M.Elisabetta Tonizzi_Le Italiane: dalla Grande Guerra al diritto di voto

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Giovedì 26 febbraio, a Palazzo Tursi-Salone di Rappresentanza, alle ore 17.00, si è tenuto il quinto incontro del ciclo di conferenze 1915-1945: dalla Grande guerra al 25 aprile. Nel centenario della Prima guerra mondiale e nel settantesimo della Liberazione, organizzato dall’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, con il patrocinio del Consiglio regionale-Assemblea legislativa della Liguria, del Comune di Genova e della Provincia di Genova, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche della Scuola di Scienze sociali dell’Università di Genova e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria.

 A tenere la lezione magistrale, dal titolo Le Italiane: dalla Grande Guerra al diritto di voto, è stata Maria Elisabetta Tonizzi.

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Maria Elisabetta Tonizzi  insegna Storia contemporanea nel Dipartimento di scienze politiche della Scuola di scienze sociali dell’Università di Genova. E’ Direttore del Comitato scientifico dell’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, fa parte della redazione della rivista “Italia contemporanea”.       

 

 

 

 

Ferdinando Fasce_Grande guerra e secolo americano

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Giovedì 19 febbraio è ripreso il ciclo di incontri 1915-1945: dalla Grande Guerra al 25 aprile. Nel centenario della Prima guerra mondiale e nel settantesimo della Liberazione, organizzato dall’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, con il patrocinio della Regione Liguria, del Comune di Genova e della Provincia di Genova, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche della Scuola di Scienze sociali dell’Università di Genova e con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria.

La lectio magistralis, intitolata Grande Guerra e secolo americano, è stata tenuta da Ferdinando Fasce. L’incontro, presieduto da Giacomo Ronzitti, Presidente ILSREC, è stato moderato da Paolo Battifora, Coordinatore del Comitato scientifico ILSREC. IMG_6355

 La guerra porta per la prima volta gli Stati Uniti da protagonisti nel Vecchio mondo (e nel mondo) e fa emergere quello che un quarto di secolo dopo l’editore Henry Luce definirà il “secolo americano”. Ovvero, un universo fortemente segnato dai modi di vita, dalla cultura diffusa, dalla tradizione politica e civile e dal potere militare, economico e politico del colosso d’oltre Atlantico. Inseguendo fra le due sponde dell’oceano la traiettoria che conduce all’intervento statunitense a fianco dell’Intesa, la lezione esamina il fronte interno statunitense, quello di guerra europeo, quello interno europeo e soprattutto italiano. La animano questioni politiche, economiche, sociali e culturali. La popola un cast che va da Woodrow Wilson, ai fratelli Perrone, alle operaie del Connecticut, a John Dos Passos, al generale John Pershing, a Fiorello La Guardia, ai sindacalisti della Camera del Lavoro di Sestri Ponente.

 

Ferdinando Fasce insegna Storia Contemporanea all’Università di Genova. Alla Grande Guerra ha dedicato fra l’altro studi sulla mobilitazione del lavoro e d’impresa statunitense, sulla propaganda italiana e statunitense, sulla presenza dell’Ansaldo negli Stati Uniti, sull’intervento americano e su Wilson in Italia nell’immediato dopoguerra. Tra le sue pubblicazioni recenti, Le anime del commercio. Pubblicità e consumi nel secolo americano (Carocci, 2012, prima ristama 2013); Beyond the Nation: Pushing the Boundaries of U.S. History from a Transatlantic Perspective (Otto, 2013), e Irresistible Empire or Innocents Abroad? American Advertising Agencies in Postwar Italy, 1950s-1970s, in “Journal of Historical Research in Marketing”(febbraio2015). Sta completando con Elisabetta Bini e Bianca Gaudenzi Comprare per credere. La pubblicità in Italia dalla belle époque a oggi (Carocci) e lavora a La musica del tempo. I Beatles e i sogni degli anni sessanta (Einaudi).

 

scarica il depliant 1915-1945 Dalla Grande guerra al 25 aprile

 

Cinema & Storia 2015. Primo incontro

La Grande Guerra. Immagini, racconto e interpretazione tra cinema e storia

Corso di aggiornamento per docenti a cura di Fondazione Isec e Istituto lombardo di storia contemporanea. Dal 9 febbraio all’11 marzo 2015

Gli incontri e le proiezioni si svolgono in Fondazione Pirelli e presso il Mic-Museo interattivo del Cinema.

Programma: Grande Guerra Digital

BookCity Milano 2014

Dopo la partecipazione all’edizione 2013, anche quest’anno l’INSMLI partecipa a BookCity Milano (13-16 novembre 2014), con due appuntamenti concentrati nella giornata del 15 novembre.

Alle ore 10e30:

A cent’anni dalla Grande guerra: Italiani ed Europei nel primo conflitto totale.

Libri presentati:
Nicola Labanca, Oswald Überegger (a cura di), La Grande Guerra. Una storia italo-austriaca, Il Mulino, Bologna 2014
Gian Enrico Rusconi, 1914: attacco a Occidente, il Mulino, Bologna 2014

A cento anni dallo scoppio del primo conflitto mondiale, una riflessione sui temi che ancora oggi suscita: era inevitabile la Grande Guerra? Dall’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo doveva necessariamente scaturire un conflitto mondiale? Gli effetti sono stati comunque di lunga durata, per l’Italia e per l’Europa.
Con Barbara Bracco, Daniele Ceschin, Marco Cuzzi, Gian Enrico Rusconi

Sede:
Palazzo Cusani
Sala Radetzky via Brera 15, Milano


Alle ore 15:

Resistenza e lotta armata in città

Libro presentato:
Santo Peli, Storie di Gap. Terrorismo e Resistenza, Einaudi

I Gap, componente esigua ma rilevante del movimento di Resistenza, occupano un posto marginale nella memoria collettiva e nella storiografia resistenziale. Due ragioni spiegano tale marginalità: da un lato i Gap combattono secondo le modalità classiche del terrorismo, cioè con uccisioni mirate di singoli individui e con attentati dinamitardi; dall’altro sono organizzati e diretti dal Partito comunista, e dunque restano, durante e dopo la Resistenza, connotati politicamente in modo molto piú marcato delle altre formazioni partigiane. Quella dei Gap viene dunque in prevalenza percepita come «un’altra storia», su cui si sono esercitati anatemi con piú virulenza che sulla Resistenza in generale. Nell’immaginario collettivo, alcuni dei piú intricati nodi politici ed etici della lotta resistenziale messi in evidenza dalla pratica del terrorismo urbano continuano, ancor oggi, ad essere schiacciati tra deprecazioni calunniose e acritiche esaltazioni, che prescindono da una reale conoscenza dei fatti. Questioni cruciali come il rapporto fra gappismo e resistenza armata, il tema della rappresaglia, il problema del consenso fra la popolazione vanno quindi analizzati nell’unico contesto che li rende comprensibili, nella storia della Resistenza.
Con David Bidussa, Luigi Borgomaneri, Santo Peli, Giovanni Scirocco, Claudio Silingardi.

Sede:
Museo del Risorgimento
via Borgonuovo 23, Milano