1921-2021 Non solo numeri

Domenica 12 dicembre ore 17.30
Auditorium Biblioteca Loria
Via Rodolfo Pio 1, Carpi

In movimento e in posa. Album dei comunisti italiani: 1921-1991
a cura di Marco Delogu e Francesco Giasi, Marsilio editore 2021

Marco Delogu, fotografo
Francesco Giasi, direttore Fondazione Gramsci di Roma
Uliano Lucas, Fotografo e fotoreporter

Conduce
Metella Montanari, Istituto storico di Modena

Una lettura storica attraverso le immagini: quasi 200 fotografie, talune inedite, molte pressoché sconosciute e altrettante di grandi fotografi italiani e stranieri come Tano D’Amico, Mimmo Jodice, Uliano Lucas, Luigi Ghirri, Margaret Bourke White, Robert Capa, Christian Schiefer, Alfred Eisenstaedt e David Seymour – per la prima volta riunite in un volume – restituiscono la storia del PCI e innumerevoli tratti del Novecento italiano.

Nell’occasione verrà allestita la mostra

Tra ideologia e pragmatismo. Il PCI di Modena (1921-1991)
a cura di Claudio Silingardi, Beatrice Tioli, Giovanni Taurasi e Metella Montanari,

realizzata da Fondazione Modena 2007 e Istituto storico di Modena all’interno del progetto Partecipare la democrazia. Un portale, una mostra e una ricerca sulla storia del Pci in Emilia-Romagna

 

Domenica 19 dicembre ore 17.30
Auditorium Biblioteca Loria
Via Rodolfo Pio 1, Carpi

In collaborazione con Anppia – Modena

Bagliori d’incendio. La violenza politica a Modena e provincia tra Guerra di Libia e Marcia su Roma, Mimesis 2021

Fabio Montella, Istituto storico di Modena
dialoga con
Giovanni Taurasi, Anppia di Modena

Incendio. Era questa una delle immagini che più di frequente venivano evocate, un secolo fa, per descrivere gli effetti dello scontro in atto tra le diverse fazioni politiche; uno scontro che stava travolgendo la città e la provincia di Modena. Sulle pagine dei giornali, nei documenti della Prefettura e della Questura, nelle aule dei Tribunali il fuoco ricorreva spesso come metafora di un mondo che stava finendo in cenere, per fare posto a qualcosa di nuovo, ancora indefinibile; ma la metafora del fuoco era potente perché traeva alimento dalla realtà del vissuto dei modenesi: agli incendi delle camere del lavoro, delle leghe “rosse” e delle case del popolo si rispondeva con il rogo dei fienili degli agrari. Le elezioni politiche del 1921, che videro la vittoria dei fascisti, si svolsero, come scrisse il settimanale dei socialisti, «fra violenze inaudite e bagliori d’incendio». Quel voto sancì ciò che era sotto gli occhi di tutti: un enorme capovolgimento in atto. Nulla sarebbe stato più come prima.