Istituto

L’Istituto Sardo per la Storia della Resistenza dell’Autonomia si è costituito a Cagliari nel 1977. Nello stesso anno si è associato all’Istituto nazionale per la storia del Movimento di liberazione in Italia.
Diverse componenti hanno cooperato alla sua nascita: la vedova di Emilio Lussu, Joyce Salvadori, ed il gruppo di giovani militanti della sinistra che si raccoglievano intorno a lei; gli storici e giovani ricercatori dell’Università di Sassari che facevano capo a Manlio Brigaglia; intellettuali e uomini politici degli schieramenti antifascisti, fra i quali Umberto Cardia, Michelangelo Pira, Nino Carrus; l’Unione Autonoma Partigiani Sardi, alla quale appartengono unitariamente i sardi che hanno combattuto nella lotta di Liberazione, ed i particolare i suoi dirigenti Dario Porcheddu e Luigi Martelli.

Tra gli scopi e le finalità statutarie figurano la ricerca e la divulgazione scientifica su temi e problemi di storia contemporanea con particolare riferimento alla storia della Sardegna e alle vicende autonomistiche, il coordinamento scientifico delle indagini di storia locale e sul territorio, la conservazione e la cura della documentazione storica sulla Sardegna contemporanea. Uno dei primi atti del neocostituito Istituto è stato l’ordinamento e la custodia delle carte lasciate da Emilio Lussu.

Nel 1993 è stata aperta la sede di Sassari; dal gennaio 2007 funziona la sede di Nuoro. Presso le sedi di Cagliari e Sassari sono costituiti e funzionanti archivi documentari e biblioteche, aperti alla consultazione di studiosi e appassionati.

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