Archivissima | La memoria del lavoro

In occasione di Archivissima 2021, Museo Martinitt e Stelline presenta il portale La memoria del lavoro, risultato del progetto promosso in collaborazione con Fondazione ISEC, con il contributo di Fondazione Cariplo. Si terrà una tavola rotonda per discutere di storia del lavoro, Public History, storia orale e didattica delle fonti a partire dal progetto Creare e divulgare cultura attraverso la memoria collettiva e dal coinvolgimento delle nuove generazioni nella ricerca storica.

Intervengono:
• Giorgio Bigatti, Fondazione ISEC
• Marco Boldrini, Zetalab e Politecnico di Milano
• Cristina Cenedella, Museo Martinitt e Stelline
• Carolina Lussana, Fondazione Dalmine
• Sarah Dominique Orlandi, Università Cattolica di Milano
• Carlo Pasero, ITSOS Albe Steiner e Auser Milano
• Lorenzo Pezzica, Master in Public Digital History presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e ANAI Lombardia
• Viviana Rocco, Museo Martinitt e Stelline
• Maria Teresa Sillano, Museo Martinitt e Stelline
• Manuel Tonolini, Fondazione Dalmine

Per approfondimenti:
• Il portale il portale La memoria del lavoro: www.lamemoriadellavoro.it
• La playlist La memoria del lavoro sul Canale Youtube di Fondazione ISEC

Venerdì 4 giugno 2021 ore 16.00
La tavola rotonda si terrà sia in presenza al Museo sia in digitale sul canale Youtube del Museo Martinitt e Stelline official.
Prenotazione obbligatoria: Tel. 0243006522, email museo@pioalbergotrivulzio.it

Workshop “[Wo]Menpower. Frontier Research Approaches in Gender and Labour Histories”

2021-05-13_womenpower_coverFondazione ISEC sarà presente al Workshop “[Wo]Menpower. Frontier Research Approaches in Gender and Labour Histories” promosso da Univerza v Ljubljani nell’ambito del MSCA-IF Project 2019 “We Can Do It! Women’s labour market participation in the maritime sector in the Upper Adriatic after the World Wars in an intersectional perspective”.

Giovedì 13 e venerdì 14 maggio 2021
Workshop online via Zoom (ID Zoom: 942 1899 6256).: Evento aperto al pubblico senza registrazione.

Festa della Liberazione 2021. Didattica. Il prof. Castoldi incontra in diretta gli studenti delle scuole di Manduria

Manduria (Taranto), 24 aprile 2021, ore 10.00. Il prof. Massimo Castoldi incontra gli studenti delle scuole di Manduria per l’anniversario della Liberazione, a cento anni dalla bomba fascista di Bolzano che uccise il 24 aprile 1921 il maestro elementare Franz Innerhofer. Un ricordo che unisce l’Italia nel giorno della Festa della Liberazione e intende proporre una riflessione sul ruolo della scuola al centro dell’interesse nazionale. Alla base dell’incontro saranno i suggerimenti offerti dal libro di Massimo CastoldiInsegnare libertà. Storie di maestri antifascisti, Donzelli, 2018. Al maestro di Bolzano Franz Innerhofer è dedicato l’intero secondo capitolo del libro.

Saluti di Gregorio Pecoraro, Sindaco di Manduria

Modera Vito Andrea Mariggiò, Assessore alla Cultura del Comune di Manduria

L’incontro sarà un aperto confronto e dibattito tra il prof. Massimo Castoldi e i giovani delle scuole.

L’evento sarà visibile sulla pagina facebook del sindaco di Manduria

https://www.facebook.com/gregoriopecoraropermanduria/

e sulla pagina facebook del Museo civico Manduria

https://www.facebook.com/museocivicomanduria/

 

 

L’incontro sarà caricato sulla piattaforma Sofia per il rilascio dei crediti formativi al personale docente presente.

Il libro

 

Massimo Castoldi, Insegnare libertà. Storie di maestri antifascisti, Roma, Donzelli, 2018

Dal secondo capitolo: Il sacrificio di Franz Innerhofer

Erano passati soltanto undici giorni dall’omicidio di Carlo Cammeo a Pisa, quando a Bolzano il 24 aprile 1921 le squadre fasciste guidate da Achille Starace uccidevano un altro maestro elementare, Franz Innerhofer.

Non si trattò di un delitto accuratamente premeditato come quello di Cammeo, e forse Innerhofer non era impegnato nella lotta di contenimento dell’avanzata fascista come Cammeo, ma la violenza spietata dell’episodio, il suo contesto storico e le sue drammatiche conseguenze fanno di Franz Innerhofer uno dei primi martiri italiani per la libertà dal fascismo e, credo, la prima vittima dei fascisti in Alto Adige.

Innerhofer divenne quel giorno il simbolo di un patriottismo ottocentesco, che significava amore per la propria terra e volontà di combattere il dispotismo, che si contrapponeva al nazionalismo fascista emergente inteso come guerra senza riserve alla contaminazione, all’eterogeneità, alla diversità culturale e religiosa.

La sua storia è ancora interamente da scrivere, ma la sua adesione partecipata alla fiera cittadina di Bolzano dell’aprile 1921 era certamente segno della volontà di salvaguardare l’autonomia e la tradizione della propria lingua, della propria cultura, della propria minoranza e della propria diversità, che il fascismo si proponeva di annullare, cancellare e distruggere, nel suo culto fasullo di un’italianità uniformante e storicamente inesistente.

 

Didattica. Incontro con gli studenti del Liceo Cremona di Milano sul tema Milano Piazzale Loreto. Scrivere la storia: il punto di vista e la critica delle fonti.

Milano, 16 aprile 2021, ore 8.30-10.30. Il prof. Massimo Castoldi incontra gli studenti del liceo Cremona di Milano sul tema: Milano Piazzale Loreto. Scrivere la storia: il punto di vista e la critica delle fonti.

L’intervento, che segue a quelli tenuti in presenza il 26 febbraio 2021 con gli studenti dell’Istituto Onnicomprensivo Musicale Statale di Milano, e online con quelli del liceo Machiavelli di Pioltello il 10 aprile, partendo da una riflessione sul significato della storia e sulle modalità dell’indagine storica, intende spiegare la storia nel suo farsi, ovvero provocare il dialogo tra le fonti storiche, a volte anche in contrasto tra loro.

Obiettivi

Gli obiettivi della proposta sono

1) riconoscere il punto di vista con il quale le fonti stesse sono spesso generate o presentate;

2) comprendere quanto la ricerca storica sia in continuo divenire;

3) comprendere quanto la storia sia il frutto di un lavoro complesso pienamente calato nella contemporaneità.

La memoria di Piazzale Loreto

Nella memoria di piazzale Loreto si intrecciano le contraddizioni di oltre settant’anni di storia: dai conti mai risolti con il fascismo, ai conflitti politici durante la guerra fredda, fino alla memoria debole e post-ideologica di oggi, che si logora tra la retorica delle vittime e quella della pacificazione.

All’alba del 10 agosto 1944 quindici antifascisti detenuti nel carcere di San Vittore furono fucilati sul piazzale, senza regolare processo o specifica incriminazione, da un gruppo di militi fascisti su ordine degli occupanti tedeschi.

I corpi furono ammassati contro una staccionata di legno e lasciati lì fino al tardo pomeriggio. I milanesi ammutoliti vi assistettero sgomenti e nel silenzio la piazza fu subito ribattezzata piazzale Quindici martiri.

Nei giorni della Liberazione, il 29 aprile 1945, furono portati in piazzale Loreto i corpi di Mussolini, di Claretta Petacci e dei gerarchi fascisti uccisi sul lago di Como.

La folla euforica e inferocita accorse per assistere alla fine del regime. Le immagini di quella mattina si sovrapposero nella memoria collettiva a quelle dell’anno precedente, complicando la storia di quel luogo già consacrato ai Quindici martiri.

E così la memoria di Piazzale Loreto rimane una memoria incompiuta, che non è riuscita a diventare memoria fondativa dell’Italia libera e democratica. Soltanto la critica delle fonti può provare a restituirci quella storia, liberandola da pregiudizi, e aiutarci a comprendere quanto scriverne significhi anche interpretare il presente.

Uno strumento di lavoro

Il libro pubblicato recentemente da Massimo Castoldi, Piazzale Loreto. Milano, l’eccidio e il “contrappasso” (Roma, Donzelli, 2020), già proposto autonomamente da alcuni docenti, si sta rivelando un ottimo strumento di laboratorio in questa direzione.

L’uso didattico degli archivi per l’EducAzione civica

L’uso didattico degli archivi per l’EducAzione civica è la nuova proposta formativa  dell’Istituto “U. Arcuri”. Il corso di formazione docenti apre le iscrizioni a partire da oggi e fino al 15 Aprile sulla piattaforma SOFIA (codice ID 56867) e sul link

https://docs.google.com/forms/d/1N_nE1WuaRy1nnd47wiE4WLLIDFlO0wT1OD9Q9gkWeRs/edit

Destinato agli insegnanti delle scuole primarie e secondarie di I e II grado con l’obiettivo di costruire e diffondere, in un’ottica di rete, buone pratiche nell’insegnamento dell’EducAzione civica e della Storia, inizierà il 16 Aprile, sulla piattaforma Google Meet, e si concluderà il 31 Maggio.

programmaL’articolazione prevede 25 ore di formazione suddivise in: 1 incontro introduttivo di 2 ore; 4 laboratori per un totale di 8 ore in aula digitale e 15 ore di apprendimento autonomo e/o lavori di gruppo (con tutor). Riflettere, con l’ausilio di documenti d’archivio, a partire da quelli scolastici, degli Enti e delle associazioni del territorio, su come i grandi eventi storici, nazionali e mondiali, hanno connessioni di prossimità è il tema del percorso formativo che offrirà tematiche specifiche per ogni ordine di scuola con riguardo alle esigenze dei docenti. Al termine del corso sarà rilasciato un attestato delle competenze riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione. 

https://www.italia-resistenza.it/rete/wp-content/uploads/2012/11/Programma-definitivo.pdf.

Didattica. Incontro sul tema Milano Piazzale Loreto. Scrivere la storia: il punto di vista e la critica delle fonti.

Pioltello (Milano), 10 aprile 2021, ore 9.15-11.30. Il prof. Massimo Castoldi incontra sulla piattaforma zoom novantasei studenti del liceo Machiavelli di Pioltello sul tema: Milano Piazzale Loreto. Scrivere la storia: il punto di vista e la critica delle fonti.

L’intervento, che segue a quello tenuto in presenza il 26 febbraio 2021 con gli studenti dell’Istituto Onnicomprensivo Musicale Statale di Milano, prima della chiusura delle scuole, partendo da una riflessione sul significato della storia e sulle modalità dell’indagine storica, intende spiegare la storia nel suo farsi, ovvero provocare il dialogo tra le fonti storiche, a volte anche in contrasto tra loro.

Obiettivi

Gli obiettivi della proposta sono

1) riconoscere il punto di vista con il quale le fonti stesse sono spesso generate o presentate;

2) comprendere quanto la ricerca storica sia in continuo divenire;

3) comprendere quanto la storia sia il frutto di un lavoro complesso pienamente calato nella contemporaneità.

Dal confronto con i docenti è emersa la necessità di mettere al centro dell’insegnamento della storia proprio la critica delle fonti come strumento di libertà e di autonomia intellettuale.

Uno strumento di lavoro

Il libro pubblicato recentemente da Massimo Castoldi, Piazzale Loreto. Milano, l’eccidio e il “contrappasso” (Roma, Donzelli, 2020), già proposto autonomamente da alcuni docenti, si sta rivelando un ottimo strumento di laboratorio in questa direzione.

Didattica. Una lezione sui Processi di Norimberga.

La Fondazione Memoria della Deportazione col Liceo Laura Bassi di Bologna e con la collaborazione della prof. Luchita Quario organizza un collegamento con Norimberga sul tema: I processi di Norimberga, Relatrice Ulrike Hauffe.

Giovedì 4 marzo 2021, dalle 16.00 alle 17.00

Per collegarsi all’evento: https://youtu.be/TEsfXDfTIss

Didattica. Milano 1944-1945. Scrivere la storia: il punto di vista e la critica delle fonti.

Milano, 26 febbraio 2021, ore 9.30-11.30. Il prof. Massimo Castoldi incontra le classi 5A e 5B dell’Istituto Onnicomprensivo Musicale Statale di Milano sul tema: Milano 1944-1945. Scrivere la storia: il punto di vista e la critica delle fonti.

L’intervento, partendo dall’esame di alcuni documenti, intende spiegare la storia nel suo farsi, ovvero provocare il dialogo tra le fonti storiche, spesso in contrasto tra loro.

Obiettivi

Gli obiettivi della proposta sono

1) riconoscere il punto di vista con il quale le fonti stesse sono spesso generate o presentate;

2) comprendere quanto la ricerca storica sia in continuo divenire;

3) comprendere quanto la storia sia il frutto di un lavoro complesso pienamente calato nella contemporaneità.

Dal confronto con i docenti è emersa la necessità di mettere al centro dell’insegnamento della storia proprio la critica delle fonti, che è stata e rimarrà sempre un valido strumento di libertà e di autonomia intellettuale.

Uno strumento di lavoro

Il libro pubblicato recentemente da Massimo Castoldi, Piazzale Loreto. Milano, l’eccidio e il “contrappasso” (Roma, Donzelli, 2020), già proposto autonomamente da alcuni docenti, si sta rivelando un ottimo strumento di laboratorio in questa direzione.

Incontro con la Casa della Conferenza di Wannsse di Berlino

La Fondazione Memoria della Deportazione col Liceo Laura Bassi di Bologna e con la collaborazione della prof. Luchita Quario organizza un incontro con la Casa della Conferenza di Wannsse di Berlino sul tema Wannsee fu l’inizio della soluzione finale?

Relatore Tommaso Speccher

martedì 23 febbraio 2021, dalle 16 alle 17

http://bit.ly/WannseeLB

L’iniziativa rientra nella collaborazione continuativa instaurata nel 2016 dal prof. Massimo Castoldi tra la Fondazione Memoria della Deportazione e la Casa della Conferenza di Wannsee e proseguita negli anni su iniziativa della prof. Luchita Quario e di Divo Capelli, membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione.

Le parole della storia. Ideologie.

Pavia, sabato 23 gennaio 2021, ore 10. Nell’ambito del ciclo di formazione politica “DemocraticaMente. Le parole della storia”, la Fondazione Memoria della Deportazione sarà presente col prof. Massimo Castoldi al confronto sul tema “Ideologie: dalle ideologie autoritarie agli autoritarismi senza ideologie”. Ne discuterà con Alberto Castelli (Università di Ferrara) e Valentina Pisanty (Università di Bergamo).

Il corso è organizzato dal Partito Democratico della Provincia di Pavia, e dal comitato scientifico composto da Romana Bianchi, Corrado Del Bò, Pierangelo Lombardi.

Gli incontri si svolgeranno tramite Zoom.

I corsisti de “Le parole della storia” sono automaticamente iscritti. Per ulteriori iscrizioni contattare:

segreteria@pdpavia.it