“È la mia vita in piazza Grande”, partecipa col tuo ricordo

Dal 1940 a oggi i modenesi raccontano
PROGETTO PARTECIPATO SUL SITO UNESCO DI MODENA
Nessun altro luogo come Piazza Grande si è connotato nei secoli in maniera più forte delineando allo stesso tempo un ritratto sempre fedele e profondo della città di Modena. Attorno ad essa è cresciuta la vita politica, commerciale, giuridica e religiosa della comunità, e al suo interno s’è levata negli anni la voce della cittadinanza. Questo unico spazio dell’espressione collettiva, un po’ platea e un po’ palcoscenico, è un luogo definito anche da persone che in esso hanno vissuto da protagoniste momenti della loro esistenza, dalla quotidianità alla fede, dall’impegno e dalla partecipazione a episodi che hanno scritto la storia della città o del Paese, ai momenti di svago.

Piazza Grande, con il suo naturale proseguimento su Piazza Torre, è quindi uno spazio di incontro di molteplici storie, in cui gli eventi più significativi risuonano fissandosi nella memoria personale e collettiva. Per questo l’editore Angelo Fortunato Formiggini ha scelto quale gesto estremo di protesta contro le leggi razziali nel 1938, il suicidio dalla Ghirlandina, e su quello stesso selciato i modenesi pochi anni dopo hanno ascoltato la dichiarazione di guerra, assistito all’effimera trebbiatura del grano piantato nelle aree verdi della città e più tardi alla dolorosa costruzione di un rifugio antiaereo. Lo scenario è quella stessa Piazza Grande che nel 1944 ha tremato per la caduta di una bomba, che ha vissuto la Resistenza e la Liberazione, celebrandole poi ogni anno con regolarità, e che ha raccolto le tensioni sociali del dopoguerra ben espresse della vittime del 9 gennaio 1950, in una neonata repubblica la cui infuocata vita politica si ritrovava anche nei manifesti elettorali stesi sulla Ghirlandina. In Piazza si svolgevano anche importanti celebrazioni religiose e durante il Giovedì Grasso vi si radunavano le folle, ad ascoltare il caratteristico “sproloquio” della Famiglia Pavironica.
Arrivati gli anni del boom economico, per oltre un ventennio la piazza ha assunto la nuova veste di un grande parcheggio di automobili e nel 1963 ha visto l’abbattimento dell’ottocentesco Palazzo di Giustizia per fare posto alla discussa nuova sede della Cassa di Risparmio che ne ha connotato definitivamente l’immagine. Al di là dei cambiamenti, la vita dei cittadini si è svolta in maniera ugualmente sentita, attraverso momenti di partecipazione che toccavano pagine intimamente vissute da tutti. È il caso ad esempio del funerale del sindaco della Liberazione Alfeo Corassori nel 1965, delle manifestazioni contro la Guerra nel Vietnam, degli studenti, delle femministe coi loro variopinti girotondi, degli operai, fino alla manifestazione seguita al sequestro di Aldo Moro nel ’78 e all’emblematica visita in città di Sandro Pertini avvenuta due anni dopo. Le ragioni sono sempre le stesse: giustizia e libertà, rifiuto delle guerre e del terrorismo, difesa dei diritti, ideali consacrati nell’88 dalla visita di Papa Giovanni Paolo II.
Ma come sempre in Piazza Grande le vicende si susseguono e, rinvigorita d’immagine coi grandi restauri del Duomo nei primi anni Ottanta, la politica e la religione si alternano ad altri momenti di aggregazione e socialità. Liberata dalle automobili ormai da oltre trent’anni, in Piazza Grande si sono succedute nell’ultimo ventennio manifestazioni teatrali, musicali (da Pavarotti, a Guccini, alle Bande Militari), fiere antiquarie, manifestazioni ludico-sportive, gastronomiche, culturali (prima fra tutte il Festivalfilosofia), fino a momenti di incontro nei quali i modenesi hanno rivissuto pagine della storia cittadina: dalle “Serate Estensi”, a Dario Fo, alle proiezioni sulla Modena antica di Giuseppe Panini, la cui avventura nel campo delle celebri figurine è nata nell’edicola di famiglia affacciata sul sagrato del Duomo.

ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO
1) Settembre 2013: avvio dei contatti con le diverse realtà che si vorrebbero coinvolgere, dai Centri Diurni per anziani, alle Circoscrizioni, alle Polisportive, ad associazioni culturali quali L’Incontro, gli Amici del Muratori, gli Amici del Corni, la Società del Sandrone…, al Centro Servizi per il Volontariato;
2) Metà settembre – metà ottobre 2013: predisposizione a cura del Museo Civico di una presentazione che possa guidare nell’evocazione del ricordo, con ricostruzione degli eventi che hanno avuto come teatro Piazza Grande e dintorni a partire dal 1940 fino ad oggi; presentazione dell’iniziativa nell’ambito di una conferenza stampa dedicata, in cui verrà dato conto anche delle collaborazioni già attivate e anticipati l’iter e la conclusione del progetto;
3) Metà ottobre – dicembre 2013: incontri finalizzati ad illustrare il progetto e a presentare la storia della Piazza dal 1940 ad oggi in Museo o presso le sedi delle realtà che aderiranno;
4) Gennaio- aprile 2014: incontri di lavoro e seminari con raccolta e selezione delle “storie” proposte dai partecipanti (testi, racconti, immagini, testimonianze audio e video) e progettazione della pubblicazione e dell’evento finale;
5) Seconda metà di aprile 2014 (o inizi maggio): evento finale in Piazza Grande con racconti, letture, immagini e musica, coinvolgendo magari anche qualche testimone d’eccezione; inaugurazione della mostra composta da documenti, immagini e video presso la Galleria Europa.

ENTE PROMOTORE: Comune di Modena, Ufficio coordinamento Sito Unesco presso Museo Civico d’Arte

IN COLLABORAZIONE CON:
Curia Arcivescovile di Modena e Nonantola
Istituto Storico di Modena
Fondazione Fotografia
Istituto d’Arte Venturi
Arci Modena

CON LA PARTECIPAZIONE DI:
Centro Documentazione Donna
Centro Luigi Ferrari
Società del Sandrone
Servizi Sociali del Comune di Modena: Area Anziani, Centro Stranieri
Ufficio Stampa del Comune di Modena
Comune di Modena – Servizio Biblioteche
Casa delle Culture
UDI Modena

REFERENTI DEL PROGETTO

Francesca Piccinini – Direttrice del Museo Civico d’Arte di Modena e coordinatrice sito UNESCO
francesca.piccinini@comune.modena.it

Simona Pedrazzi – Ufficio coordinamento Sito UNESCO
simona.pedrazzi@comune.modena.it

Stefano Bulgarelli – Museo Civico d’Arte
stefano.bulgarelli@comune.modena.it

Registrato il: 29 Gennaio 2014