Incontro di testimonianza con Edith Bruck

Nell’ambito della seconda edizione della rassegna Frammenti di Memoria il 07 marzo 2023 alle ore 11:30 si svolgerà l’incontro-testimonianza rivolto alle classi quinte delle scuole secondarie di II grado con la scrittrice ungherese sopravvissuta alla Shoah Edith Bruck, a partire dal libro Il Pane Perduto, edito da la Nave di Teseo (gennaio
2021).

L’incontro si svolgerà su piattaforma online con la collaborazione dell’associazione “Progetto Memoria” di Roma e dell’IIS “L. Cobianchi” di Verbania. Il libro è risultato vincitore del Premio Strega Giovani 2021 e del Premio Letterario Viareggio-Rèpaci 2021. Edith Bruck sorvola sulle ali della memoria eterna i propri passi, scalza e felice con poco come durante l’infanzia, con zoccoli di legno per le quattro stagioni, sul suolo della Polonia di Auschwitz e nella Germania seminata di campi di concentramento. Miracolosamente sopravvissuta con il sostegno della sorella più grande Judit, ricomincia l’odissea. Il tentativo di vivere, ma dove, come, con chi? Dietro di sé vite bruciate, comprese quelle dei genitori, davanti a sé macerie reali ed emotive. Il mondo le appare estraneo, l’accoglienza e l’ascolto pari a zero, e decide di fuggire verso un altrove. Che fare con la propria salvezza? Bruck racconta la sensazione di estraneità rispetto ai suoi stessi familiari che non hanno fatto esperienza del lager, il tentativo di insediarsi in Israele e lì di inventarsi una vita tutta nuova, le fughe, le tournée in giro per l’Europa al seguito di un corpo di ballo composto di esuli, l’approdo in Italia e la direzione di un centro estetico frequentato dalla “Roma bene” degli anni Cinquanta. Infine, l’incontro fondamentale con il compagno di una vita, il poeta e regista Nelo Risi, un sodalizio artistico e sentimentale che durerà oltre sessant’anni. Fino a giungere all’oggi, a una serie di riflessioni preziosissime sui pericoli dell’attuale ondata xenofoba, e a una spiazzante lettera finale a Dio, in cui Bruck mostra senza reticenze i suoi dubbi, le sue speranze e il suo desiderio ancora intatto di tramandare alle generazioni future un capitolo di storia del Novecento da raccontare ancora e ancora.

È consigliabile, per una ottimale riuscita dell’iniziativa, la lettura del testo agli studenti prima dell’incontro.
Per iscrivere le proprie classi e per una migliore gestione dell’incontro si prega di inviare all’indirizzo email: info@isrn.it entro il 15 febbraio 2023, possibilmente con le domande da rivolgere alla scrittrice ungherese, Edith Bruck.

“16 ottobre 1943. Li hanno portati via”

Presentazione del libro di Umberto Gentiloni Silveri e Stefano Palermo, edito da Fandango, sui duecento bambini deportati da Roma il 16 ottobre 1943. Il volume raccoglie tracce, immagini e documenti conservati nell’archivio della Croce Rossa a Bad Arolsen.2volantino_16_10_43_16febbr23_gentiloni_palermo_fasano_meet

“Guido suonava il violino”

Spettacolo teatrale con Elena Formantici, regia di Patrizia Camatel, liberamente tratto da un racconto di Nicoletta Fasano. Un monologo teatrale tutto al femminile racconta di un vecchio violino che entra prepotentemente nella quotidianità di una donna, ricercatrice di professione, costringendola ad abbandonare il suo rassicurante, scientifico metodo di indagine e chiedendole di dedicarsi, anima e cuore, alla ricostruzione di una storia da salvare dall’oblio (https://www.archivioteatralita.it/azioni/spettacoli/guido-suonava-il-violino.html)

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“Guido suonava il violino”

Spettacolo teatrale con Elena Formantici, regia di Patrizia Camatel, liberamente tratto da un racconto di Nicoletta Fasano. Un monologo teatrale tutto al femminile racconta di un vecchio violino che entra prepotentemente nella quotidianità di una donna, ricercatrice di professione, costringendola ad abbandonare il suo rassicurante, scientifico metodo di indagine e chiedendole di dedicarsi, anima e cuore, alla ricostruzione di una storia da salvare dall’oblio (https://www.archivioteatralita.it/azioni/spettacoli/guido-suonava-il-violino.html)

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“Il fascismo e la razza”

Momento di confronto e di dibattito sul tema del razzismo fascista, dell’antisemitismo, dell’antislavismo analizzati soprattutto attraverso i linguaggi della propaganda, con Nicoletta Fasano

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“Guido suonava il violino”

Spettacolo teatrale con Elena Formantici, regia di Patrizia Camatel, liberamente tratto da un racconto di Nicoletta Fasano. Un monologo teatrale tutto al femminile racconta di un vecchio violino che entra prepotentemente nella quotidianità di una donna, ricercatrice di professione, costringendola ad abbandonare il suo rassicurante, scientifico metodo di indagine e chiedendole di dedicarsi, anima e cuore, alla ricostruzione di una storia da salvare dall’oblio (https://www.archivioteatralita.it/azioni/spettacoli/guido-suonava-il-violino.html)

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“Essere altrove”

Emilio Jona presenta, on line, il suo ultimo libro: “Essere altrove. Scritti sull’ebraismo” edito da Neri Pozza. E’ una raccolta di scritti, pensieri, riflessioni sull’ebraismo e sull’antisemitismo da parte di “un ebreo laico, religiosamente agnostico” che ha dedicato la sua vita alla riflessione e allo studio della cultura delle sue origini e dell’odio che ha circondato e circonda l’ebraismo.

Per iscrizioni: www.scuolealmuseo.it/blodidattica

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La strada di casa. Il ritorno in Italia dei sopravvissuti alla Shoah

Elisa Guida (docente di storia contemporanea presso l’Università della Tuscia) presenterà il suo libro, edito da Viella, sui difficili ritorni, sulle complesse ricostruzioni delle vite dei sopravvissuti italiani alla deportazione.

17-febbraio

Per iscrizioni: http://www.scuolealmuseo.it/blogdidattica/

Guido suonava il violino

Un vecchio violino entra prepotentemente nella quotidianità di una ricercatrice, costringendola ad abbandonare il suo rassicurante, scientifico metodo di indagine, chiedendole di dedicarsi, anima e cuore, alla ricostruzione di una storia da salvare dall’oblio. Quel violino uscito dalla polvere di una cantina pare dotato di volontà propria: stride, geme, chiama con veemenza e ottiene ascolto. E racconta la vicenda di una famiglia ebrea sfollata al tempo delle leggi razziali e della guerra, con gli immancabili risvolti di sradicamento, discriminazione, deportazione. Attraverso un sofferto percorso di ricerca, specialmente dentro se stessa, la ricercatrice comprenderà che restituire il nome al proprietario del violino è affermare la sua esistenza: un atto di resistenza contro il sistema concentrazionario nazifascista, progettato per annientare, spersonalizzare, cancellare. Chi sono i “sommersi”, chi i “salvati”, allora come oggi? Chi i complici? Quali i giusti? Dove si colloca la protagonista stessa, nel suo mettersi in gioco – donna ed essere umano prima ancora che investigatrice – per svelare la verità intorno a questa vicenda? Il nodo centrale del lavoro teatrale non è tanto la Shoah, ma ciò che l’ha preceduto: la vita delle singole persone, con le loro gioie, miserie, speranze, scelte, legami.

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Dopo il 16 ottobre. Gli ebrei a Roma tra occupazione, resistenza, accoglienza e delazioni (1943-1944)

Silvia Haia Antonucci (responsabile Archivio storico della Comunità ebraica di Roma) e Claudio Procaccia (direttore del Dipartimento per i Beni e le Attività Culturali della Comunità ebraica di Roma) presenteranno il libro curato per la casa editrice Viella, risultato di una ricerca coordinata dal Museo della Shoah di Roma (https://www.viella.it/libro/9788867284870)

Per iscrizioni: http://www.scuolealmuseo.it/blogdidattica/