90 minuti di libertà

Il campionato italiano di calcio del 1944, tra bombardamenti e ricerca di normalità

domenica 30 aprile alle 10.30

Spettacolo itinerante con partenza davanti alla farmacia dell’ospedale Sant’Agostino

In situazioni o contesti estremi, perfino ciò che compone la condotta di vita normale può essere sovvertito e trasformarsi in una libertà da riconquistare, da tornare a sperare e desiderare, da scoprire come uno stato non scontato.
Un sentimento di questo genere lo hanno vissuto profondamente e drammaticamente coloro che, dal settembre 1939 al settembre 1945, hanno visto la propria normalità mandata in pezzi dalla Seconda guerra mondiale. In quel periodo in Italia si è interrotto molto, quasi tutto, di quel che era acquisito come normale parte della propria abitudine e il calcio non ha fatto eccezione: per due anni si è smesso di giocare anche a pallone.
Tuttavia è proprio nel 1944 che probabilmente si è disputato il campionato di calcio più simbolico e ricco di storie, meno conosciuto e quasi dimenticato: quello passato alla storia come Campionato Alta Italia 1944.
Giocatori tesserati nel tentativo di salvare delle vite; squadre che mai si erano affrontate e che mai più lo avrebbero fatto; partite giocate poche ore dopo un bombardamento, come avvenuto al Modena il 14 maggio del ‘44, un giorno dopo il bombardamento più pesante che la città abbia mai subito; partite epiche il cui risultato contava quasi nulla.
Quel campionato è un contenitore di storie in cui la normalità perduta era la libertà da riassaporare anche solo per pochi minuti attraverso il calcio; di quelle storie Modena ne raccoglie alcune che sono state lo scenario inconsapevole di altre.
90 minuti di libertà è uno spettacolo itinerante che vuole raccontare un semplice campionato di calcio che ha rappresentato qualcosa di estremamente più complicato e profondo.
Una storia raccontata attraverso un percorso di 6 tappe nel centro storico di Modena.
Di queste, 5 sono luoghi che visivamente riportano ancora oggi traccia del passaggio della guerra nella città. Una tappa a parte è invece caratterizzata dalla statua rappresentativa della famosa rovesciata di Carlo Parola, presente in corso Duomo dove sorgeva la prima edicola Panini, scelta perchè il giocatore disputò anche il campionato del 1944 nella Juventus.
Al termine del percorso, presso AGO Fabbriche culturali, nell’ex cappella dell’ospedale, si terrà un talk con i giornalisti Lorenzo Longhi e Nicola Sbetti.

L’iniziativa è a cura di Mo’ Better Football, in collaborazione con STED, Collettivo FX e Istituto Storico di Modena

Drammaturgia di: Damiana Guerra e Giuseppe Piccione

Lo spettacolo è stato realizzato in occasione di FestivalFilosofia 2021 – Libertà.