matrimonio con rito civile fu celebrato quando Ernesto Rossi già scontava la pena detentiva inflittagli dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato: Il 24 ottobre 1931, nell’ufficio del direttore del carcere di Pallanza si sposarono con due secondini come testimoni.[1] Perso il lavoro a scuola, dovette mantenersi con lezioni private, e nel 1942 venne mandata al confino.[1]

Partecipò alla fondazione del Movimento Federalista Europeo[2]. Durante il confino di Rossi a Ventotene, Ada faceva da tramite per le comunicazioni con i compagni antifascisti[3], e riuscì anche, con Ursula Hirschmann, a trafugare del materiale saggistico del marito e di altri confinati dell’isola[4]. Pubblicò poi clandestinamente parte dell’opuscolo scritto a Ventotene da Rossi e da Altiero Spinelli, Per un’Europa libera e unita[5].

(fonte: Wikipedia)