BookCity 2018: gli appuntamenti dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri

17 novembre 2018, ore 11:00

L’emigrazione italiana in Svizzera

Con Paolo Barcella, Patrizia Audenino ed Emilio Franzina . A cura di Istituto nazionale Ferruccio Parri


18 novembre 2018, ore 17:00

Il bigottismo italiano

Con Marta Boneschi, Marina Cosi e Ranieri Polese. A cura dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri


18 novembre 2018, ore 12:00

Lo sport è rivoluzione!

Con Gioacchino Toni, Alberto Molinari, Pasquale Coccia, Sergio Giuntini e Stefano Pivato. A cura di Mimesis Edizioni e Istituto Nazionale Ferruccio Parri

Considerati tradizionalmente luoghi chiusi e pacificati, gli spazi dello sport, investiti da diverse forme di protesta, si configurano anche come spazi aperti, di confronto e di lotta politica.

Gioacchino Toni e Alberto Molinari raccontano i movimenti e i conflitti nati negli ambienti sportivi durante il decennio “caldo” 1968-1978.

Mario Bendiscioli e il Carducci nella Milano degli anni Trenta e Quaranta

20 ottobre 2018, ore 9e30
Aula Magna del Liceo Carducci
via Beroldo 9, Milano

Mario Bendiscioli e il Carducci nella Milano degli anni Trenta e Quaranta

Introduzione
Andrea Di Mario, dirigente scolastico del Liceo Carducci

Saluti istituzionali
Anna Scavuzzo, vicesindaco di Milano

Il liceo Carducci negli anni Trenta e Quaranta
Enrico Palumbo, Università Iulm di Milano

I cattolici tra fascismo, afascismo e antifascismo
Guido Formigoni, Università Iulm di Milano

Da testimone a storico. Mario Bendiscioli nell’Europa fra le due guerre
Francesco Torchiani, Scuola Normale Superiore di Pisa

L’antifascismo di Mario Bendiscioli nella Milano degli anni Trenta
Luigi Ganapini, Università degli Studi di Bologna

Presiede
Giovanni Scirocco, Università degli Studi di Bergamo e Istituto Nazionale Ferruccio Parri

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CINEMA E STORIA 2018-2019

STORIE DI MIGRAZIONI INTERNAZIONALI DOPO IL 1945. CINEMA, LETTERATURA, CANZONI

Le migrazioni possono diventare un argomento molto significativo e stimolante perché intorno a questo nodo ruotano alcuni dei principali problemi del mondo attuale: • l’aumento delle migrazioni internazionali dalle varie “periferie” ai pochi “centri”, che si vanno sempre più chiudendo in una logica di “fortezze assediate”, in un mondo dove le disparità non solo economiche continuano ad aumentare;

• la convivenza in società multiculturali, che generano conflitti insieme a innovazioni sociali;

• la crescita dei problemi ambientali ed ecologici a livello sia locale, sia globale: cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, esaurimento di risorse;

• gli squilibri tra ‘Nord’ e ‘Sud’ del mondo, tra città e campagna, e le loro conseguenze: povertà e fame, divario nell’accesso alle risorse materiali e culturali, marginalità e scarsa possibilità per molti popoli o gruppi sociali di far sentire la propria voce e di veder riconosciuti i propri diritti.

In questi problemi siamo tutti implicati. L’équipe di coordinamento del Corso di formazione è composta da Giacinto Andriani (BiblioLavoro), Tina Bontempo e Maurizio Gusso (IRIS), Simone Campanozzi (ILSC), Maurizio Guerri (Istituto Nazionale Ferruccio Parri) e Daniele Vola (Società Umanitaria).

PROGRAMMA

Seminari di formazione per i docenti

I Seminari per docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado (aperti anche alla partecipazione degli insegnanti di scuola primaria e dei cittadini interessati) si svolgeranno nella sede di Società Umanitaria dalle 15.30 alle 18.30 per un totale di 21 ore di formazione. In ogni singolo Seminario vengono preparati e distribuiti dall’équipe di coordinamento dispense, materiali e riferimenti bibliografici inerenti alle specifiche tematiche affrontate.

11 ottobre 2018 Presentazione dell’iniziativa. Usi didattici di film, documentari, opere letterarie e canzoni come fonti per la storia dell’emigrazione. Un approccio metodologico

18 ottobre 2018 Emigranti e immigrati nel cinema internazionale del secondo dopoguerra. Panoramica su film di fiction e documentari attraverso la proiezione di sequenze

25 ottobre 2018 Emigranti e immigrati nelle canzoni

9 novembre 2018 ore 9.30 -12.30 Proiezione per le scuole del video montaggio In & Out. Emigranti e immigrati nel cinema italiano dell’età repubblicana. Panoramica storica.

15 novembre 2018 Emigranti e immigrati nella letteratura

22 novembre 2018 Emigranti e immigrati nella storiografia

29 novembre 2018 Laboratorio di analisi comparata e contestualizzazione storica di una serie di fonti (un film, un documentario, una canzone, un testo letterario)

2 maggio 2019 Socializzazione dei laboratori didattici, bilancio del Corso di formazione e possibili sviluppi ulteriori

Da gennaio ad aprile 2019 è prevista la possibilità di laboratori didattici (nelle scuole o nella sede di Società Umanitaria), da concordare con i coordinatori. Agli insegnanti vengono fornite rose di film, documentari, canzoni e testi letterari (analizzati durante i Seminari), consigliati per affrontare con gli studenti gli aspetti privilegiati delle migrazioni internazionali dopo il 1945.

 

Cantiere 2 agosto, narrazione di una strage

Cantiere 2 agosto, narrazione di una strage

20 settembre 2018, ore 18
Casa della memoria
Via Federico Confalonieri 14, Milano

Interventi di
Cinzia Venturoli
Paolo Bolognesi

Modera
Benedetta Tobagi


Descrizione:
Il docufilm sul progetto del 2 agosto 2017 dove le 85 vittime della strage di Bologna sono state raccontate in 85 narrazioni in vari luoghi della città

Durata:48 min

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DAL SANGRO AL SENIO. Il percorso della Maiella attraverso le immagini Alleate

Istituto Nazionale Ferruccio Parri e Fondazione Brigata Maiella

DAL SANGRO AL SENIO
Il percorso della Maiella attraverso le immagini Alleate

Milano, 5-24 giugno 2018

Casa della memoria
Via Federico Confalonieri 14, Milano (M5 Isola)

Inaugurazione: martedì 5 giugno 2018, ore 17

Orari di apertura: lunedì-venerdì 10-12.30 | 13.30-17; sabato e domenica 10-18

La mostra è inserita nel programma di Milano PhotoWeek – progetto promosso da Comune di Milano | Cultura

Il Gruppo patrioti della Maiella è l’unica formazione della Resistenza Italiana decorata di Medaglia d’Oro al Valor Militare alla bandiera

Inaugurazione Martedì 5 giugno 2018, ore 17

Saluto iniziale

Claudio Silingardi, direttore generale Istituto nazionale Parri

Interventi

Nicola Mattoscio, presidente Fondazione Brigata Maiella

Da Casoli a Bologna, i nuovi Garibaldini

Carlo Troilo, giornalista

Miracolo a Milano, la ricostruzione morale e materiale

Mario Artali, presidente Fondazione Aldo Aniasi

Ettore Troilo, dalla Maiella alla Prefettura di Milano

Discussione

È giusto parlare ancora di antifascismo?

Marcello Flores, direttore scientifico Istituto Nazionale Parri

Ernesto Galli Della Loggia, Università degli studi ‘La Sapienza’ Roma

Modera la discussione

Antonio Carioti, Corriere della Sera

A seguire

Inaugurazione della mostra Dal Sangro al Senio e rinfresco di saluto

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Spyros Meletzis: il fotografo della Resistenza antifascista greca 1942-1944

Spyros Meletzis: il fotografo della Resistenza antifascista greca 1942-1944

a cura di Gigliola Foschi e Nina Kassianou

Casa della Memoria di Milano, III piano
via F. Confalonieri 14
4 giugno – 2 luglio 2018

L’orario di apertura è il seguente: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17; sabato e domenica dalle 10 alle 18.

Nel giorno di inaugurazione si terrà una conferenza di presentazione (alle ore 18) a cui parteciperanno Gigliola Foschi, Nina Kassianou e Monica Di Barbora.

La mostra è realizzata con il contributo di Fondazione Cariplo; con il sostegno tecnico di Archivio Fotografico Italiano.

Le straordinarie fotografie di Spyros Meletzis offrono una significativa ed epica rappresentazione della Resistenza greca: uno dei più complessi e significativi movimenti di massa che in Europa si batterono contro l’occupazione nazi-fascista. Dopo la capitolazione militare, nel 1941, ad Atene venne insediato un governo ellenico collaborazionista e il territorio fu suddiviso in tre zone d’influenza assegnate all’esercito tedesco, a quello bulgaro e alle truppe italiane (che controllavano la zona continentale di maggiori dimensioni). Spyros Meletzis fu invitato dall’EAM (Fronte di Liberazione Nazionale) a documentare quella Resistenza che, già dal 1942, si era organizzata alle pendici del monte Olimpo, tra le montagne della Tessaglia, dell’Euritania e della Macedonia. Le sue immagini eroiche – dotate di uno stile modernista che ricorda quelle del russo Rodčenko – non vennero realizzate né in modo occasionale né per la pubblicazione sui giornali. Esse intendevano offrire una precisa testimonianza della Resistenza vista dall’interno, da un fotografo professionista che vi faceva parte e che era membro del KKE (Partito comunista greco). Il risultato è che ci troviamo di fronte a una documentazione intenzionale e sistematica, e proprio per questo unica tra le fotografie della Resistenza in Europa. Rimasto integro, questo lavoro di Meletzis venne tenuto protetto e nascosto non solo durante gli anni della Guerra civile greca (1946-49) ma fino alla caduta del regime dei colonnelli (1974). Le sue fotografie documentano i combattimenti, ma soprattutto ritraggono i protagonisti delle Resistenza, raffigurati come eroi coraggiosi, protesi verso il futuro (dai principali leader, ai “ribelli”, alle donne impegnate nella lotta). Evidenziano inoltre la struttura di contropotere creata dall’EAM, con l’apertura e la gestione di scuole per incrementare l’istruzione, con i tribunali e i centri medici, con i governi locali e le assemblee parlamentari. Oltre a organizzare la resistenza, infatti, l’EAM e il suo braccio armato, l’ELAS (Esercito popolare greco di Liberazione), avevano creato l’embrione e le prime strutture di un nuovo Stato basato sulla vita comunitaria e su una vasta partecipazione popolare, realizzando anche la collaborazione di una parte della Chiesa di Grecia (il religioso Demetrios Cholevas, ritratto da Meletzis, aveva dato a questi accordi con l’EAM un contributo determinante). La mostra di Meletzis racconta dunque, in modo approfondito e documentato, una pagina fondamentale della storia greca. Ma mette anche in evidenza che la Resistenza divenne in quel Paese un’importante occasione di emancipazione popolare (fu l’EAM, ad esempio, a dare alle donne greche, nel 1944, il diritto di voto). Al di là dei fatti testimoniati, queste immagini, proprio perché dichiaratamente “di parte”, ci fanno comprendere da vicino gli ideali e gli obiettivi che guidavano lui e tanti membri dell’EAM.

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Spyros Meletzis

Nasce nel 1906 nell’isola di Imbros (attuale Turchia) e muore nel 2003 ad Atene. Dal 1927 al 1937 lavora come assistente nello studio del famoso fotografo Georgios Boukas. Nel 1942 viene invitato dalla Resistenza a documentare la lotta per la libertà nazionale e i suoi protagonisti. Nascoste fino al 1974 (anno della caduta del regime dei colonnelli) le sue fotografie della Resistenza inizieranno ad essere esposte in molte località della Grecia a partire dal 1976 e verranno pubblicate nel libro Con i ribelli sulle montagne. Dopo la guerra ha viaggiato in tutta la Grecia e ha dedicato la maggior parte del suo lavoro alla raffigurazione della campagna e del modo di vivere dei suoi abitanti. Dal 1960 si è concentrato sulla fotografia di antichità e sulla pubblicazione di guide turistiche per i musei archeologici di Atene, Olimpia, Epidauro e Rodi.

Nel 2007 il Museu Valencià de la Illustració i de la Modernitat – MuVIM (Valencia) ha ospitato una sua ampia mostra, a cura di Nicolás Sánchez Durá e Nina Kassianou. In occasione di tale mostra è stato inoltre edito il catalogo: Nina Kassianou, Nicolás Sánchez Durá, Spyros Meletzis. La Rebeldía Antifascista 1942-1944, Pentograf Editorial, Valencia.

Nel 2008, In collaborazione con il Museo della Fotografia di Salonicco, le sue fotografie della Resistenza sono state esposte presso la National Bank of Greece Cultural Foundation di Salonicco e di Atene.

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UNA RICERCA. Leo Diena: l’antifascismo, la Resistenza, le radici

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31 maggio 2018, ore 18
Casa della memoria
Via Federico Confalonieri 14
Milano – M5 Isola

Presentazione del volume

UNA RICERCA
Leo Diena: l’antifascismo, la Resistenza, le radici

di Anna Grasselli Diena e Clemente Diena

Interventi di

Marcello Flores
Istituto nazionale Ferruccio Parri

Liliana Picciotto
Fondazione CDEC

Saranno presenti gli autori

Ferruccio Parri e le Italie del Novecento: VERSO UNA NUOVA BIOGRAFIA

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31 maggio 2018 ore 15.30
Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”
Via del Carmine 13, Torino – Sala Memoria delle Alpi, 3° piano

Ferruccio Parri e le Italie del Novecento
Ciclo di convegni a cura dell’Istituto nazionale “Ferruccio Parri”

Verso una nuova biografia

Saluti di Claudio Dellavalle (Presidente Istoreto)

Luca Polese Remaggi (Università degli studi di Salerno)
Ferruccio Parri nel Novecento italiano

Mimmo Franzinelli (Istituto nazionale Ferruccio Parri)
Controversie e zone d’ombra

Chiara Colombini (Istoreto)
“Tutti vanno pazzi per lui”. Parri nella storia dell’azionismo

Caterina Arfè (Archivio centrale dello Stato)
Le fonti su Ferruccio Parri nella documentazione dell’Archivio centrale dello Stato

Coordina Gilda Zazzara (Università Ca’ Foscari Venezia)


Prossimi incontri:

Ferruccio Parri combattente
(Bologna, novembre 2018)

Ferruccio Parri e la politica della Repubblica
(Roma, aprile 2019)

Ferruccio Parri e la costruzione della memoria della Resistenza
(Milano, settembre 2019)

Info: segreteria@insmli.it

Guerra, prigionia, libertà

Alberto Longoni

GUERRA PRIGIONIA LIBERTÀ

Casa della Memoria ospita fino al 27 maggio 2018 una personale di Alberto Longoni. Le opere esposte, create con tecniche diverse e in contesti differenti, sono legate da un unico filo conduttore: l’esperienza della deportazione e della prigionia dell’artista.

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Inaugura il 3 maggio alle ore 18 “Alberto Longoni. Guerra prigionia libertà”, con la partecipazione di Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Maria Fratelli, Direttore Unità Case Museo e Progetti Speciali, Giuliano Banfi, Vicepresidente ANED Milano e Maurizio Guerri, curatore della mostra. L’esposizione, realizzata per Casa della Memoria, ideata e prodotta in collaborazione con ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti), con il patrocinio dell’Accademia di Brera e l’aiuto dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri, vuole celebrare Alberto Longoni e ricordare la sua esperienza di deportazione e prigionia.

Pittore, scultore, incisore, illustratore, Longoni è un artista eclettico che ha saputo realizzare opere con tecniche diverse pur mantenendo sempre un tratto distintivo, asciutto ed essenziale. Ha collaborato con molte riviste e case editrici in qualità d’illustratore e sue mostre personali si sono tenute, oltre che in Italia, in Francia, Germania, Svizzera, Danimarca, Polonia e negli Stati Uniti.

La tragica esperienza della deportazione segna il suo lavoro artistico: era l’8 settembre 1943 quando, giovane arruolato in Marina, viene fatto prigioniero a Creta dai soldati tedeschi insieme ai propri compagni e deportato nei campi di concentramento in Germania. Dopo lunghi anni passati a lavorare per vari campi di prigionia Longoni riesce a tornare in Italia e, passando per alcune esperienze in impresa, a dedicarsi totalmente all’arte.

Il lavoro sicuramente più noto dell’artista milanese è il grande graffito realizzato per il Museo monumento al deportato di Carpi nel 1973: nella prima sala di questo Museo monumento si erge il disegno che occupa un’intera parete, fino al soffitto, dove si stagliano come fantasmi le silhouette di uomini, donne, bambini, figure disumanizzate dalle orbite vuote, realizzate con poche linee scure che creano nel visitatore un impatto emotivamente devastante. Di questo lavoro sono esposti, insieme a molte altre opere, gli studi preparatori.

ANED rappresenta per l’Italia tutte le deportazioni, da quella politica a quella razziale, da quella militare a quella dei cosiddetti diversi; mission dell’associazione è raccogliere, conservare, consolidare le testimonianze e la storia della deportazione ed era quindi una scelta naturale decidere di promuovere questa mostra di Alberto Longoni, cittadino milanese che ha vissuto il doloroso e tragico percorso della deportazione e che, tornato in libertà, ne è stato un testimone esemplare, con uno sguardo profondo e solidale e un segno pittorico leggero e graffiante.


ALBERTO LONGONI nasce il 24 agosto 1921 a Milano. Durante gli studi ginnasiali l’azienda paterna fallisce, il padre muore e Longoni è costretto a iniziare a lavorare. Da autodidatta si avvicina al disegno e alla pittura. Nel 1940 è arruolato in Marina, ma dopo l’8 settembre 1943 è catturato dai tedeschi e deportato in Germania come internato militare in diversi lager fino al settembre 1945. Durante questo periodo conosce Lidia Josepyszyn, anch’essa prigioniera deportata dalla Polonia, che diventerà sua moglie e con cui fa ritorno in Italia. Longoni riprende a lavorare: dopo il fallimento dell’azienda in cui è impiegato, decide di dedicarsi totalmente all’arte. Partendo dalla grafica, l’arte di Longoni si apre alla pittura, all’illustrazione, alla scultura. Collabora per molte riviste, tra cui «Quattroruote», «Imago», «Humor Graphic», «Abitare», «Le arti»; negli anni Sessanta è chiamato a illustrare le sovraccoperte dei classici della letteratura italiana della Mondadori. Tra i libri illustrati da Longoni si ricordano: Le avventure di Pinocchio (1963), Bacco in Toscana di Francesco Redi (1967), Il paese dei maghi di Pinin Carpi (1974).

Lo studio di architettura BBPR sceglie di collaborare con Alberto Longoni – oltre che con Picasso, Léger e Guttuso – per la realizzazione degli spazi del Museo monumento al deportato politico e razziale di Carpi, inaugurato nel 1973. Qui l’artista realizza un grande graffito sul tema della deportazione nell’Europa nazifascista.

Ha ricevuto molteplici riconoscimenti e premi per la sua attività di artista. Sue mostre personali si sono tenute in Italia – le più recenti al Museo del Paesaggio di Verbania (2008) e al Museo monumento al deportato di Carpi (2016) – oltre che in Francia, Svizzera, Danimarca, Germania e Austria, Polonia, Stati Uniti. Dal 1986 per problemi di salute, Longoni lascia l’amata Milano per Emo di Crodo. Muore a Miazzina il 7 dicembre 1991.


Alberto Longoni. Guerra Prigionia Libertà

Dal 4 al 27 maggio 2018

Inaugurazione 3 maggio ore 18

Casa della Memoria

Via Federico Confalonieri 14, Milano (M5 Isola M2 Garibaldi)

Lunedì – venerdì: dalle 9.00 alle 17.00

Sabato – domenica: dalle 10 alle 18

Ingresso gratuito

02 88444102

casadellamemoria@comune.milano.it

www.facebook.com/casadellamemoria/

Cefalonia. Il processo, la storia, i documenti

Presentazione del volume

CEFALONIA
Il processo, la storia, i documenti

14 maggio 2018, ore 17e30
Casa della memoria
Via Federico Confalonieri 14
Milano – M5 Isola

Interventi di
Marcello Flores
Istituto nazionale Ferruccio Parri
Davide Mandarano
Associazione nazionale Divisione “Acqui”
Giuliano Banfi
A.N.E.D.
Paolo Pezzino
Università degli studi di Pisa
Silvia Buzzelli
Università degli studi Milano Bicocca

Saranno presenti gli autori

Nel settembre 1943, sull’isola di Cefalonia si consumò il più grande massacro di soldati italiani della seconda guerra mondiale.

La documentazione utilizzata per l’indagine e il processo (celebrato solo a settant’anni dall’evento), di cui si dà conto nel volume, è un imprescindibile materiale per chiunque voglia approfondire la conoscenza di un episodio cruciale della nostra storia.

Vi aspettiamo il 14 maggio alle ore 17e30 presso la Casa della memoria!