Rassegna “Resistenza!” dal 22 al 25 aprile a Bologna

In occasione della Festa della Liberazione, al cinema Lumiere (via Azzo Gardino 65), la Cineteca di Bologna presenta una rassegna patrocinata dal Comitato provinciale della Resistenza e della Lotta di Liberazione e in collaborazione con Anpi e Istituto Storico Parri Emilia-Romagna.

Quattro appuntamenti, dal 22 al 25 aprile, per celebrare i valori della Resistenza e la lotta contro il nazifascismo: Le quattro giornate di Napoli di Nanni Loy, la docufiction La neve cade dai monti, il documentario sulle partigiane La mia bandiera. La Resistenza al femminile. E inoltre, Un solo errore – Bologna, 2 agosto 1980, per ricordare il più grave attentato terroristico della storia repubblicana e l’orgogliosa reazione della nostra città.

Il 24 aprile, alle ore 20, proiezione di:

VIDEO-TESTIMONIANZA INEDITA DI JOHN REEP

(2012) di Susan Reep (15′)

John Reep, soldato americano che ha partecipato alla Liberazione  di Bologna, ha fotografato, tra i primi, il muro di Palazzo d’Accursio  lungo il quale venivano fucilati i Partigiani e che diventerà il Sacrario ai Caduti. L’intervista, del settembre 2012, è di Susan Reep,  la figlia, ed è a cura dell’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna. Introduce Luisa Cigognetti (responsabile sezione audiovisivi Istituto Parri).

Programma dettagliato delle 4 proiezioni: http://www.cinetecadibologna.it/Resistenza2013/ev/programmazione

 

John Reep, il soldato americano che il giorno della Liberazione fotografò il muro dove venivano fucilati i partigiani bolognesi

In occasione della Festa della Liberazione, al cinema Lumiere (via Azzo Gardino 65), la Cineteca di Bologna presenta una rassegna patrocinata dal Comitato provinciale della Resistenza e della Lotta di Liberazione e in collaborazione con Anpi e Istituto Storico Parri Emilia-Romagna.

Quattro appuntamenti, dal 22 al 25 aprile, per celebrare i valori della Resistenza e la lotta contro il nazifascismo: Le quattro giornate di Napoli di Nanni Loy, la docufiction La neve cade dai monti, il documentario sulle partigiane La mia bandiera. La Resistenza al femminile. E inoltre, Un solo errore – Bologna, 2 agosto 1980, per ricordare il più grave attentato terroristico della storia repubblicana e l’orgogliosa reazione della nostra città.

Il 24 aprile, alle ore 20, proiezione di:

VIDEO-TESTIMONIANZA INEDITA DI JOHN REEP

(2012) di Susan Reep (15′)

John Reep, soldato americano che ha partecipato alla Liberazione  di Bologna, ha fotografato, tra i primi, il muro di Palazzo d’Accursio  lungo il quale venivano fucilati i Partigiani e che diventerà il Sacrario ai Caduti. L’intervista, del settembre 2012, è di Susan Reep,  la figlia, ed è a cura dell’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna. Introduce Luisa Cigognetti (responsabile sezione audiovisivi Istituto Parri).

Programma dettagliato delle 4 proiezioni: http://www.cinetecadibologna.it/Resistenza2013/ev/programmazione

“Mussolini e il suo doppio. I diari svelati”. Presentazione del libro di Nicole Ciccolo e Elena Manetti

Mussolini e il suo doppio Giovedì 11 aprile 2013, alle 17.30, presso la sede dell’Istituto Parri di Bologna (via Sant’Isaia 20, ingresso Museo della Resistenza), verrà presentato il libro di Nicole Ciccolo e Elena Maletti, Mussolini e il suo doppio. I diari svelati, prefazione di Mimmo Franzinelli, introduzione di Roberto Tagliavini (Pioda editore, 2012).

Le autrici illustrano il loro lavoro e ne discutono con Simone Duranti (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), introduce e coordina Luca Alessandrini (direttore Istituto Storico Parri Emilia-Romagna). Ingresso libero.

Dalla morte del duce fino ai nostri giorni, a intervalli più o meno lunghi, viene pubblicata la notizia-scoop del ritrovamento di diari attribuibili a Mussolini che vengono regolarmente smascherati come falsi. Ogni volta la notizia provoca comunque interesse e appassionata curiosità e questo è certamente il segno di un bisogno collettivo di capire la psicologia di un uomo che è stato il protagonista assoluto di una lunga pagina, la più drammatica, dolorosa e incomprensibile della nostra storia. L’ultima clamorosa scoperta dei presunti diari di Mussolini è avvenuta nel 2010 e ne è seguita, dopo dibattiti e scontri tra chi li riteneva  autentici e chi falsi, la pubblicazione delle cinque agende del duce. È stato poi definito che le agende erano state scritte da due falsarie, madre e figlia vissute nel ventennio fascista e ormai scomparse, già processate e condannate alla fine degli anni Cinquanta, per lo stesso reato di falso e truffa. Al di là dei fatti, ci si domanda come sia stato possibile, da parte delle due donne,  scrivere centinaia di pagine imitando perfettamente la grafia del duce. Questa capacità va oltre una consapevole imitazione e fa pensare ad una totale identificazione, o piuttosto ad una idealizzazione. Le autrici del falso sembrano andare nettamente oltre l’imitazione di una pura forma e ci rivelano un elevato grado di introiezione non solo del modello, ma quasi della personalità di Mussolini e l’idealizzazione del “loro” duce sia sul piano ideologico, sia sul piano affettivo, ha permesso di riprodurne con assoluta spontaneità la scrittura .

La seconda parte del libro è un accertamento grafico-grafologico che dimostra la compatibilità tra i falsi diari e la mano di una delle due falsarie fatto sugli atti del processo alle due donne ed è completo di testimonianze, memoriali e particolari inediti e significativi.

Presentazione di “Un passato che non passa” di Carlo D’Adamo e William Pedrini

Un passato che non passa 4 IV 2013 Invito Giovedì 4 aprile 2013, alle ore 17.30, presso la sala ex Refettorio dell’Istituto Parri di Bologna (accesso da via Sant’Isaia 20, ingresso Museo della Resistenza), verrà presentato il libro di Carlo D’Adamo e William Pedrini, Un passato che non passa. Il documentario fotografico di D’Aiutolo e Parisi (prefazione di Adolfo Mignemi, Pendragon 2013).

Discuteranno con gli autori Francesco Berti Arnoaldi Veli (presidente nazionale della Fiap), Ermenegildo Bugni (vice presidente Anpi provinciale Bologna) e Luca Alessandrini (direttore Istituto Parri). Introduce e coordina Giancarla Codrignani (vice presidente dell’Istituto Parri). Ingresso libero.

Nei giorni confusi che seguono la Liberazione, a Bologna il questore Romolo Trauzzi avvia le pratiche per procedere contro i funzionari responsabili di complicità nelle attività illegali del regime. Nei primi processi viene utilizzato come prova un prezioso documentario fotografico confezionato da Filippo D’Aiutolo e Riccardo Parisi (entrambi membri di Giustizia e Libertà) che testimonia le torture a cui vennero sottoposti civili e partigiani, uccisi nelle caserme della polizia fascista, assassinati per la strada dalle Brigate nere, freddati in esecuzioni sommarie. Ma il lavoro della Commissione per l’epurazione viene presto interrotto: a Roma hanno deciso che gli apparati devono ritornare di nuovo in mano ai vecchi personaggi e i dirigenti antifascisti vengono deposti dagli incarichi, trasferiti e spesso perseguitati. Depistaggi, omertà, segreti inconfessabili, stragi perpetrate e omicidi impuniti minano una debole democrazia appena nata. Fotografie scioccanti e inedite, un documento storico di eccezionale importanza che è giusto e necessario recuperare in tutto il suo valore di denuncia e di ricerca della verità.

Presentazione di “Sant’Anna di Stazzema. Storia di una strage” di Paolo Pezzino

SantAnna di Stazzema 26 III 2013 Invito Martedì 26 marzo 2013, alle ore 17.30, l’Istituto Parri, con Landis, Isrebo, Cedost e la Società editrice il Mulino presentano la nuova edizione di Sant’Anna di Stazzema. Storia di una strage, di Paolo Pezzino (Il Mulino, 2013).
Con l’Autore intervengono Paolo Pombeni (Università di Bologna) e Luca Alessandrini (Istituto Storico Parri Emilia-Romagna). Introduce e coordina Ugo Berti Arnoaldi (Il Mulino).
La presentazione si terrà a Bologna, presso la sede dell’Istituto Parri, Sala del Refettorio, ingresso da via Sant’Isaia 20.

Il 12 agosto 1944 a Sant’Anna di Stazzema, minuscolo paese della montagna lucchese, ebbe luogo il maggiore eccidio di civili compiuto dai nazisti in Italia dopo quello di Monte Sole-Marzabotto, di cui si resero responsabili le stesse SS. Riemerso alla cronaca nel 2005 con il processo celebrato a La Spezia e nel 2008 per il film di Spike Lee “Miracolo a Sant’Anna”, il ricordo di quegli eventi è tornato oggi d’attualità: a fine settembre 2012, infatti, con una sconcertante decisione, la procura di Stoccarda ha disposto l’archiviazione per insufficienza di prove del procedimento contro i responsabili.
Il libro, straordinariamente documentato, racconta la storia della strage: in che contesto maturò, i protagonisti, carnefici e vittime, come si svolse, come non si fece giustizia nel dopoguerra e come la si è fatta a La Spezia. Infine discute la decisione della procura di Stoccarda nel contesto dei rapporti fra Italia e Germania in merito ai crimini di guerra.

 

 

Presentazione del libro: Sant’Anna di Stazzema, storia di una strage

Martedì 26 marzo 2013, ore 17.30

a Bologna, presso la sede dell’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna,

Sala del Refettorio ex Convento di San Mattia, ingresso da via Sant’Isaia 20

L’Istituto Parri, con Landis, Isrebo, Cedost e la Società editrice il Mulino presentano la nuova edizione di

 

 

Sant’Anna di Stazzema

Storia di una strage

di

Paolo Pezzino

Il Mulino, 2013

 

con lAutore intervengono

 

Paolo Pombeni

Università di Bologna

Luca Alessandrini

Istituto Storico Parri Emilia-Romagna

introduce e coordina

 

Ugo Berti Arnoaldi

Il Mulino

 

             Il 12 agosto 1944 a Sant’Anna di Stazzema, minuscolo paese della montagna lucchese, ebbe luogo il maggiore eccidio di civili compiuto dai nazisti in Italia dopo quello di Monte Sole-Marzabotto, di cui si resero responsabili le stesse SS. Riemerso alla cronaca nel 2005 con il processo celebrato a La Spezia e nel 2008 per il film di Spike Lee «Miracolo a Sant’Anna», il ricordo di quegli eventi è tornato oggi d’attualità: a fine settembre 2012 infatti con una sconcertante decisione la procura di Stoccarda ha disposto l’archiviazione per insufficienza di prove del procedimento contro i responsabili.

 

             Il libro, straordinariamente documentato, racconta la storia della strage: in che contesto maturò, i protagonisti, carnefici e vittime, come si svolse, come non si fece giustizia nel dopoguerra e come la si è fatta a La Spezia. Infine discute la decisione della procura di Stoccarda nel contesto dei rapporti fra Italia e Germania in merito ai crimini di guerra.

Storia di un Liceo nelle agitazioni dell’autunno 2012

L’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna considera di grande interesse,
culturale e didattico, l’iniziativa di un liceo di Bologna, il
“Copernico”.
Una classe, la IV E, ha scritto una storia dell’autunno 2012, delle
agitazioni degli insegnanti e degli studenti, delle manifestazioni,
delle assemblee e dell’occupazione, valutando criticamente e
autocriticamente gli accadimenti, facendo ampio ricorso a documenti.
Sono interessanti sia l’operazione didattica e disciplinare, costituita
dal tentativo di studiare e scrivere in termini storici eventi tanto
vicini all’esperienza diretta degli studenti, sia lo sguardo verso il
mondo della scuola e le sue componenti dal Ministero agli insegnanti,
dagli stessi studenti ai genitori e ai sindacati.
Il lavoro degli studenti si presta ad essere discusso con esperti,
insegnanti e gli studenti stessi

Mercoledì 20 marzo 2013, ore 17
presso la sede dell/’/Istituto Parri, Sala ex Refettorio, ingresso da
via Sant’Isaia 20, Bologna

Il caldo autunno del Copernico. Cronache dal Copernico dal 22 ottobre
al 1° dicembre 2012
della classe IV E 

Con gli Autori, interventi di
Paola Francesca Scarano, Vice Presidente del Consiglio Comunale di Bologna;
Giuseppe De Biasi, Assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro della
Provincia di Bologna;
Matteo Buldrini, Studente del Liceo “N. Copernico” di Bologna e membro
del Consiglio di Istituto;
John Martin Kregel, Già studente del Liceo “N. Copernico” di Bologna;
Mariagrazia Di Campli, Insegnante del Liceo “N. Copernico” di Bologna;
Giancarla Codrignani, Giornalista, già parlamentare, già insegnante;
Leila Falà, Poeta;
Luca Alessandrini, Direttore dell’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna
coordina
Mario Pinotti, Insegnante del Liceo “N. Copernico” di Bologna e
Responsabile della Sezione Didattica dell/’/Istituto Storico Parri
Emilia-Romagna

Storia di un Liceo nelle agitazioni dellautunno 2012 Invito[1]

Gli Indipendenti di sinistra

Giovedì 14 marzo 2013, ore 17.30

Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio

Sala dello Stabat Mater

Bologna, Piazza Galvani 1

 

Gli Indipendenti di sinistra

Una storia italiana dal Sessantotto a Tangentopoli

di

Giambattista Scirè

Ediesse, 2012

con l’Autore,

interventi di

Giancarla Codrignani

Raniero La Valle

Federico Stame

introduce

Alberto De Bernardi

coordina

Michele Smargiassi

 

             Il fenomeno degli Indipendenti di sinistra, una vicenda finora mai studiata, ma che si intreccia con gli avvenimenti più importanti della storia dell’Italia repubblicana, ha una sua assoluta originalità in Europa e forse nel mondo: non ci sono altri esempi, infatti, di un partito politico, nella fattispecie il Pci, che abbia messo a disposizione tra il 10 e il 15 per cento dei propri seggi per l’elezione di candidati indipendenti, permettendo la costituzione di un gruppo autonomo, scisso da vincoli di appartenenza ideologica e con pieno diritto di dissenso.

             Dal Sessantotto a Tangentopoli la Sinistra indipendente rappresenta una pluralità di matrici culturali – socialista (come Lelio Basso, Stefano Rodotà, Gianfranco Pasquino), cattolica (come Mario Gozzini, Adriano Ossicini, Claudio Napoleoni), azionista (come Ferruccio Parri, Carlo Levi, Franco Antonicelli, Altiero Spinelli) – tentando di sintetizzare in una terza forza alternativa, una sorta di riformismo “militante”, che da sinistra rivendicava come valori irrinunciabili la libertà, la democrazia, il pluralismo, la laicità, e rifiutando sia l’ideologismo e il centralismo democratico del movimento operaio, sia la stretta dipendenza dalla gerarchia ecclesiastica e l’interclassismo democristiano.

             La storia della Sinistra indipendente funziona bene da cartina di tornasole della società e della politica italiana degli anni Settanta e Ottanta, ed è stata ricostruita utilizzando i documenti reperiti in importanti archivi storici italiani, le testimonianze scritte dei suoi protagonisti, e i racconti di quelli ancora in vita.

Presentazione del libro “La vetrina infranta. La violenza politica a Bologna negli anni del terrorismo rosso. 1974-1979″

CopertinaVetrinainfranta Mercoledì 13 marzo, alle ore 17.30, a Bologna, presso la sala del Consiglio provinciale (via Zamboni 13), verrà presentato il libro di Luca Pastore, La vetrina infranta. La violenza politica a Bologna negli anni del terrorismo rosso. 1974-1979 (Pendragon edizioni). Ingresso libero.

Il volume, promosso dalla Fondazione dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, apre la nuova collana di ricerche dell’Istituto Parri. Con l’autore, parteciperanno alla presentazione Claudio Santini (Fondazione dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna), Mirco Dondi (Università di Bologna) e Luca Alessandrini (direttore Istituto Storico Parri Emilia-Romagna).

Durante la stagione degli anni di piombo e del terrorismo, Bologna ha vissuto pagine dolorose. Alcune molto note, come la strage alla stazione e l’uccisione di Francesco Lorusso, altre quasi completamente dimenticate, ma fondamentali per comprendere quella fase della nostra storia. Il libro La vetrina infranta ricostruisce gli episodi di violenza politica in città negli anni che vanno dal 1974 ai primi anni ‘80, dall’omicidio del brigadiere Lombardini allo scioglimento di Prima linea (annunciato in un tribunale bolognese dai terroristi detenuti), passando per gli scontri di piazza, gli attentati intimidatori, l’uccisione di Lorusso, l’agguato ad Antonio Mazzotti e la morte di Graziella Fava. La ricerca, arricchita da una dettagliata cronologia degli avvenimenti e dalle interviste ad alcuni protagonisti, nasce per ricordare quest’ultima, uccisa dalle conseguenze di un attentato incendiario contro la sede dell’Associazione stampa nel 1979.La vetrina infranta 13 III 2013 invito[1]

Presentazione de “Gli indipendenti di sinistra. Una storia italiana dal Sessantotto a Tangentopoli” di Giambattista Scirè

Gli Indipendenti di Sinistra 14 III 2013 invito[1]  Giovedì 14 marzo 2013, alle ore 17.30, a Bologna, presso la Sala dello Stabat Mater della Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio (piazza Galvani 1) verrà presentato il libro di Giambattista Scirè, “Gli indipendenti di sinistra. Una storia italiana dal Sessantotto a Tangentopoli” (Ediesse 2012).

Con l’autore, interventi di Giancarla Codrignani, Raniero La Valle, Federico stame; introduce Alberto De Bernardi, coordina Michele Smargiassi.

             Il fenomeno degli Indipendenti di sinistra, una vicenda finora mai studiata, ma che si intreccia con gli avvenimenti più importanti della storia dell’Italia repubblicana, ha una sua assoluta originalità in Europa e forse nel mondo: non ci sono altri esempi, infatti, di un partito politico, nella fattispecie il Pci, che abbia messo a disposizione tra il 10 e il 15 per cento dei propri seggi per l’elezione di candidati indipendenti, permettendo la costituzione di un gruppo autonomo, scisso da vincoli di appartenenza ideologica e con pieno diritto di dissenso.

             Dal Sessantotto a Tangentopoli la Sinistra indipendente rappresenta una pluralità di matrici culturali – socialista (come Lelio Basso, Stefano Rodotà, Gianfranco Pasquino), cattolica (come Mario Gozzini, Adriano Ossicini, Claudio Napoleoni), azionista (come Ferruccio Parri, Carlo Levi, Franco Antonicelli, Altiero Spinelli) – tentando di sintetizzare in una terza forza alternativa, una sorta di riformismo “militante”, che da sinistra rivendicava come valori irrinunciabili la libertà, la democrazia, il pluralismo, la laicità, e rifiutando sia l’ideologismo e il centralismo democratico del movimento operaio, sia la stretta dipendenza dalla gerarchia ecclesiastica e l’interclassismo democristiano.

             La storia della Sinistra indipendente funziona bene da cartina di tornasole della società e della politica italiana degli anni Settanta e Ottanta, ed è stata ricostruita utilizzando i documenti reperiti in importanti archivi storici italiani, le testimonianze scritte dei suoi protagonisti, e i racconti di quelli ancora in vita.