Presso la galleria d’arte Casa Prunotto di Costigliole d’Asti, in occasione della mostra “L’Arte di Essere Liberi” l’Israt e l’Associazione “Costigliole Cultura”, con il patrocinio del Comune di Costigliole d’Asti, organizzano la presentazione del libro di Nicoletta Fasano, Se tutto il mare di questa terra fosse inchiostro… Deportazioni, Storia, Memorie, edito da Israt.
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“Se tutto il mare di questa terra fosse inchiostro…”
Se tutto il mare di questa terra fosse inchiostro… Storia, deportazioni, memorie
“Se tutto il mare di questa terra fosse inchiostro…”
“Memoranda. Gli antifascisti raccontati dal loro quotidiano”
Sono sempre di più le cose, gli oggetti e i luoghi della vita quotidiana a ricucire il filo lesionato della memoria di tanti uomini e donne che si opposero al fascismo e alla dittatura. Quella difficile scelta esistenziale ha lasciato tracce indelebili proprio nei luoghi domestici, custodi di memorie ancora presenti intorno a noi. È un racconto, quello di Antonella Tarpino, di memoria, visioni, tracce quello che si snoda tra le pagine del suo libro, “Memoranda”, edito da Einaudi. L’Autrice ne discuterà con Mario Renosio, vice presidente dell’Anpi provinciale di Asti e già direttore Israt (per prenotazioni e link: https://www.museoartiemestieri.it/index.php/eventi).
“Alla vita, le chaym”
“Venire al mondo. Le levatrici nel ‘900 un mestiere di donne”
Un film di Remo Schellino. Sono molti i riti e le consuetudini che ruotano intorno alla culla, alla casa, alla bara. Sono le sedi dove sorge, si agita e ricade nella natura la vita di noi tutti. Tutto nasce, tutto si muove. E’ la sola legge naturale che governa gli esseri, dal principio misterioso del “venire al mondo”, all’inquietante mistero della dissoluzione di “andare all’altro mondo”. La nascita è l’ingresso nella vita. Il corpo femminile è come la terra seminata dall’uomo e fecondata dal sole. E’ il sole che dà la vita al grano che viene seminato ad ottobre , rimane sotto la neve nei mesi invernali per poi germogliare in primavera e infine maturare a giugno per la mietitura. Un ciclo di nove mesi come la gestazione di un bambino. E qui che si inserisce il compito della levatrice, donne capace di levare ed elevare il neonato dal corpo della donna. La ciclicità data da un cerchio che si chiude e un altro, il grembo materno, che si apre a un nuovo percorso di vita. Il film “Venire al mondo” fa parte di una trilogia : nascere, vivere e morire. Tradizionale mestiere femminile era la levatrice, frutto di una cultura secolare, dell’esperienza diretta di donna nella civiltà contadina, poiché aiutava a dare la vita, godeva di un grande prestigio e di una grande autorità. Era testimone del succedersi delle generazioni, garantiva l’identità di ognuno, entrava nelle famiglie ed era testimone della loro discendenza. Quello della levatrice era un mestiere sicuramente considerato importante. Per questo motivo l’idea è di raccontare, dalla voce delle protagoniste di un tempo, il mestiere di ostetrica ma. L’idea di realizzare un documentario incentrato su testimonianze femminili nasce dalla consapevolezza di un vuoto. Poco è stato raccontato di questo mondo femminile soprattutto nel delicato momento di passaggio tra guerra e dopoguerra in cui con fatica la vita sociale ed economica inizia un lento cammino.
“Senza perdere la dignità”
Il Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese, il Museo Arti e Mestieri di Citerna d’Asti, l’Istituto comprensivo di San Damiano d’Asti e l’Israt, presentano on line il libro di Elisa Guida dal titolo Senza perdere la dignità. Una biografia di Piero Terracina, edito da Viella. L’Autrice ne discuterà con Nicoletta Fasano, direttrice Israt.
Per prenotazioni ed iscrizioni: https://www.museoartiemestieri.it/index.php/eventi/senza-perdere-la-dignita
Se tutto il mare di questa terra fosse inchiostro…. Deportazioni, Storia, Memorie
Il Circolo San Fedele di Asti organizza, per la giornata della Memoria, sabato 3 febbraio alle ore 17, partendo dal libro di Nicoletta Fasano Se tutto il mare di questa terra fosse inchiostro un momento per non dimenticare, per riflettere e per dare un calcio al razzismo e all’odio.
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