80esimo della Resistenza a Massa M.ma – In memoria degli uomini e delle donne che ci fecero liberi

Un programma denso e importante, che il Comune di Massa Marittima, Medaglia d’argento al valor militare, ha scelto quest’anno di organizzare insieme all’Isgrec e tante altre associazioni per ricordare la sua Resistenza e l’80° della Liberazione.

La Maremma e i suoi scrittori: dal primo marzo al 10 maggio

Sedici incontri, sedici biblioteche ed istituti coinvolti, otto libri, undici autori, sedici tra storici, scrittori e giornalisti coinvolti: sono i numeri de “La Maremma e i suoi scrittori”, l’iniziativa organizzata dalla Rete Grobac, delle Biblioteche e degli archivi di Maremma e dell’Amiata che animerà i luoghi della rete nei mesi di marzo, aprile e maggio.

Prenderà il via venerdì 1 marzo il fitto calendario di eventi che porterà autori maremmani di romanzi storici ad incontrare il pubblico in vari punti della Rete. Un calendario pensato per favorire la conoscenza e lo scambio tra alcuni importanti autori del territorio e i lettori, dando anche spunti di approfondimento e riflessione: a dialogare con gli scrittori, infatti, saranno storici, altri autori e giornalisti. A curare l’organizzazione degli eventi è stata la Biblioteca comunale “G. Badii” di Massa Marittima, incaricata dalla Rete Grobac di promuovere, attraverso incontri pubblici, la lettura con il supporto scientifico dell’Isgrec, Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea, che ha contribuito ad individuare testi, autori e presentatori: un lavoro che, a partire dai romanzi storici pubblicati di recente da scrittori maremmani, coinvolge altri autori locali, storici e giornalisti.

Tanti gli autori coinvolti che presenteranno i loro lavori: si va da Gualtiero della Monaca, Carlo Rispoli e Mario Cosentino con “Il caso Lattes” (Effigi edizioni) a Davide Parri con “Florido e il piano K” (Effigi), da Francesco Falconi con “I Grifoni della Maremma” (La corte editore) a Stefano Erasmo Pacini con “Malamente. Una educazione maremmana” (Effigi), passando per Silvia Meconcelli, che presenta “Pazze di libertà” (Alter Ego edizioni), Alberto Prunetti con “Amianto. Una storia operaia” (Feltrinelli), Antonella Polenta con “Quell’anno le margherite divennero rosse” (Pegasus Edition), Filippo Cerri con “Di macchia e di morte” (Effequ).

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Presentazione di “Ribelli” di Katia Taddei

27 aprile, h. 17.30

Biblioteca Com. G. Badii di Massa Marittima

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Presentazione del volume

Ribelli. Formazione delle brigate Garibaldi nel territorio delle Colline Metallifere ed episodi di guerra civile alla luce di nuove fonti giudiziarie

di Katia Taddei (Betti editrice, 2024)

Introduce: Ilaria Cansella (Direttrice Isgrec)

Presentazione di “Antifasciste e antifascisti. Storie, culture politiche e memorie dal fascismo alla Repubblica”

26 aprile 2024, ore 17 - FestivalResistente, Bastione Mulino a vento, Grosseto

Presentazione del volume

Antifasciste e antifascisti. Storie, culture politiche e memorie dal fascismo alla Repubblica

a cura di Gianluca Fulvetti e Andrea Ventura (Viella, Collana dell’Istituto Nazionale F. Parri, 2024)

Dialogano con i curatori: Stefano Campagna e Ilaria Cansella (Isgrec)

 

Da alcuni decenni l’antifascismo pare aver perso la sua rilevanza nel dibattito civile e storiografico. Anche il Centenario della marcia su Roma ha lasciato sullo sfondo le storie di coloro che si opposero al fascismo sin dagli anni dello squadrismo. Questo libro invece le recupera e le racconta, mettendo al centro il vissuto quotidiano, i percorsi coraggiosi e dolorosi, in nome della libertà, dentro e fuori l’Italia negli anni complicati della guerra civile europea. Si riflette anche sugli antifascismi come ideologie politiche, con saggi che prendono in esame i discorsi e le pratiche delle diverse culture antifasciste e talvolta il loro difficile dialogo. Infine, si aprono alcuni squarci su cosa accade all’antifascismo dopo il 1945, sulle dispute della memoria e sul suo utilizzo nelle battaglie politiche dei primi anni della Repubblica e della Guerra Fredda.

“Volontarie per la libertà” – il 25 aprile 2024 a Rai Radio3

“Volontarie per la libertà”

il 25 aprile 2024 a Rai Radio3

Le donne sono state protagoniste della Resistenza: Radio3 le ricorderà il 25 aprile raccontando alcune storie di partigiane che andarono a combattere il nazifascismo e per questo furono perseguitate, torturate, uccise. Quattro storiche e uno storico ricostruiranno le vite di dieci donne, in dieci pillole, dieci frammenti sonori che punteggeranno le trasmissioni della giornata, da Qui comincia a Radio3 suite. Donne il cui contributo fondamentale alla guerra partigiana è documentato negli archivi degli Istituti storici della Resistenza insieme a quello di altre migliaia di donne di ogni ceto sociale che parteciparono alla guerra di Liberazione. Nel dopoguerra non a tutte venne riconosciuto quel contributo fondamentale, anzi. Rispetto agli uomini, la percentuale di partigiane riconosciute fu molto bassa, come a voler cancellare il ruolo delle donne e quel grande momento di emancipazione che la Resistenza rappresentò per esse. Radio3 con questa giornata vuole contribuire a far emergere il ruolo delle “Volontarie per la libertà”, a lungo taciuto. Con le voci di: Barbara Berruti, direttrice dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”; Ilaria Cansella, direttrice dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea; Metella Montanari, direttrice dell’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea di Modena; Alessio Parisi, direttore del museo della Resistenza Giambattista Lazagna di Rocchetta Ligure; Elisabetta Ruffini, Istituto Bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea. Lo speciale è a cura di Laura Zanacchi.

Resistere Pedalare Resistere! in bicicletta sulle strade della Memoria.

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Una ciclopasseggiata facile aperta a tutti, dedicata alla memoria di un fatto avvenuto il 17 Giugno 1944 in località Ponte del Ricci nel comune di Roccastrada dove, in uno scontro a fuoco con le truppe tedesche per cause non ancora del tutto chiare, trovarono la morte quattro giovani di Montemassi. In collaborazione con ANPI Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – Comitato Provinciale “Norma Parenti”, ISGREC e Festival Resistente Grosseto.

Qui per tutte le info: https://www.facebook.com/events/968792971513875

 

Pace è non avere paura. Dall’Ucraina storie di fuga e di accoglienza

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Sarà inaugurata giovedì 7 marzo alle ore 17 al Polo culturale “Le Clarisse” (via Vinzaglio, Grosseto) la mostra fotografica e pittorica “Pace è non avere paura. Dall’Ucraina storie di fuga e di accoglienza”, alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni coinvolte e dei curatori dell’allestimento. I materiali allestiti sono stati raccolti nel corso del progetto “Dall’Ucraina alla Maremma. Memorie di guerra per un futuro di pace”, realizzato dall’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea, con il contributo del Coeso-Società della Salute Grosseto, per raccogliere testimonianze sull’arrivo, a seguito dell’invasione russa, di profughi ucraini nel territorio grossetano.

Dalle interviste realizzate nel corso del progetto sono emersi, ricorrenti, alcuni temi, fra cui la mobilitazione per sostenere la comunità ucraina da parte degli ucraini già presenti e di alcune realtà locali del territorio, documentata dalle fotografie di Luigi Zannetti esposte. Scatti che testimoniano le manifestazioni di solidarietà, gli eventi di raccolta fondi, la risposta immediata e generosa data da una comunità contraddistinta dalla volontà di accogliere e facilitare l’integrazione dei profughi.

Nell’esposizione trovano spazio anche le opere di Olena Sydorova, artista, arteterapeuta e insegnante di arte delle creazione di immagini di categoria II alla “Mariupol School of Art”, che vive a Castiglione della Pescaia dal febbraio 2022.

Il progetto ha come esito finale la creazione di un Archivio di memorie e la realizzazione di un documentario, per la regia di Luigi Zannetti, curato da Clelia Pettini e Fabrizio Boldrini, che sarà proiettato sabato 16 marzo alle ore 18 presso la Sala Conferenze delle Clarisse alla presenza del regista.

La mostra rimarrà aperta fino al 31 marzo con orario 10-13, 17-20 (giovedì e venerdì) e 10-13, 16-19 (sabato e domenica).

22 marzo, 80° anniversario della strage dei martiri d’Istia

Ricorre quest’anno l’80° anniversario della strage dei martiri d’Istia. A Maiano Lavacchio dalle ore 9 si terrà la commemorazione istituzionale. Dalle 9 alle 13 la Casa della Memoria al futuro sarà aperta per chi vorrà visitare la mostra “Per noi il tempo si è fermato all’alba. Storia dei martiri d’Istia“, curata dall’Isgrec.

Il pomeriggio, alle ore 17, per il ciclo di presentazioni “La Maremma e i suoi scrittori” della rete Grobac, nella Biblioteca di Magliano in Toscana Elena Vellati (ISGREC) e la scrittrice Dianora Tinti presenteranno il volume “Quell’anno le margherite divennero rosse” (Pegasus Edition, 2022) di Antonella Polenta, romanzo ispirato alla storia degli 11 ragazzi trucidati dai fascisti a Maiano Lavacchio il 22 marzo 1944.

 

L’eredità di Don Milani e il sindacato. Fra storia e attualità della rappresentanza nel mondo del lavoro

Il 16 marzo 2024 (ore 9-13) alla Sala Cangialosi della CGIL Grosseto (via Repubblica Dominicana 80) l’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea, in collaborazione con il Dipartimento di formazione, lingue, intercultura, letterature e psicologia (Forlilpsi) dell’Università degli Studi di Firenze, e con il partenariato di CGIL Grosseto, Fondazione Valore Lavoro, SMILE Toscana, CISL Grosseto, Centro Studi Cisl, UIL FPL Toscana, propone una giornata di studi dedicata a “L’eredità di Don Milani e il sindacato. Fra storia e attualità della rappresentanza nel mondo del lavoro”. L’iniziativa è organizzata nell’ambito della Festa della Toscana 2023 con la compartecipazione del Consiglio regionale della Toscana.

Quella della scuola di Barbiana è una storia di riscatto, impegno, denuncia e testimonianza che ha incontrato – dal Sessantotto fino a oggi – la dimensione collettiva e plurale della rappresentanza del mondo del lavoro. Se l’istruzione era per Don Milani lo strumento attraverso cui i poveri avrebbero potuto sperare di uscire dall’emarginazione, il sindacato avrebbe consentito loro di difendersi, di rivendicare diritti e di ottenere una piena cittadinanza nel senso previsto dalla Costituzione. Una riflessione attuale e ancora utile per la formazione dei sindacalisti, ma più in generale per quella della cittadinanza: le idee di Don Milani, i temi da lui e dai suoi allievi affrontati, sono infatti fondamentali per pensare a come si cura, include, organizza, rappresenta il “lavoro fragile” in tempi di antico e nuovo sfruttamento, nei territori di una regione come la Toscana, fatta anche di vaste zone periferiche come nel caso maremmano.

Con il coordinamento di Adolfo Turbanti (Isgrec), sono previsti gli interventi di: Stefano Oliviero (Forlilpsi, Università di Firenze), “Un graffio quotidiano della coscienza”. Don Milani e la sua lezione di utopia; Francesco Lauria (Centro Studi CISL), Quel filo teso tra Fiesole e Barbiana. Don Milani e il mondo del lavoro; Sandra Gesualdi (Giornalista), “L’ingiustizia sociale è un’offesa”. Don Milani e il sindacato; Stefano Bartolini (Fondazione Valore Lavoro), Dei covi di miseria. Il mondo del lavoro nella Toscana periferica, anni ’40 e ’60

Seguirà una tavola rotonda su SINDACATO E DIRITTI”, alla quale parteciperanno Gessica Beneforti (Segretaria CGIL Toscana), Katiuscia Biliotti (Segretaria CISL Grosseto), Flavio Gambini (Segretario Generale UIL FPL Toscana).

Info: Isgrec: 0564415219, www.isgrec.it, segreteria@isgrec.it

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