Informazioni su Bruno Pino

Journalist, Blogger & Local History Researcher. Faccio parte dell'ICSAIC da diversi anni e dal 2017 anche come membro del consiglio direttivo; coordinatore redazione sito e social media, redattore rivista di Storia del '900. Per maggiori info: www.brunopino.it

Pubblicato il n. 1 del 2023 della Rivista calabrese di storia del ‘900

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È stato appena pubblicato il numero 1 del 2023 della «Rivista Calabrese di Storia del ‘900», della nuova serie diretta da Vittorio Cappelli ed edita da Pellegrini.
Ne anticipiamo la copertina (dedicata a Ilio Adorisio, una straordinaria figura di intellettuale di caratura internazionale, con radici a Cirò) e l’indice del volume.
Gli interessati potranno richiedere la rivista alla segreteria dell’ICSAIC (martedì, mercoledì e giovedì, telefonando al numero 0984.496356 dalle 9 alle 12.30) oppure inviando una email all’indirizzo icsaic@icsaicstoria.it.
Dopo la pausa estiva, la rivista sarà consultabile anche nella versione online sulla sezione dedicata del sito.

“Dizionario”: la biografia di Nuccio Ordine e quella di altri nove calabresi

Il Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea, pubblicando la sua biografia, rende omaggio a Nuccio Ordine, professore di Letteratura italiana all’Università della Calabria, scomparso poche settimane fa nel cordoglio generale. E assieme alla sua propone le biografie di altri nove calabresi, personaggi noti e meno noti, che hanno onorato la regione.
Ecco i loro nomi e i rispettivi autori:

Pietro Compagna (Prospero Francesco Mazza)

Pasquale La Cava (Rocco Liberti)

Nicola Lojercio (Bruno Zappone)

Pasquale Vincenzo Molinari (Antonio Furgiuele)

Antonino Nava (Fabio Arichetta)

Nuccio Ordine (Pantaleone Sergi)

Francesco Protettì (Apollo Lumini)

Beniamino Romeo (Mis)

Demetrio Tripepi (Domenico Coppola e Leonilde Reda)

Ugo Vetere (Letterio Licordari)

BUONA LETTURA

Raccolta di “Rinascita” 1947-1982 donata all’ICSAIC dalla famiglia Fittante

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L’ICSAIC ha ricevuto una importante donazione dai figli di Vittorino Fittante. Si tratta della raccolta del periodico “Rinascita” – rivista mensile politico-culturale del Partito Comunista Italiano, fondata da Palmiro Togliatti nel 1944.

Vittorino Fittante fu storico esponente della sinistra lametina oltre che giovanissimo iscritto alla sezione del PCI nicastrese, già dirigente dell’ICSAIC che nel 2009 si era prodigato per la donazione al nostro Istituto da parte dell’associazione “Città ” di Lamezia Terme del fondo del Partito Comunista di Nicastrodigitalizzato qualche anno fa e consultabile sul nostro sito web.


“A seguito di quanto concordato – scrive Lionello Fittante anche a nome dei fratelli, Roberto e Daniela in una lettera indirizzata a Paolo Palma, presidente dell’ICSAIC – consegno a Lei e all’Istituto che presiede una raccolta del noto periodico “Rinascita” appartenente a mio padre e consistente in un cospicuo numero di copie e pubblicazioni, purtroppo non ordinati, che spazia lungo un arco temporale che va grosso modo dal 1947 al 1982. Assieme a quella troverà anche qualche numero dell’altrettanto noto periodico “Il Contemporaneo” e qualche numero della Gazzetta del Sud”.

Come famiglia – aggiunge Fittante – ce ne separiamo con la soddisfazione di consegnarla nelle mani di un Istituto di prestigio che potrà al meglio conservarla come non potremmo materialmente garantire e lieti che tale patrimonio culturale e politico non andrà disperso, ma anzi fruibile ad un pubblico che ci auguriamo ampio”.


L’ICSAIC ringrazia la famiglia | “La ringrazio molto, insieme a Sua sorella Daniela e Suo fratello Roberto, per la donazione di Rinascita e per la fiducia da Voi riposta nell’Istituto per il buon trattamento della preziosa collezione. Avremo cura di valorizzarla e custodirla nel migliore dei modi – scrive il presidente Palma in un breve messaggio di ringraziamento a Lionello Fittante – certi che sarà utile agli studiosi di quel periodo storico. Si rafforza anche in tal modo, e questo ci sta molto a cuore, il legame di stima e amicizia con la famiglia Fittante, nel ricordo affettuoso di Suo padre Vittorino e dello zio Costantino”.

A Rende la presentazione del volume “Il PCI, la Calabria e il Mezzogiorno”

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Sarà presentato a Rende, mercoledì 31 maggio 2023 alle ore 17, il volume “Il PCI, la Calabria e il Mezzogiorno”. L’opera, curata per l’ICSAIC da Lorenzo Coscarella e Paolo Palma, raccoglie gli atti del convegno organizzato dall’Istituto in occasione del centenario di fondazione del Partito comunista d’Italia.

L’iniziativa, che si terrà presso la sala convegni del Centro direzionale della BCC Mediocrati, sarà coordinata dal direttore scientifico dell’ICSAIC Vittorio Cappelli e vedrà la presenza dei curatori e di alcuni degli autori dei saggi inclusi nel volume.

Dopo i saluti del presidente della BCC Mediocrati Nicola Paldino e del presidente dell’ICSAIC Paolo Palma, interverranno Katia Massara, del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’UniCal e membro del Direttivo ICSAIC, Marta Petrusewicz, dell’Università della Calabria e della City University of New York, e Massimo Veltri, già senatore della Repubblica.

I villaggi silani della Riforma agraria, convegno sul saggio della Rivista ICSAIC

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Gli insediamenti sorti in Sila grazie alla Legge Sila ed alla Riforma agraria della prima metà del Novecento, tema di un saggio pubblicato nell’ultimo numero della Rivista calabrese di storia del ‘900 (2022, n° 2), dal titolo “I villaggi della Riforma agraria in Sila: uno studio di caso“, autori: Antonella Veltri, Massimo Veltri, Nelide Romeo, Enzo Valente, Sonia Vibona, sarà al centro di un incontro previsto per il prossimo 24 maggio alle ore 9 nel Centro ARSAC di Camigliatello Silano. Intervengono: Franco Curcio, presidente del Parco Nazionale della Sila; Silvano Fares, direttore CNR ISAFoM, Gianluca Gallo, assessore all’agricoltura della Regione Calabria; Bruno Maiolo, direttore generale ARSAC; Paolo Palma, presidente dell’ICSAIC; Michele Santaniello, presidente Consorzio della patata della Sila IGP; Pietro Tarasi, presidente del Consorzio Patata della Sila IGP; Antonella Veltri, ricercatrice CNR ISAFoM, co-autrice dello studio; Massimo Veltri, co-autore dello studio; Sonia Vivona, responsabile sede CNR ISAFoM di Rende e co-autrice dello studio. Modera il giornalista Luigi Pandolfi. Alle 13.30 è prevista la chiusura dei lavori e un light lunch. Ci saranno, inoltre, stand espositivi a cura delle aziende dell’Altopiano silano. Altre info in locandina.

Eredità e attualità di Dossetti: il presidente Palma e mons. Renzo a Rossano

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Viaggio alle radici. Tra cattolicesimo sociale e Costituzione: il contributo di Giuseppe Dossetti” è il titolo dell’incontro che si terrà sabato 20 maggio, alle ore 18, presso la Sala degli Stemmi dell’Arcivescovado di Corigliano-Rossano.

L’iniziativa è promossa dal “Circolo culturale rossanese” e prevede i saluti di mons. Maurizio Aloise, arcivescovo di Rossano-Cariati e di Antonio Guarasci, presidente del Circolo culturale rossanese.

Interverranno l’on. Paolo Palma, presidente dell’Associazione di Dossetti e presidente ICSAIC che parlerà de “L’eredità storico politica di Giuseppe Dossetti”; e a seguire: mons. Luigi Renzo, vescovo emerito, giornalista e storico che farà un intervento su “Don Giuseppe Dossetti, testimone di radicalità evangelica”. A concludere sarà l’avvocato Natale Graziano, socio del Circolo culturale che relazionerà su “Potere Costituente e i Valori della Costituzione in Giuseppe Dossetti”.

Un 25 aprile per l’unità del Paese, a Castrovillari e in altri comuni calabresi

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Per l’autonomia del Paese contro l’autonomia differenziata è il tema dell’iniziativa organizzata da Anpi Castrovillari, in collaborazione con Cgil Pollino Sibaritide Tirreno, Coordinamento per la democrazia costituzionale Calabria, Città di Castrovillari e ICSAIC, in programma per il prossimo 25 aprile.

La manifestazione si terrà nella sala consiliare del Comune di Castrovillari a partire dalle 17.

Presiede Giuseppe Guido, segretario generale della Cgil locale e introduce Domenico Lo Polito, sindaco della città. Seguiranno i saluti di Ivana Grisolia, presidente Anpi Castrovillari “Castriota – Magnelli” e Francesca Marino, vice presidente Anpi provinciale Cosenza.

Sono previsti, inoltre, gli interventi dei sindaci del territorio, di Vittorio Cappelli, direttore del nostro Istituto, Walter Nocito, docente di diritto pubblico dell’Unical e di Piera Roseti, del direttivo Anpi di Castrovillari. La conclusione è affidata a Angelo Sposato, segretario generale della Cgil Calabria.

Durante la manifestazione, fanno sapere gli organizzatori, sarà possibile iscriversi ad Anpi per l’anno 2023 e sarà allestito un banchetto di raccolta firme contro l’autonomia differenziata.

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Segnaliamo, inoltre, le manifestazioni di Amantea (sez. Franceaco Bisardi), Paola (sez. Natale Uva e Santo Cozzi), Presila (sez. Eduardo Zumpano), Savuto cosentino (sez. Donato Bendicenti), della sezione provinciale “Paolo Cappello” di Cosenza, e dell’Anpi di Siderno.

Il valore della libertà, l’ICSAIC a Soverato incontra le scuole per il 25 aprile

 

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Per la Festa della Liberazione, l’ICSAIC e l’Associazione Kalibreria di Soverato organizzano per il prossimo 20 aprile, al teatro comunale, a partire dalle ore 10, un incontro con studentesse e studenti sul tema de “Il valore della libertà”.

Sono previsti: i saluti di Raimondo Bruno, sindaco di Soverato; e gli interventi di Valerio Cuteri, presidente della sezione ANPI di Soverato; Giuseppe Iozzo, insegnante; Paolo Procopio, referente provinciale dell’ICSAIC; Vitina Doria, nipote del comandante partigiano Vito Doria. Modera Maria Anita Chiefari, giornalista.

I primi 40 anni dell’ICSAIC e la storia contemporanea

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Pubblichiamo il testo e la foto dell’articolo apparso oggi sul Quotidiano del Sud, scritto dal presidente Paolo Palma per il quarantesimo anniversario dell’ICSAIC, che fu fondato il 12 aprile del 1983. Grazie al Quotidiano del Sud per l’attenzione e l’ospitalità.

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Il 12 aprile del 1983, quarant’anni fa, diciotto intellettuali calabresi fondarono a Cosenza, nello studio del notaio Gullo in via Caloprese, l’Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea (ICSAIC). Era il secondo organismo meridionale, dopo quello di Napoli, aderente all’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia (INSMLI), che Ferruccio Parri aveva fondato nel 1949 con lo scopo di custodire e studiare il patrimonio documentario del Corpo Volontari della Libertà (CVL) e del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) di cui era stato vicecomandante con il nome di battaglia di «Maurizio». Oggi quell’Istituto, che ha sede a Milano, porta il suo nome e l’ICSAIC fa sempre parte della «Rete Parri» assieme ad altri sessantasei Istituti sparsi su tutto il territorio nazionale, prevalentemente al Nord, com’è logico che sia. È una rete che, ferme restando la valorizzazione della storia della Resistenza e le radici nella cultura costituzionale antifascista, opera a vasto raggio in tutta la materia della storia contemporanea italiana, con lo spirito critico che la storiografia impone.

Nei suoi primi quarant’anni l’ICSAIC ha fatto la sua parte per la migliore comprensione storiografica contemporaneistica «vista dalla Calabria», ma senza provincialismi e localismi, a cominciare dalla conoscenza del grande apporto che la nostra regione diede alla guerra di Liberazione, con centinaia di partigiani, tra cui alcuni capi prestigiosi che combatterono al Nord e nella Resistenza romana. Nel solo Piemonte i partigiani calabresi furono 506, di cui 71 caduti. L’ICSAIC ha anche il merito di aver “salvato” e custodito diversi importanti fondi archivistici consultabili dagli studiosi, di aver pubblicato negli anni oltre venti volumi di storia calabrese, decine di numeri di riviste (oggi «Rivista storica della Calabria del ‘900», diretta dal direttore dell’Istituto, Vittorio Cappelli, responsabile Enrico Esposito, uno dei fondatori), e di svolgere un’assidua attività didattica nelle scuole della regione attraverso la commissione per la didattica della storia oggi coordinata da Giuseppe Ferraro. È doveroso perciò ricordare i nomi dei diciotto fondatori del nostro Istituto, che quarant’anni fa ebbero la felice intuizione d’inserire la storiografia calabrese nel più ampio contesto nazionale. Ecco l’elenco, secondo l’ordine dell’atto notarile: Fulvio Mazza, Isolo Sangineto, Maria Tolone, Tobia Cornacchioli, Luigi Maria Lombardi Satriani, Amelia Paparazzo, Francesco Volpe, Alfonso Francesco Alimena, Maria Gabriella Chiodo, Fausto Cozzetto, Maria Grasso, Maria Marcella Greco, Giuseppe Masi, Giovanni Sole, Enrico Esposito, Alfredo Aloi, Mario De Bonis, Ottavio Cavalcanti.

Nasceva dunque l’ICSAIC quel 12 aprile e il suo primo presidente fu Fausto Cozzetto, nato ad Acri (1945-2021), storico modernista soprattutto, ma anche contemporaneista, allievo di Giuseppe Galasso, docente all’UNICAL, che diede il primo impulso alla scoperta del partigianato calabrese. Primo direttore fu nominato Fulvio Mazza, che a detta di chi ricorda le origini dell’ICSAIC, era stato il motore principale di questa avventura intellettuale per la quale aveva messo a disposizione un suo ufficio in via Montesanto, che divenne la prima sede dell’Istituto prima del trasferimento in piazza Europa e oggi, da quasi quindici anni, presso la Biblioteca Tarantelli dell’UNICAL. A quella di Cozzetto seguì nel 1988 la presidenza di Isolo Sangineto (1923-1992), storico del partigianato calabrese, autore de I calabresi nella guerra di liberazione. I partigiani della provincia di Cosenza (Pellegrini Editore 1992), un’opera pionieristica che fu interrotta dalla sua prematura scomparsa. Fu poi presidente per tredici anni il reggino Ferdinando Cordova (1938-2011), allievo di Renzo De Felice e autore tra l’altro di opere fondamentali sul fascismo delle origini, in relazione anche ai sindacati e alla massoneria, che ebbe al suo fianco, come vicepresidente, Tobia Cornacchioli, una colonna dell’Istituto, prematuramente scomparso nel 2003, e come direttore lo storico lametino Giuseppe Masi, il quale ha ricoperto questo incarico complessivamente per quasi trent’anni, ha fondato e diretto le riviste dell’ICSAIC ed è oggi il presidente onorario dell’Istituto. A Cordova seguì la presidente Maria Gabriella Chiodo, anche lei come Cozzetto nata ad Acri, curatrice tra l’altro dell’importante opera dell’ICSAIC Geografia e forme del dissenso sociale in Italia durante il fascismo (1928-1934), che ebbe come vicepresidente Luigi Intrieri (1929-2017), uno dei maggiori storici della Chiesa e del movimento cattolico calabrese e meridionale, esponente di spicco dell’Azione Cattolica. Per ultimo, prima di chi scrive, è stata la volta della lunga presidenza (2010-2018) di Pantaleone Sergi, vibonese di Limbadi, giornalista, storico e scrittore, che ha avuto innanzitutto il merito di aver salvato l’Istituto. Nel 2016, infatti, l’ICSAIC aveva cominciato a spegnersi, e dovette interrompere le sue attività per circa sei mesi, anche in seguito al venir meno, da parte della Regione Calabria, dell’impegno assunto con la legge 1 dicembre 1988, n. 31, che riconosce l’Istituto quale «strumento indispensabile di sviluppo culturale, nonché di promozione civile e sociale della comunità regionale» e prevede[rebbe] a tal fine un contributo annuo «per attività di ricerca storica e promozione culturale ed educativa». Con la guida di Sergi l’ICSAIC s’è rimboccato le maniche, ha affrontato la tempesta e nel 2017 è riuscito a riprendere il suo cammino grazie a un accordo con l’allora presidente della giunta regionale Mario Oliverio per il finanziamento della valorizzazione, anche in rete, del patrimonio archivistico.

Non è facile questo cammino, le difficoltà economiche sono sempre dietro l’angolo, ma l’impegno di rispettare la missione originaria, nel nuovo quadro normativo del Terzo Settore, rimane elevato, e la partecipazione dei circa ottanta soci, tutti appassionati studiosi di storia, docenti, ricercatori sparsi su tutto il territorio regionale resta elevato. Prosegue con costanza la realizzazione on-line del Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea diretto da Sergi, che s’avvia a toccare quota 900 voci; è stato rilanciato il semestrale Rivista calabrese di storia del ‘900 ora edita da Pellegrini; si continua ad avere particolare attenzione per i fenomeni migratori con il Centro di ricerca sulle migrazioni che opera all’interno dell’Istituto; è stato pubblicato l’importante volume, a cura di Vittorio Cappelli e di chi scrive, I calabresi all’Assemblea Costituente 1946-1948 (Rubbettino 2020), nonché gli atti di due convegni nazionali promossi dall’ICSAIC sui centenari del Partito Popolare (Alla scuola di don Sturzo. Il popolarismo nel Mezzogiorno a cento anni dall’Appello ai liberi e forti) e del Partito Comunista (quest’ultimo appena uscito con il titolo Il PCI, la Calabria e il Mezzogiorno. Da Livorno al “partito nuovo” (1921-1953), curati entrambi, insieme a me, da Lorenzo Coscarella ed editi da Pellegrini.

L’ICSAIC festeggia i suoi primi quarant’anni di vita con cuore antico e la mente sintonizzata con l’innovazione tecnologica e la rivoluzione digitale, che non può non riguardare anche la ricerca e la didattica della storia. Li festeggia rimanendo caparbiamente un istituto di ricerca calabrese, con radici e presenze in tutta la regione e una forte proiezione meridionalistica. Tutte le province calabresi sono rappresentate al vertice dell’ICSAIC e ovunque in Calabria l’Istituto organizza eventi di studio e didattici o iniziative come il recente convegno sul centenario della Marcia su Roma, a Vibo Valentia, o la prima presentazione del volume sul PCI, a Lamezia Terme. E tra qualche mese spegneremo ufficialmente la quarantesima candelina a Reggio Calabria, alla presenza del presidente dell’Istituto Parri, il prof. Paolo Pezzino.

L’ICSAIC potrà fare sempre meglio, ma ha bisogno – ed è lo scopo precipuo di questa breve scheda – del sostegno e della considerazione di un’opinione pubblica consapevole dell’importanza dello studio della storia, che com’è noto è sempre storia contemporanea, non antiquariato. Pensiamo che questo sia necessario in una società che tende, colpevolmente e con danno per la formazione delle nuove generazioni, a essere schiacciata in un vacuo «presentismo» per sfuggire alla complessità del reale.

Paolo Palma

presidente dell’ICSAIC

Il Pci, la Calabria e il Mezzogiorno: l’ICSAIC pubblica gli studi sul centenario

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L’ICSAIC ha dato alle stampe il volume Il PCI, la Calabria e il Mezzogiorno. Da Livorno al “partito nuovo” (1921-1953), che contiene gli atti del convegno nazionale organizzato dall’Istituto per celebrare il centenario della fondazione del Partito comunista d’Italia.

Il convegno si è svolto il 24-25 novembre 2021 presso l’Università della Calabria ed ha visto la partecipazione di docenti universitari e studiosi che hanno analizzato ad ampio spettro vari aspetti dell’attività del Pci nel trentennio segnato dal fascismo e dalla sua sconfitta, con particolare attenzione alle impostazioni meridionalistiche di derivazione gramsciana.

Curato da Paolo Palma, presidente dell’ICSAIC nonché storico e deputato della XIII legislatura, e da Lorenzo Coscarella, storico, giornalista e membro del direttivo dell’Istituto, il volume è edito da Luigi Pellegrini Editore e raccoglie i contributi di Franco Ambrogio, Lorenzo Coscarella, Guido D’Agostino, Michele Fatica, Guido Liguori, Giuseppe Masi, Katia Massara, Prospero F. Mazza, Antonio Orlando, Paolo Palma, Christian Palmieri, Ercole Giap Parini, Martino Antonio Rizzo, Domenico Sacco, Pantaleone Sergi, e Francesco Spingola.

I saggi pubblicati, che rappresentano un approfondimento degli interventi presentati dai relatori, analizzano dunque la vita del partito nato nel 1921 con la celebre Scissione di Livorno sia osservando alcune tematiche specifiche, sia focalizzando l’attenzione su particolari territori come la Campania, la Basilicata, la Puglia e, soprattutto, la Calabria.

Per richiedere il volume si invita a contattare l’Istituto all’indirizzo email icsaic@icsaicstoria.it

Fonte Sito ICSAIC