Insegnare nuove storie

Un ciclo di seminari dal 28 febbraio al 3 aprile

Comincia martedì 28 febbraio il ciclo di seminari rivolto a studenti, studentesse, insegnanti e a tutta la cittadinanza Insegnare nuove storie, che durerà fino a lunedì 3 aprile.

Gli incontri si terranno presso la Sala Renata Bergonzoni della Casa delle donne (Strada Vaciglio nord 6, Modena) e, attraverso un percorso cronologico, affronteranno alcuni importanti snodi storiografici del Novecento secondo il concetto dell’identità e delle differenze di genere.

 

Martedì 28 febbraio alle 17.30
Donna e cittadina: uguale ma diversa
dialogano
Vittorina Maestroni, Centro documentazione donna
Thomas Casadei, CRID Unimore
Francesca Negri, Istituto Storico di Modena

A partire dal volume La dichiarazione sovversiva. Olympe de Gouges e noi a cura di Vittorina Maestroni e Thomas Casadei (Mucchi, 2022)

Lunedì 13 marzo alle 18
Il primo femminismo italiano e le sue principali esponenti nel panorama politico dell’Italia liberale
dialogano
Liviana Gazzetta, studiosa della storia dei movimenti femminili nell’Italia contemporanea
Natascia Corsini, Centro documentazione donna

A partire dal volume Femminismo mazziniano. Un’idea di emancipazione nell’Italia post-unitaria (1868-1888) di Liviana Gazzetta (Tab edizioni, 2022)

Lunedì 20 marzo alle 18
Il lavoro dalla Prima guerra mondiale al fascismo: una regressione simbolica e materiale
dialogano
Alessandra Pescarolo, docente di Sociologia e storia del lavoro Università di Firenze
Caterina Liotti, Centro documentazione donna

A partire dal volume Il lavoro delle donne nell’Italia contemporanea di Alessandra Pescarolo (Viella, 2019)
Lunedì 3 aprile alle 18
Donne partigiane: i soggetti imprevisti
dialogano
Benedetta Tobagi, scrittrice, giornalista e conduttrice radiofonica
Metella Montanari, Istituto Storico di Modena
Introduce Grazia Baracchi, assessora Pari opportunità Comune di Modena

A partire dal volume La resistenza delle donne di Benedetta Tobagi (Einaudi, 2022)

Il ciclo è promosso da Centro documentazione donna, CRID-Unimore, Istituto Storico di Modena e con il patrocinio del Comune di Modena