Pomeriggio di studio e aggiornamento sulla storia della Shoa. L’ “Aktion Reinhardt” e lo sterminio degli Ebrei nell’Europa orientale (1941- 1943).

L’Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione con il patrocinio del l’Assessorato allo Sport, Educazione e Stili di Vita del Comune di Udine, organizza per giovedì 8 gennaio 2015 dalle ore 15.00 alle ore 18.30, presso l’Aula Magna del Liceo Classico “J. Stellini”, un pomeriggio di studio e aggiornamento rivolto ai docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado sulla storia della Shoah. Intervengono:

  •  La professoressa Joanna Sondel-Cedarmas, docente di Scienze Politiche presso la Facoltà di Studi Internazionali e Politici dell’Università Jagellonica di Cracovia (Polonia) sul tema: “Il Governatorato Generale per le aree occupate della Polonia e il programma dell’Endlösung der Judenfrage (la Soluzione finale della questione ebraica), il ruolo dell’Einsatzkommando Reinhardt e di Odilo Globocnik”.
  •  Il professore Claudio Giachin, docente di Storia e Filosofia presso il Liceo Classico “J. Stellini” sul tema: “La costituzione dei ghetti nella Polonia occupata dai nazisti. Il caso di Varsavia e di Lodz”.
  • Introduce la professoressa Chiara Fragiacomo, responsabile dell’attività didattica  dell’Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione.

A seguire la proiezione del documentario “Il Ghetto. Il filmato perduto”, di Yael Hersonski (Israele, 2010).

L’incontro è aperto anche agli studenti del Liceo Classico dell’ultimo anno di corso. Al termine dell’incontro ai docenti sarà consegnato un attestato di partecipazione.

 

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Convegno storico: “I campi di concentramento fascisti”.

Mercoledì 29 gennaio presso la Sala Ajace, Loggia del Lionello, Piazza della Libertà, Udinesi svolgerà il  Convegno storico “I campi di concentramento fascisti”
organizzato dalla Kappa Vu edizioni in collaborazione con l’ Assessorato alla Cultura del Comune di Udine e il patrocinio dell’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, ANPI di Udine, la Fondazione Ferramonti di Tarsia.

L’ iniziativa si inserisce nell’ambito delle celebrazioni del Comune
di Udine per la Giornata della Memoria 2014.

Durante la seconda guerra mondiale, almeno centomila civili jugoslavi
furono internati dal regime fascista in campi di concentramento,
nelle varie regioni italiane e nelle isole della Dalmazia occupate con
l’aggressione alla Jugoslavia del 1941. Migliaia di persone – donne,
uomini, vecchi, bambini – vi morirono di fame e di malattie.
Si tratta di una tragedia di cui si è parlato poco nel nostro paese,
ma che è importante conoscere  non solo per capire meglio la storia
del confine orientale d’Italia, ma anche per riflettere sulla
disumanità di tutte le strutture concentrazionarie, sull’oggi e
sulle origini del razzismo crescente nella nostra società.

 

Programma del convegno.
09.15 Saluti istituzionali e presentazione del convegno.

09.35 Piero Purini: I campi di concentramento nei progetti di bonifica
nazionale e repressione delle minoranze.

10.00 Carlo Spartaco Capogreco (università della Calabria): La memoria
e la storiografia dei campi fascisti. Riflessioni e spunti di ricerca.

10.40 Boris Gombač: La problematica dei campi attraverso l’analisi
della mostra di scritti e di disegni di bambini sopravissuti.

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11.25 Dragutin Drago V. Ivanović: La repressione italiana in
Montenegro ed il calvario degli antifascisti da Bar-Antivari fino a
Colfiorito.

11.50 Sandi Volk: Dalle catene alla libertà: la formazione della
Rabska brigada nel campo di concentramento di Rab/Arbe

12.15 Andrea Martocchia: Dall’internamento alla Resistenza. La
partecipazione degli ex internati jugoslavi nella Resistenza italiana.

12.40    Dibattito.

- pausa -

14.30 Claudia Cernigoi: Le deportazioni dalla Venezia Giulia da parte
dell’Ispettorato speciale di P.S. di Trieste (1942-43).

14.50 Genni Fabrizio (associazione Tenda per la Pace e i Diritti): I
campi di concentramento, oggi.

15.10 Ferruccio Tassin: Il campo di concentramento di Visco. La
memoria sul confine.

15.30 Ivan Cignola: I luoghi della memoria.

15.50 Alessandra Piani: Oblio e memoria. Il campo di concentramento di
Gonars (1941-1943) nelle testimonianze orali della popolazione locale.

16.10 Dorino Minigutti: Documentare la memoria oltre la storia.

- Coordina Alessandra Kersevan -

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Giorno della Memoria. Proiezione filmato “Le strade del ricordo” e lezione su leggi razziali e Shoah

Martedì 28 gennaio 2014, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 presso l’Istituto Salesiano “G.Bearzi” di Udine si terrà un incontro con quattro classi della Scuola Media articolato in un intervento su “Leggi razziali e storia della deportazione negli anni della seconda guerra mondiale” a cura della professoressa Chiara Fragiacomo dell’Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione, e nella visione del filmato “Le strade del ricordo“.

Il video realizzato nel 2010 dagli allievi del Liceo sociale “C. Percoto” di Udine con il coordinamento dell’insegnante NIcoletta Picotti  e la regia di Benedetto Parisi, attraverso i luoghi e le parole del ricordo, ripercorre un’angosciosa e poco nota vicenda della storia locale, la deportazione ad Auschwitz di due cittadine cividalesi per motivi razziali nell’aprile del 1944: Elvira Schönfeld e la figlia Amalia Piccoli.

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Presentazione ricerca“Odilo Globocnik ed Einsatzkommando Reinhard tra il Governatorato Generale e l`Adriatiches Küstenland negli anni 1939-1945”

L’Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione organizza l’incontro di martedì 10 dicembre 2013, alle ore 17.30, presso la Sala Convegni Fondazione Crup-Palazzo Contarini-Udin, dove sarà presentata la ricerca:

Odilo Globocnik ed Einsatzkommando Reinhard tra il Governatorato Generale e l`Adriatiches Küstenland negli anni 1939-1945”

di Joanna Sondel-Cedarmas

dell’Università di Cracovia (PL)

Odilo Globocnik, triestino di nascita, negli anni trenta diventa un esponente di spicco del nazismo carinziano e, nel 1939, viene nominato a capo delle SS e della polizia del distretto di Lublino nel Governatorato Generale, dove si impegna nelle esecuzione di massa degli ebrei e degli oppositori politici polacchi. Secondo una testimonianza di Eichmann, è il primo ad adoperare le camere a gas nei campi di Belźec, Sobibor e Treblinka II. Nell’attuazione della cosiddetta Action Reinhard viene affiancato dallo staff dell’Einsatzkommando Reinhard, un corpo scelto della SIPO. Nel novembre 1943 Globocnik, insieme agli uomini dell’EKR, viene trasferito a Trieste come comandante della polizia e delle SS della Zona d’Operazioni Litorale Adriatico, dove è il responsabile della realizzazione della Risiera di San Sabba, l’unico campo dotato di camera a gas e di forno crematorio esistente in Italia.

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Rwanda: analisi di un genocidio

Il genocidio  consumato nel 1994 in  Rwanda  fu uno dei più sanguinosi episodi della storia del Novecento. Nel giro di 100 giorni vennero massacrate sistematicamente tra 800.000 e 1.000.000 di persone nel contesto di una divisione etnica fra  hutu e la minoranza  tutsi. Il tutto tra l’indifferenza del mondo.
Volendo intraprendere nella memoria degli stermini di  razza del secolo scorso una riflessione su questo efferato e trascurato genocidio, l’Isrec  propone, insieme a docenti del Liceo Gioia e del Liceo Respighi e alle associazioni Action Aid e Bene Rwanda, con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, un seminario rivolto alle scuole medie e superiori.
Sono previsti i seguenti interventi:
- Cristina Bonelli, insegnante del liceo Gioia, Genocidio, una categoria problematica;
- Daniele Scaglione, presidente Action Aid, Per una lettura del caso Rwanda;
- Francoise Kankindi, Associazione Bene Rwanda, Le memorie e il post-genocidio.

 

Auditorium della Fondazione Piacenza e Vigevano, via S. Eufemia 12, Piacenzalocanda-rwanda

L’Aquila: progetto “I giovani e la conoscenza dei luoghi della memoria”

L’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea e l’I.I.S. “O. Colecchi” de L’Aquila hanno  organizzato il progetto “I giovani e  la conoscenza dei luoghi della memoria” finalizzato alla conoscenza della Shoah.

Il corso ha il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale.

L’iniziativa si articolerà in una prima fase di formazione dei  docenti e degli alunni delle Scuole partecipanti,  e una fase conclusiva con il viaggio ad Auschwitz, luogo simbolo della Shoah, e l’incontro-gemellaggio con scuole superiori di Cracovia o Katovice.

Sede: LABORATORIO ABRUZZESE DI DIDATTICA DELLA STORIA c/o I.I.S. “O. Colecchi” L’Aquila via Acquasanta 18

 

PROGRAMMA

 

Martedì 11 dicembre ore 15.30-17.30

  •  Irma Staderini (I.R.S.I.F.A.R.):  Incontro introduttivo sulla didattica della Shoah

 

Giovedì 13 dicembre ore 9.30-12.30

  • Daniele Poccia (univ. L’Aquila): Didattica della memoria (Filosofia e meccanismi della memoria; psicologia del sopravvissuto)
  • Costantino Di Sante (storico): Dalla segregazione al lager (“Italiani brava gente”? L’internamento in Abruzzo)

 

Mercoledì 16 gennaio ore 9.30-12.30

  • David Adacher (I.A.S.R.I.C.): Radici culturali del III Reich
  • Maria Rocchi (I.R.S.I.F.A.R.): “Banalità” del male e responsabilità individuale

 

Martedì 22 gennaio ore 9.30-12.30

  • Sandra Terracina (“Progetto memoria”, ass.ne “Arte e memoria”): “Storie di deportazione e di salvezza”
  • Maria Rocchi (I.R.S.I.F.A.R.): “Shoah dimenticata” (lo sterminio degli ebrei nei territori sovietici durante l’occupazione nazista)

I Viaggi della memoria

Presentazione del volume I Viaggi della Memoria  (2011) edito dall’ANED di Udine e in collaborazione con l’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, a cura di Daniele D’Arrigo e Chiara Fragiacomo.

Riflessioni, temi, racconti, poesie, disegni, scenggiature, partiture musicali, interviste: una ricca e significativa produzione degli studenti degli Istituti scolastici superiori del Friuli e della provincia di Pordenone, che rappresenta l’intensa esperienza vissuta in occasione dei viaggi “pellegrinaggi” nei campi di concentramento e di sterminio nazisti, organizzati dalla sezione ANED di  Udine.

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Spettacolo teatrale “Rifka”

In occasione della Giornata della Memoria, Isrebo, Landis e Istituto Parri Emilia-Romagna sono lieti di presentare la performance teatrale
RIFKA
DI ANITA LUKSEMBURG
interpretata dall’attrice Veronica Caissiols, per conto dell’ Associazione culturale Reon-Future Dimore

La performance avrà luogo il 31/01 presso l’IIS “Rosa Luxemburg” di Bologna, alle ore 10:05.

Nel 1935  Boruk, un signore ebreo di Montevideo, nella Repubblica Orientale dell’Uruguay, mette un annuncio sui giornali tedeschi per cercare un’ebrea polacca e sposarla per salvarla dalle persecuzioni naziste e dalla guerra imminente. Rifka, che allora aveva appena compiuto 18 anni, legge  l’annuncio sul giornale e riesce a mettersi  in contatto con l’uomo per iniziare la sua nuova vita. Riesce a partire e a raggiungere Montevideo. L’Uruguay è accogliente, tollerante, vitale e non si parla di guerra. Rifka, correndo contro il tempo, si organizza con il marito e riesce a raccogliere i soldi  per far venire tutta la sua famiglia a Montevideo. In pochi anni arrivano quasi tutti, tranne il padre che non rivedrà più. Ormai è il 1939 la Polonia è invasa da Hitler, durante la guerra le nasce una figlia, quella che legge il racconto della madre che lei stessa ha trovato e che tiene tra le mani, dove legge i suoi incubi e le sue visioni di bambini sterminati. Ora a lei che si è salvata spetta il compito di raccontare la storia.
Rifka, nome Polacco che vuol dire Rebecca, è il racconto di una storia vera scritta e pubblicata in Uruguay alcuni anni fa.  L’autrice, tuttora vivente, non è una scrittrice ma una donna semplice che ha voluto dare una ulteriore testimonianza del tragico destino degli ebrei nel secolo scorso. Quello che colpisce è la semplicità e l’umanità di questa donna che, parlando della madre, ne assume il dolore cristallino e innocente per la perdita del padre, portandolo nella sua memoria, con un calore latino vitale e delicato.

 

Spettacolo teatrale “Rifka”

In occasione della Giornata della Memoria, Isrebo, Landis e Istituto Parri Emilia-Romagna sono lieti di presentare la performance teatrale
RIFKA
DI ANITA LUKSEMBURG
interpretata dall’attrice Veronica Caissiols, per conto dell’ Associazione culturale Reon-Future Dimore

La performance avrà luogo il 30/01 presso l’Auditorium di Molinella (BO) alle ore 09:00, e vedrà coinvolte sei classi dell’ITC di Molinella.

Nel 1935  Boruk, un signore ebreo di Montevideo, nella Repubblica Orientale dell’Uruguay, mette un annuncio sui giornali tedeschi per cercare un’ebrea polacca e sposarla per salvarla dalle persecuzioni naziste e dalla guerra imminente. Rifka, che allora aveva appena compiuto 18 anni, legge  l’annuncio sul giornale e riesce a mettersi  in contatto con l’uomo per iniziare la sua nuova vita. Riesce a partire e a raggiungere Montevideo. L’Uruguay è accogliente, tollerante, vitale e non si parla di guerra. Rifka, correndo contro il tempo, si organizza con il marito e riesce a raccogliere i soldi  per far venire tutta la sua famiglia a Montevideo. In pochi anni arrivano quasi tutti, tranne il padre che non rivedrà più. Ormai è il 1939 la Polonia è invasa da Hitler, durante la guerra le nasce una figlia, quella che legge il racconto della madre che lei stessa ha trovato e che tiene tra le mani, dove legge i suoi incubi e le sue visioni di bambini sterminati. Ora a lei che si è salvata spetta il compito di raccontare la storia.
Rifka, nome Polacco che vuol dire Rebecca, è il racconto di una storia vera scritta e pubblicata in Uruguay alcuni anni fa.  L’autrice, tuttora vivente, non è una scrittrice ma una donna semplice che ha voluto dare una ulteriore testimonianza del tragico destino degli ebrei nel secolo scorso. Quello che colpisce è la semplicità e l’umanità di questa donna che, parlando della madre, ne assume il dolore cristallino e innocente per la perdita del padre, portandolo nella sua memoria, con un calore latino vitale e delicato.