“Giacomo Matteotti: l’Italia migliore”

In occasione del centenario dell’assassinio del giovane deputato socialista, l’Israt presenta il libro di Federico Fornaro edito da Bollati Boringhieri. A cento anni dalla morte, l’Autore scrive la biografia di un politico scomodo, dai suoi esordi nel Polesine fino al suo tragico epilogo, per analizzarne il pensiero e la statura morale, andando oltre la sterile celebrazione del martire. Ne esce un ritratto a tutto tondo, che in parte spiega una sorta di «amnesia» che pare aver colto l’Italia per un secolo intero, che ha riguardato le sue azioni, il suo riformismo, le sue idee di giustizia sociale, di libertà e di avversione alla guerra, puntando solo l’attenzione sulla sua tragica fine per mano dei fascisti e sulle vicende politiche che ne seguirono.

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“La mia prigionia”

Nel diario di Saturnino Botticini, nato a Montirone in provincia di Brescia, anarchico ed emigrato in Argentina, il  dramma della prigionia della Grande Guerra. Le sue vicende,  si intrecciano con la Grande Storia e trovano nelle pagine del diario la forza della contestazione per una guerra per la quale il pacifista e antimilitarista Saturnino provava “solo disgusto”.

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Passeggiata resistente

In occasione dell’80′ anniversario della Repubblica Partigiana dell’Alto Monferrato e del quarantesimo della morte di Davide Lajolo, Ulisse, l’Associazione “Davide Lajolo”, l’Israt con la Casa della Memoria e il Comune di Vinchio, l’Anpi provinciale di Asti organizzano una “passeggiata resistente”  con intrattenimenti musicali, letture, testimonianze.

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“Alla vita, le chaym”

Presso la biblioteca “M. Quaglino”, il Comune di Refrancore (At) e l’Israt incontrano Bruno Carmi e il suo racconto autobiografico tra storia e memoria, per non dimenticare i “giusti” di Refrancore ed i perseguitati dalle leggi razziste del fascismo.

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“Venire al mondo. Le levatrici nel ‘900 un mestiere di donne”

Un film di Remo Schellino. Sono molti i riti e le consuetudini che ruotano intorno alla culla, alla casa, alla bara. Sono le sedi dove sorge, si agita e ricade nella natura la vita di noi tutti. Tutto nasce, tutto si muove. E’ la sola legge naturale che governa gli esseri, dal principio misterioso del “venire al mondo”, all’inquietante mistero della dissoluzione di “andare all’altro mondo”. La nascita è l’ingresso nella vita. Il corpo femminile è come la terra seminata dall’uomo e fecondata dal sole. E’ il sole che dà la vita al grano che viene seminato ad ottobre , rimane sotto la neve nei mesi invernali per poi germogliare in primavera e infine maturare a giugno per la mietitura. Un ciclo di nove mesi come la gestazione di un bambino. E qui che si inserisce il compito della levatrice, donne capace di levare ed elevare il neonato dal corpo della donna. La ciclicità data da un cerchio che si chiude e un altro, il grembo materno, che si apre a un nuovo percorso di vita. Il film “Venire al mondo” fa parte di una trilogia : nascere, vivere e morire. Tradizionale mestiere femminile era la levatrice, frutto di una cultura secolare, dell’esperienza diretta di donna nella civiltà contadina, poiché aiutava a dare la vita, godeva di un grande prestigio e di una grande autorità. Era testimone del succedersi delle generazioni, garantiva l’identità di ognuno, entrava nelle famiglie ed era testimone della loro discendenza. Quello della levatrice era un mestiere sicuramente considerato importante. Per questo motivo l’idea è di raccontare, dalla voce delle protagoniste di un tempo, il mestiere di ostetrica ma. L’idea di realizzare un documentario incentrato su testimonianze femminili nasce dalla consapevolezza di un vuoto. Poco è stato raccontato di questo mondo femminile soprattutto nel delicato momento di passaggio tra guerra e dopoguerra in cui con fatica la vita sociale ed economica inizia un lento cammino.

I drammi del Confine Orientale

Presso la Biblioteca “Monticone” di Canelli, ne discuterà con il giornalista Fulvio Gatti, Mario Renosio, già direttore Israt e Vice Presidente dell’Anpi provinciale di Asti

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Se tutto il mare di questa terra fosse inchiostro…. Deportazioni, Storia, Memorie

Il Circolo San Fedele di Asti organizza, per la giornata della Memoria, sabato 3 febbraio alle ore 17, partendo dal libro di Nicoletta Fasano Se tutto il mare di questa terra fosse inchiostro un momento per non dimenticare, per riflettere e per dare un calcio al razzismo e all’odio.

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N come Nemico. La Costituzione non odia

Il 1 febbraio, alle ore 21, saranno gli studenti del Centro Provinciale Istruzione Adulti (Cpia) di Asti a celebrare la Giornata della memoria con le loro riflessioni, le loro letture, la loro musica per dire no al razzismo, al linguaggio d’odio, ai meccanismi che trasformano l’altro in un nemico.

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Se tutto il mare di questa terra fosse inchiostro…

Lunedì 29 gennaio alle ore 18 Nicoletta Fasano presenta, on line, il libro “Se tutto il mare fosse inchiostro…Deportazioni, storia, memorie”. Discute con Silvano Valsania (Presidente della rete degli Ecomusei del Piemonte)

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Se tutto il mare di questa terra fosse inchiostro….

Presso la Confraternita dei Batù di Villanova d’Asti, domenica 28 gennaio alle ore 21coeprtina-fasano, verrà presentato il libro di Nicoletta Fasano, Se tutto il mare di questa terra fosse inchiostro… , edizioni Israt. Il volume ricostruisce, attraverso documenti, testimonianze e memorie molte delle quali poco conosciute o inedite, le deportazioni degli internati militari, degli antifascisti e degli ebrei dal nostro territorio.