1938-1945 La persecuzione degli ebrei in Italia – Documenti per una storia

27 gennaio 2014 – Giornata della memoria

21 gennaio – 4 febbraio 2014

Chiesa del Collegio San Carlo – Modena

Mostra
1938–1945 la persecuzione degli ebrei in Italia
“Documenti per una Storia”

Inaugurazione martedì 21 gennaio ore 15.30
Teatro della Fondazione San Carlo
via S.Carlo, 5 – Modena

Presentazione
Michele di Bari – prefetto di Modena
Saluti
Giorgio Pighi – sindaco di Modena
Euride Fregni – direttrice Archivio di Stato di Modena
Intervento del prof. Michele Sarfatti – direttore Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea

Per le scuole: visite su prenotazione, in orario di apertura antimeridiano. Info e prenotazioni: Giulia Ricci didattica@istitutostorico.com
Supporti e materiali didattici scaricabili dal sito http://www.museoshoah.it/home.asp

Sezione locale a cura di:
Simona Bezzi (Fondazione Villa Emma)
Fausto Ciuffi (Fondazione Villa Emma)
Maria Carfì (Archivio di Stato di Modena)
Federica Collorafi (Archivio di Stato di Modena)
Marzia Luppi (Fondazione ex campo Fossoli)
Ombretta Piccinini (Archivio storico Comune di Nonantola)
Metella Montanari (Istituto storico di Modena)
Milena Ricci (Biblioteca Estense Universitaria di Modena)
Sara Torresan (Archivio storico Comunitä ebraica di Modena
e Reggio Emilia)
Ufficio stampa, Parole facili per comunicare, Paola Ferrari
Progetto grafico, Giuseppe Gambetta
Allestimento a cura di Fausto Ferri (Comune di Modena)
Pannellature, ERA Emilia Romagna Allestimenti
Si ringrazia la Provincia di Modena per la concessione del materiale cartografico

La sezione locale, attraverso l’esposizione di documenti in originale, illustra i principali avvenimenti e protagonisti di quella vicenda storica visti da una prospettiva interamente modenese. Ecco dunque accendersi alcuni flash sulla Comunitä ebraica di Modena, il campo di concentramento di Fossoli, la vicenda dei ragazzi di Villa Emma, la comunitä modenese in generale con l’emblematico episodio di Angelo Fortunato Formiggini: brevi input per ricondurre le fila della grande Storia al territorio in cui si vive e si opera quotidianamente. L’esposizione vuole essere inoltre l’avvio di una riflessione ben più articolata, che tutti gli Istituti culturali coinvolti proseguiranno per l’intero anno, con un calendario di eventi ed iniziative rivolti sia alle scuole che ad un pubblico più ampio, propedeutico al prossimo importante evento del 2015, il 70° anniversario della dine della Seconda Guerra Mondiale.

Iniziativa organizzata da CDEC – Centro di documentazione ebraica contemporanea
In collaborazione con:
Archivio di Stato di Modena, Biblioteca Estense Universitaria di Modena, Archivio storico del Comune di
Modena, Comune di Modena, Comunitä ebraica di Modena e Reggio Emilia, Istituto storico di Modena, Fondazione Collegio San Carlo di Modena, Fondazione ex campo Fossoli, Fondazione Villa Emma- Ragazzi ebrei salvati.
Evento sponsorizzato da Banca Popolare dell’Emilia Romagna

Ministero dell’Interno
Dipartimento per le Libertä Civili e l’Immigrazione
Prefettura di Modena
Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
Comitato di coordinamento per le celebrazioi in ricordo della Shoah

In occasione del Giorno della Memoria 27 gennaio 2014, in ricordo della Shoah, il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Modena hanno organizzato, di concerto con l’Archivio di Stato di Modena, la Biblioteca Estense Universitaria, la Comunitä ebraica di Modena e Reggio Emilia, l’Archivio Storico del Comune di Modena ed il Comune di Modena, l’Istituto Storico di Modena, la Fondazione Fossoli, la Fondazione Villa Emma, la mostra “1938-1945. La persecuzione degli ebrei in Italia. Documenti per una storia”.
La mostra presenta al pubblico l’omonima esposizione sugli eventi nazionali realizzata dalla Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea CDEC e una esposizione di documenti originali sulla persecuzione a Modena e in provincia selezionati nei propri archivi dalle altre istituzioni partecipanti. I documenti esposti illustrano in modo significativo la progressione della persecuzione degli ebrei d’Italia, iniziata con l’emanazione nel 1938 delle leggi antiebraiche e proseguita dal settembre 1943 all’aprile 1945 con la deportazione di migliaia di persone nei campi di sterminio. Estate 1938 – Il regime fascista di Benito Mussolini prepara la legislazione persecutoria, giä introdotta nel 1933 da Adolf Hitler e nello stesso 1938 da altri governi antisemiti europei.
Viene attuata un’intensa campagna denigratoria sulla stampa. In agosto viene effettuato un apposito censimento razzista.
Settembre 1938/Giugno 1940 – Le leggi antiebraiche vengono deliberate dal governo dittatoriale, approvate dal Parlamento asservito al fascismo, controfirmate dal re, esaltate sulla
stampa di regime, applaudite di giovani irregimentati nei Gruppi universitari fascisti. Vengono classificate “appartenenti alla razza ebraica” tutte le persone con due genitori ebrei, anche se professanti altra o nessuna religione. In nome della “difesa della razza” – come è scritto nel titolo delle nuove leggi – gli ebrei vengono allontanati dalla scuola pubblica, espulsi dagli impieghi pubblici e da un numero crescente di attivitä private, obbligati a cedere i beni immobili superiori a un certo limite, ecc. I libri di autore ebreo vengono banditi dalle scuole e dalle librerie. Agli ebrei stranieri vengono revocate le cittadinanze e i permessi di residenza concessi negli ultimi venti anni. Alcuni perseguitati reagiscono suicidandosi, come il modenese Angelo Fortunato Formiggini.
Giugno 1940/Settembre 1943 – A seguito dell’entrata in guerra dell’Italia fascista i provvedimenti antiebraici si inaspriscono. Viene introdotto l’internamento per gli ebrei stranieri che non hanno potuto lasciare la penisola e per gli ebrei italiani ritenuti maggiormente pericolosi. Nel 1942 gli altri ebrei italiani validi vengono assoggettati al lavoro coatto. L’organizzazione ebraica di soccorso Delasem porta a Nonantola un gruppo di giovani ebrei in fuga dall’Europa centrale. Durante i “quarantacinque giorni” tra il 25 luglio e l’8 settembre 1943, il nuovo governo Badoglio interrompe l’elaborazione di nuovi progetti persecutori, quali la creazione di campi di internamento per tutti gli ebrei assoggettati al lavoro coatto, ma non revoca le leggi emanate dal 1938.
Settembre 1943/Aprile 1945 – L’8 settembre viene annunciato l’armistizio tra Regno d’Italia e Alleati.
Nelle regioni meridionali la persecuzione cessa. Le regioni centrali e settentrionali sono occupate dal Terzo Reich e assoggettate al nuovo regime fascista della Repubblica Sociale Italiana: gli ebrei vengono ricercati e arrestati dalla polizia tedesca e – dal dicembre 1943 – da quella italiana. Tutti vengono deportati dalle SS, principalmente nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Dal dicembre 1943 all’agosto 1944 il campo nazionale di raccolta per la deportazione è collocato a Fossoli, nel comune di Carpi. Gli ebrei sopravvivono in clandestinitä; alcuni (come i ragazzi di Nonantola) fuggono in Svizzera; altri entrano nella Resistenza. Tra gli italiani non ebrei vi sono sia delatori e arrestatori, sia soccorritori. Roma e Firenze sono liberate in giugno e agosto 1944, Modena e le altre città del settentrione a fine aprile 1945.