Il viaggio della memoria delle famiglie Paserman e Waysborg

Sabato 18 luglio ha avuto luogo in provincia di Grosseto il viaggio della memoria dei membri delle famiglie Paserman e Waysborg, che subirono le persecuzioni fasciste nel nostro territorio. Hanno sostato di fronte alla lapide che ricorda la deportazione di ebrei da Roccatederighi, dove tra 1943 e 1944 era stato allestito il campo di concentramento per ebrei. Hanno visitato poi la mostra sulle persecuzioni antiebraiche nel grossetano, attualmente collocata nella Porta del Parco, a Ribolla.

A Roccatederighi fu internata la piccola Rachele Waisborg, oggi moglie di David Paserman, con i genitori e il fratellino tutti partiti con destinazione lager, ma salvati durante il viaggio nel campo di transito di Scipione di Salsomaggiore, presso Parma.

I fratelli David e Leone Paserman (Presidente della Fondazione Museo della Shoàh, che sorgerà a Roma) furono invece salvati a Pitigliano, dove si erano rifugiati con la famiglia. Domenica 19 luglio, alle ore 11, sono stati a Pitigliano insieme ad altre famiglie ebraiche , per un “incontro di amicizia e scambio di memorie” con quei pitiglianesi, che sono stati dichiarati “Giusti delle nazioni”, per aver salvato le loro vite.

La mattina di sabato 18 a Ribolla sono stati accompagnati dalla direttrice dell’ISGREC, Luciana Rocchi, curatrice della mostra Persecuzioni antiebraiche nella provincia di Grosseto 1943-44. Era presente una delegazione del Comune di Roccastrada, che ha contribuito, in accordo con la Curia vescovile, a collocare nel parco dell’ex-Seminario vescovile di Roccatederighi la lapide in memoria dei 38 ebrei deportati.