La guerra a fuoco: presentazione libro e mostra

ISTASAC

Club Modellismo Storico – Cagliari

Presentazione del libro

La guerra a fuoco

Dal Carso all’Altopiano di Asiago, dalla Bainsizza a Trieste

di Alberto Monteverde

(Gaspari, 2017)

La Grande Guerra dei sardi in centinaia di immagini reperite presso i National Archives di Washington e Londra e l’Imperial War Museum di Londra

Con l’Autore ne parlerà

Marina Moncelsi

Venerdì 5 maggio 2017 – ore 18.00

Exmé – piazza G.Mameli, 1 – Nuoro

Nel corso della presentazione sarà proiettato un breve filmato inedito riguardante la Brigata Sassari durante la Grande Guerra

Il ritrovamento di alcuni archivi fotografici privati che documentano la Grande Guerra dei Sardi  è di straordinario interesse storico. Alle immagini private si aggiunge la documentazione rinvenuta presso importanti archivi nazionali ed internazionali, tra i quali di particolare importanza è la documentazione proveniente dai National Archives di Washington e Londra e dall’Imperial War Museum di Londra dove sono state individuate ed acquisite immagini fotografiche e filmati inediti che riguardano la storia della Sardegna contemporanea.

Tra i documenti si segnala l’unico filmato conosciuto che mostri la Brigata “Sassari” negli anni della Prima Guerra Mondiale, che sarà proiettato nel corso della serata.

Il volume consta di 260 pagine ed è arricchito da oltre 300 fotografie storiche perlopiù inedite e accuratamente restaurate con metodologia digitale.

Sia la presentazione del libro che l’allestimento della mostra all’EXME’ sono a cura dell’ISTASAC (Istituto per la Storia dell’Antifascismo e dell’età contemporanea nella Sardegna Centrale).

 

WITTGENSTEIN E LA GRANDE GUERRA

L’ESPERIENZA DELLA GUERRA TRA FATICA DI VIVERE E TRASFORMAZIONE DI SÉ

26 aprile 2017 h 17,30-19,00

Serra di Palazzo Ghizzoni Nasalli, via Roma 12, Piacenza

ne discutono:

Cristina Bonelli, autrice di Wittgenstein (Diogene Multimedia, 2016)

Franco Paris, direttore della collana “Briciole di filosofia” edizioni Diogene Multimedia

Donne nella grande guerra

Storiografia, fonti e proposte didattiche per il Centenario della I Guerra mondiale

Piacenza, 4 novembre 2016 ore 9:00 – 13:00 Salone di Palazzo Gotico

Introduzione al Convegno
. Bruna Bianchi (DEP, Università di Venezia Ca’ Foscari), Vivere in guerra: il lavoro, il trauma, la protesta
. Matteo Ermacora (DEP, Università Cà Foscari di Venezia), In mano nemica. La condizione femminile durante l’occupazione austro-tedesca del Veneto (1917-1918)
. Francesco Frizzera (Università degli Studi di Trento), Profughe nella Grande Guerra intervallo
. Claudia Bassi Angelini (Storica, docente di lettere presso il Liceo scientifico di Ravenna), Donne per la pace e per la guerra nel primo conflitto mondiale. Il caso di Ravenna
. Maria Grazia Suriano (DEP, Università di Venezia ca’ Foscari), Gli animali nella Grande Guerra: idee e strumenti per un laboratorio didattico
. Anna Riva (Archivio di Stato Piacenza), Fonti per la storia delle donne nella grande guerra presso l’Archivio di Stato di Piacenza

Proposte di ricerca e laboratori didattici per i Comuni e le scuole della provincia di Piacenza sulla base della documentazione territoriale

Introduce e coordina Carla Antonini (direttrice Isrec Piacenza)

Convegno per docenti di ogni ordine e grado (valido ai fini dell’aggiornamento) e per classi degli istituti superiori, per studiosi e cittadini

Si rilascia Attestato di partecipazione

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Dizionario-Atlante multimediale 1915

ATL.GG.15Martedì 28 giugno ore 19, presso Antico Caffè San Marco via Cesare Battisti 18, Trieste - presenteremo
Dizionario-Atlante multimediale 1915: luoghi, eventi, personaggi, memoria
Illustrano: prof. F. Todero, Irsml FVG; prof. R. Pupo, Dispes, Univ. Trieste; dott. L. Manenti, Irsml FVG.

http://www.atlantegrandeguerra.it/

 

 

Presentazione di “Voci della vittoria. La memoria sonora della Grande guerra”

Presentazione del libro di Piero Cavallari e Antonella Fischetti, Voci della vittoria. La memoria sonora della Grande guerra (Donzelli 2014)

Discute con gli autori: Mirco Dondi (Unibo)
Conduce: Mirtide Gavelli (Museo del Risorgimento di Bologna)

La Grande guerra è stato il primo conflitto del nostro paese di cui si conservi una memoria «sonora». Fin da subito si avvertì l’esigenza di salvaguardare il ricordo della tragedia appena vissuta attraverso il marmo dei monumenti o la carta e l’inchiostro delle memorie dei soldati. Ci fu chi però ebbe l’idea di affidare alla voce, a cui è legata così intimamente l’identità di ciascuno di noi, e alla parola dei protagonisti il compito di preservare e tramandare quella vittoria tanto discussa: tra il 1924 e il 1925, Rodolfo De Angelis, eclettica figura di artista, pensò di raccogliere le voci di coloro che avevano svolto un ruolo di primo piano nella guerra, invitandoli a declamare i propri celebri discorsi. Sarà questa discoteca, la raccolta La Parola dei Grandi, a costituire il nucleo della Discoteca di Stato che verrà istituita nel 1928. Quelle «voci storiche» sono una fonte di importanza unica: le parole di Luigi Cadorna, Armando Diaz, accanto a quelle di Vittorio Emanuele Orlando (la più antica registrazione di un primo ministro italiano) o di Luigi Pirandello, costituiscono una preziosa testimonianza. Oltre a offrirci l’affresco di un’epoca (e il modo in cui venne allora «metabolizzata» la guerra), la raccolta si presenta come una galleria di «autoritratti sonori», nei quali alcuni dei personaggi che hanno fatto la nostra storia riflettono su se stessi e, scegliendo una particolare sfumatura, adottando un determinato accento, marcando una parola più di un’altra, di se stessi e delle proprie imprese tratteggiano il quadro che ritengono il più adeguato da lasciare in eredità agli italiani che verranno.

30 maggio, h. 17, Sala conferenze dell’Istituto per la Storia e le memorie del ’900 Parri E-R, via Sant’Isaia 20 Bologna (ingresso Museo della Resistenza).

Ingresso libero.

Workshop “Capire la grande guerra con le fonti audiovisive” e inaugurazione della mostra “Quindicidiciotto. Guerra e industria nel segno di Greppi”

Breda_AL21_046Fondazione Isec vi invita a tre appuntamenti organizzati in collaborazione con Fondazione Dalmine nell’ambito del programma Quindicidiciotto:

  • 13 aprile ore 14.30: seminario di studio delle fonti audiovisive della Grande Guerra dai principali archivi italiani
  • 13 aprile ore 18.00: inaugurazione della mostra “Quindicidiciotto. Guerra e industria nel segno di Greppi”
  • 20 aprile ore 14.30: workshop per la progettazione di un laboratorio didattico con fonti audiovisive per le scuole dall’infanzia alle superiori

I due incontri vogliono essere un’occasione di studio delle principali fonti audiovisive della grande guerra. Dai filmati dell’esercito italiano, ai documenti conservati dalla Cineteca del Friuli, all’Istituto Luce di Roma. Senza tralasciare le fiction realizzate durante la grande guerra per sostenere lo sforzo bellico. Un ampio complesso di materiali audiovisivi a disposizione della didattica della storia. Come e dove trovare questi documenti? A chi rivolgersi? Come si studiano? Come usare gli strumenti multimediali nel curricolo scolastico? Queste sono solo alcune delle domande attorno alle quali si confronteranno storici, ricercatori, archivisti, docenti, operatori culturali.

Promosso da Fondazione Dalmine in collaborazione con Istituto Luce, Fondazione Isec, Ufficio Scolastico Ambito Territoriale di Bergamo, Associazione Laboratorio 80, Fondazione Bergamo nella Storia.

È richiesta la prenotazione: tel. 0355603418, email 3-19@fondazionedalmine.org

Fondazione Dalmine, Ingresso da Via Vittorio Veneto, Dalmine (BG). Parcheggio in sede: come raggiungere la Fondazione Dalmine.

Programma workshop 13 aprile.

CSM – L’invisibile ovunque. Presentazione del libro di Wu Ming

loc-invisibile- bassa risuluzioneOratorio Novo della Biblioteca civica – Vicolo Santa Maria, Parma

 

Incontro con Wu Ming 4Ilaria La Fata (Centro studi movimenti) e Carlo Varotti (Università di Parma).

 

L’invisibile ovunque racconta quattro vite nella Grande guerra, saltando dal fronte italiano a quello francese e ritorno. Chi vive in queste pagine sa che «niente uccide un uomo come l’obbligo di rappresentare una nazione» (Jacques Vaché) e adotta strategie per evadere dall’orrore. Qualcuno sceglie la sfida all’istituzione psichiatrica, accettando il rischio che la follia simulata diventi reale. Qualcuno si arruola negli Arditi, scansando la vita di trincea, al prezzo di divenire un uomo-arma, pugnale con braccia e gambe che un potere futuro potrà usare a suo piacimento. Qualcuno cerca di nascondersi nelle pieghe della guerra, praticando l’umorismo e il paradosso, fantasticando piani grandiosi per assaltare il mondo che ha vomitato un tale abominio. Qualcuno coltiva l’utopia di un’invisibilità che renda impossibile agli uomini combattersi.

Il libro rappresenta un esempio di narrazione letteraria della Grande guerra, che rifugge da ogni eroismo e riporta al centro gli uomini in carne ed ossa e il loro disperato attaccamento alla vita.

A dialogare con Wu Ming 4 saranno Ilaria La Fata, ricercatrice del Centro studi e autrice di un volume sulla follia nelle trincee, e Carlo Varotti, docente di letteratura italiana all’Università di Parma. Due studiosi di discipline diverse – quella storica e quella letteraria – che faranno emergere i tratti più interessanti di questo lavoro: da un lato le zone d’ombra della storia, i suoi angoli grigi, le vicende scomode che hanno segnato l’esperienza del primo conflitto mondiale; dall’altro una tecnica narrativa che mette in scena quattro movimenti, dalla narrativa pura al romanzo in forma di saggio, attraversando il romanzo di frammenti e il non-romanzo surrealista.

 

A cura di Centro studi movimentiBiblioteche del Comune di Parma

Info: centrostudimovimenti@gmail.com

 

CSM – Miti e antimiti della grande guerra

isnenghi

Conferenza di Mario Isnenghi

La formazione del discorso pubblico sul primo conflitto mondiale

 

Palazzo del Governatore, Piazza Garibaldi – Parma

 

Quasi ogni famiglia ha avuto almeno un congiunto coinvolto nel primo grande conflitto mondiale. Ma la memoria di quel passato è spesso trasfigurata in ricordi lontani o, talvolta, solo in una medaglia al valore appesa al muro.

Capire cosa rimane dell’esperienza della Grande guerra, e soprattutto indagare come quell’esperienza sia stata rielaborata – dal fascismo ma anche dai governi successivi – è un tema sul quale pensiamo sia opportuno continuare a riflettere, nel modo più ampio e diffuso possibile.

 

A cura di Centro studi movimentiAssessorato alla cultura del Comune di Parma

 

Con il contributo del Servizio Bibliotecario del Comune di Parma

Info: centrostudimovimenti@gmail.com